Indycar | Windscreen: possibile introduzione nel 2019

IndyCar
Tempo di lettura: 2 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
14 Febbraio 2018 - 09:30
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Il windscreen, la risposta della Indycar al famigerato Halo proposto dalla FIA per la Formula 1 e, a cascata, per le altre categorie monoposto che si disputano sotto la sua egida, potrebbe venir introdotto a partire dalla stagione 2019. Dopo esser stato portato al debutto sull’ovale di Phoenix da Scott Dixon quattro giorni fa, il dispositivo verrà sottoposto ad ulteriori test fin quando non ne sarà ritenuta opportuna l’adozione ufficiale.

Questo è il succo delle dichiarazioni rilasciate a Motorsport.com da Jeff Horton, direttore ingegneristico e della sicurezza in Indycar, che si è espresso in modo approfondito sulle tempistiche dell’introduzione del windscreen. “Il mio pensiero è che il 2019 sia preferibile” – ha spiegato Horton – “Ci stiamo preparando per i test d’impatto: la stagione arriva molto velocemente, la progettazione e creazione di tutto il necessario dev’essere messa in lista. La realtà dei fatti è che dobbiamo essere sicuri sotto ogni aspetto“.

Trattandosi di una modifica del nostro attuale telaio, dovremo adattarlo per montare il dispositivo e tutto il necessario. Stiamo lavorando duro in quest’ottica. Lo implementeremo al momento opportuno, come del resto la Indycar ha sempre fatto quando ha introdotto sistemi riguardanti la sicurezza“, continua il nativo d’Indianapolis.

Horton, quindi, aggiunge che una delle prossime priorità è di testare il windscreen sui circuiti stradali: “Vorremmo davvero testarlo su qualche stradale, dato che abbiamo avuto problemi con la prima versione del windscreen a Long Beach, al contrario che a Watkins Glen. Abbiamo bisogno di un test reale su un circuito che presenti oggetti vicini al pilota come muri, pali ed altro. Prenderemo il kit con il quale era equipaggiata la monoposto di Scott e cercheremo di trovare un altro pilota e un posto dove testarlo“.

Non sarà facile, poichè di solito questi circuiti sono molto affollati in termini di pianificazione, e non abbiamo ancora programmato nulla. Cercheremo di farlo il prima possibile anche perché ne abbiamo due in arrivo, St Petersburg e Long Beach” – ha concluso Horton – “Il nostro progetto è quello di avere un team che ci conceda una seconda monoposto alla quale applicare il windscreen, così come un pilota che guidi e completi per noi alcuni giri“.

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