Kimi e la scoperta dell’acqua calda..

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Maggio 2014 - 15:35
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Ci sono due cose che mi hanno stupito del ritorno di Raikkonen in Ferrari.

La prima è il ritorno stesso. Nel senso che non è consueto vedere un pilota tornare in una squadra dopo una prima esperienza, specialmente se questa ha ‘apparentemente’ lasciato strascichi poco felici. Se aggiungiamo che Raikkonen è stato accompagnato alla porta un anno prima (2009) della fine del suo primo contratto della Ferrari per permettere l’arrivo proprio di Alonso, il suo ritorno è ancora più avvolto nel mistero. Non si sa il perchè e il per come, ma probabilmente la reciproca convenienza ha fatto sì che un grande masso sia stato posto su quanto successo quattro anni fa. Sempre che ci sia sempre stato raccontato tutto come si deve.

L’altro dettaglio è il fatto che Kimi, forse, pensasse di essere trattato alla pari con Fernando. La gara di ieri ha delineato una situazione che non è altro che comune da anni a questa parte. Lo era con Massa e nessuno pochi esclusi si indignava, stante la globalmente riconosciuta [!] scarsezza del brasiliano. Lo è con Raikkonen e alla prima avvisaglia qualcuno storce il naso, primo tra tutti proprio Kimi, che dopo la gara diciamo che aggira le domande sulle strategie.

E’ presto detto: Kimi dopo un inizio d’anno un po’ altalenante (ricordiamo i problemi al brake-by-wire in Australia, il tamponamento ad opera di Magnussen in Malesia, il telaio rotto nelle libere in Bahrain e scoperto solo durante i test post-gp e le libere saltate o con problemi in Cina), ha avuto finalmente un weekend sui suoi livelli (quelli della F14T sono quelli che sono) in Spagna.

Ci si aspetta che con due piloti della stessa squadra uno di fronte all’altro sia il primo ad avere la priorità almeno sulla prima sosta ai box. Invece è Alonso a rientrare per primo, un giro prima di Kimi. Nel giro di rientro trova traffico e non riesce a sopravanzare Raikkonen, che esce davanti a lui difendendo la posizione. Altra sosta altro giro. Fernando a questo punto rientra in anticipo lasciando la strategia a due soste per quella a tre. Kimi viene lasciato in pista con le medie usate durante il secondo stint, mentre Fernando recupera secondi su secondi. L’ultimo tratto di gara di 22 giri per Raikkonen è su gomme hard (usate), mentre a Fernando vengono montate delle medie a 12 giri dalla fine. Kimi quasi sulle tele a fine gara e Alonso che recupera agevolmente una posizione per la gioia del pubblico spagnolo. Peccato che finiscono praticamente doppiati entrambi, ma questo poco conta.

Mi pongo una domanda. Stante il fatto che Fernando e Kimi si sono fermati ad un giro di distanza per la prima sosta, le strategie iniziali erano davvero diverse?! Perchè non mandare più lungo Kimi sapendo che avrebbe fatto una sosta in meno? Ma tant’è: il risultato dice numero 14 davanti a numero 7, le grafiche inneggiano al 5-0 in gara per lo spagnolo, tutti felici e contenti.

Si tratta sempre e comunque di una guerra tra poveri in un campionato già ampiamente indirizzato. Ma se tanto mi dà tanto, se la prima guida deve arrivare sempre e comunque prima, tanto valeva tenersi Massa continuando ad accusarlo di essere scarso (certo, lui non sta facendo molto per far cambiare opinione alla gente..).

E dire che Kimi è l’ultimo che ha portato il numero 1 a Maranello.

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2 Commenti su “Kimi e la scoperta dell’acqua calda..”
Roberto dice:

La strategia la si sceglie al muretto, ma è anche il pilota che dice la sua. Kimi non è uno che sta “zitto”, lo ha dimostrato molte volte l’anno scorso.
Probabilmente ha pensato che due soste fosse la strategia giusta.

antoschumi90 dice:

povera ferrari che brutta fine. La scena che più mi ha fatto del male è stata quando i tifosi con le bandiere ferrari hanno esultato come se avessero vinto quando alonso ha passato kimi, e 10 metri dietro c’erano le mercedes che stavano per doppiarli. Ma vi rendete conto come ci siamo ridotti? Per fortuna sono nato appena in tempo per godermi del tutto gli anni 2000-2006, dove la Ferrari era la n1 anche quando non vinceva. Ma mettiamoci anche il 2007-2008. E’cambiato tutto ora.

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