Indycar | Pole provvisoria per Carpenter ad Indianapolis

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
21 Maggio 2017 - 01:39
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Dopo una settimana in cui le vetture Honda avevano messo in mostra una certa superiorità, è stata invece la monoposto di Ed Carpenter, spinta da propulsore Chevrolet, a conquistare la prima posizione provvisoria al termine della prima giornata di prove ufficiali in vista della 500 Miglia di Indianapolis. Carpenter ha completato i 4 giri del suo tentativo di qualifica alla media di 230,468 miglia orarie, precedendo il sorprendente Takuma Sato (230.382) e Scott Dixon (230.333).

L’onore della Chevrolet è stato salvato dal team Carpenter in toto, perché in quarta posizione si è qualificato JR Hildebrand con la vettura #21 davanti al vincitore della Indy 500 della passata stagione, Alexander Rossi, e Will Power. L’australiano, terzo e ultimo tra i piloti Chevy ammessi alla Fast Nine di domani, ha tenuto alta la bandiera del Team Penske, che ha visto gli altri suoi quattro piloti concludere le prove a centro gruppo.

Gli ultimi tre piloti che si giocheranno domani la pole position saranno un grandioso Fernando Alonso, Tony Kanaan e Marco Andretti. L’asturiano ha soddisfatto le aspettative che si erano create attorno a lui nei giorni scorsi e ha centrato in pieno la qualificazione al segmento di qualifiche che deciderà l’ordine di partenza delle prime tre file dello schieramento. Nonostante l’ottima prestazione, Alonso non si è detto soddisfatto al 100% ed è convinto che domani potrà ulteriormente migliorare la sua media di 230,034 mph sui quattro giri.

 

Chi invece domani mancherà l’appuntamento per la lotta alla pole position è Sebastien Bourdais, vittima di un terrificante incidente alla curva 2 durante il suo terzo giro di qualifica. Il francese ha perso il controllo del posteriore della vettura all’ingresso della curva e ha tentato di riprenderlo controsterzando verso destra; così facendo ha però innescato un devastante effetto pendolo che ha scaraventato la monoposto #18 direttamente contro le barriere poste all’esterno della curva. Dopo aver urtato le protezioni, la macchina di Bourdais ha proseguito la sua folle corsa per svariate centinaia di metri prima di fermarsi in corrispondenza della metà del rettilineo opposto a quello del traguardo.

L’impatto, per quanto orribile a vedersi, non ha prodotto conseguenze particolarmente gravi nei confronti del pilota: Bourdais è stato trasportato al Methodist Hospital di Indianapolis per gli accertamenti del caso, ma fortunatamente non ha mai perso conoscenza nei secondi che sono passati tra il momento dell’impatto e l’arrivo dei soccorsi.

L’incidente di Bourdais mostra una volta di più il livello di sicurezza di questo campionato grazie al lavoro eccellente svolto da Dallara, alla tecnologia delle barriere SAFER e alla preparazione dell’Holmatro Safety Team, un mix di elementi che oggi è sicuramente stato determinante nel salvare la vita di Bourdais.

Parlando sul piano prettamente agonistico, va detto che fino al momento dell’incidente Bourdais era di gran lunga il pilota più veloce in pista, avendo percorso due giri al di sotto del muro dei 39 secondi alla media di 231,534 miglia orarie.

L’eccellente lavoro svolto dal team Coyne è stato confermato anche dal rookie Ed Jones, che ha chiuso il turno in decima posizione e che ha mancato l’accesso alla Fast Nine per meno di due decimi. Alle sue spalle si sono piazzati Charlie Kimball e Max Chilton, autore di una prestazione tutto sommato positiva.

Giornata no per il Team Penske: dietro a Power, che evidentemente è riuscito a tirar fuori il coniglio dal cilindro, il migliore in pista è stato Castroneves, che però si è piazzato solamente in 14ª posizione; Newgarden e Montoya hanno chiuso al 17° e 18° posto mentre Pagenaud è arrivato addirittura 20°. Tra le note negative della giornata figurano anche Ryan Hunter-Reay, 13°, e il poleman dell’anno scorso, James Hinchcliffe, che ha completato questo primo giorno di qualifica in 19ª posizione.

È mancato all’appello Zach Veach, che dopo il botto nelle libere di ieri non è sceso in pista ma che con ogni probabilità sarà regolarmente in pista domani.

La sessione di prove è stata rimandata e accorciata dopo che un violento acquazzone ha impedito il regolare inizio delle prove. Anziché alle 17, il turno è iniziato verso le 22 ed è finito poco prima dell’una di notte; ad ogni pilota è stato concesso un solo tentativo di qualifica.

Domenica sera si tornerà in pista per la sessione decisiva di qualifiche: anche in questo caso ogni pilota avrà a disposizione un solo tentativo per mettere a segno il miglior risultato possibile. Domani le 33 vetture (o 32, se Bourdais non dovesse farcela) scenderanno in pista nell’ordine inverso rispetto a quello sancito dalle qualifiche di oggi; come già ribadito più volte, i primi 9 si contenderanno le prime tre file dello schieramento, tutti gli altri lotteranno per le posizioni che vanno dalla 10ª alla 33ª.

Questi i tempi delle qualifiche di oggi

Immagine di copertina da https://twitter.com/Indycar

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