Inutili prove di forza

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
13 Novembre 2017 - 14:00
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Basterebbero un po’ di coerenza e meno maschere sul viso per rendere il tutto più comprensibile ai più. Per quanto Andrea Dovizioso, con una signorilità da Lord, abbia più volte sottolineato l’aiuto di Jorge Lorenzo durante il GP di Valencia, questo non ha niente a che vedere con la seconda insubordinazione di fila operata dallo spagnolo nei confronti non tanto di Andrea, quanto del team Ducati.

Già in Malesia era comparso il famoso “Mappa 8” sul cruscotto della Ducati di Jorge. Lui a fine gara aveva detto di non aver visto il messaggio e tutto sommato gli avevo creduto. La pioggia, le difficoltà di guida, questo, quello, si sa mai. Ma già a Sepang non avevo capito la sua ostinazione nel restare davanti al Dovi in lotta per il campionato, fino all’errore che ha consegnato gratuitamente la prima posizione all’italiano. 

A Valencia, però, si è capito (o almeno, è quello che penso io) che in Malesia quel “Mappa 8” Jorge l’aveva visto eccome. Così come ha visto bene questo, tanto quanto la pitboard con la chiara indicazione di lasciar strada. Sulla moto c’è lui? Bene. Ha ritenuto di poter essere maggiormente d’aiuto restando davanti? Benissimo. E allora perché appena Marquez è scivolato indietro non si è fatto da parte ma, anzi, ha tirato per andare a prendere i due davanti fino a cadere? Per essere maggiormente d’aiuto? Strano modo.

Non so che intenzioni avesse (rimarcare che dei due quello forte è lui, forse?!), ma per quanto mi riguarda Jorge ha perso la seconda occasione di fila per mettere in pratica quanto promesso prima delle gare. Avrebbe potuto gestire la situazione in modo diverso, facendo subito passare Andrea quando era palesemente più veloce di lui e, nel caso in cui non fosse riuscito a stare con chi era davanti, rimettendosi davanti per trainarlo. 

Quando il team ti chiede otto volte (non una, otto) di farti da parte in due modi diversi e quasi preferisci stenderti che accontentarlo non puoi non sollevare dubbi. Sarebbe più semplice e comprensibile affermare di voler fare la tua gara senza pensare al tuo compagno per essere più credibile, invece di mostrarti uomo squadra e poi comportarti nel modo opposto. Saresti più antipatico ma sincero. Il che ci starebbe anche visto che in teoria la prima guida, il Campione, quello pagato fior fior di quattrini, quello su cui sono riposte le speranze mondiali sei tu.

Ma in una stagione nella quale le sei vittorie sono arrivate per mano dell’altro, quello che forse pensavi dovesse farti da gioppino, un paio di domande te le dovresti porre: essere più accondiscendente con le richieste del team sarebbe un buon modo per compensare una stagione deludentissima.

Non sarebbe cambiato nulla, certo: Marquez sarebbe comunque diventato Campione, ma Jorge secondo me avrebbe potuto fare di meglio. Il voler glissare degli uomini Ducati a fine gara è stato emblematico.

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