Indycar | Pagenaud vince a Sonoma ed è il campione Indycar 2016

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Andrea Gardenal
19 Settembre 2016 - 03:39
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La gara conclusiva della stagione Indycar 2016 non ha portato ad alcun ribaltone nella classifica generale: Simon Pagenaud ha conquistato la vittoria nel Gran Premio di Sonoma dopo aver dominato la gara dall’inizio alla fine precedendo Graham Rahal e Juan Pablo Montoya sul traguardo e con questo risultato ha portato a casa il suo primo titolo Indycar in carriera.

La vittoria ha consentito a Pagenaud di chiudere la stagione nel migliore dei modi, ma per vincere il campionato non ha nemmeno dovuto aspettare la bandiera a scacchi: la lotta per il titolo si è infatti conclusa poco prima di metà gara quando un problema di gestione elettronica del cambio ha costretto Will Power alla resa; l’australiano è poi riuscito a risolvere i suoi guai e a tornare in pista, ma gli otto giri di ritardo accumulati gli hanno impedito di lottare per le posizioni di vertice.

Si conclude così una stagione trionfale per il team Penske, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività agonistica: in 16 gare i suoi piloti hanno conquistato 11 pole position e 10 vittorie, riuscendo così a monopolizzare le prime tre posizioni in classifica generale: alle spalle di Pagenaud e Power si è infatti classificato Helio Castroneves, che ha preceduto Josef Newgarden per appena due punti.

Ai piedi del podio ha concluso Ryan Hunter-Reay, che prima della gara è stato confermato dal team Andretti Autosport fino al termine della stagione 2020 grazie al supporto di DHL. Hunter-Reay ha guadagnato la posizione proprio nel corso dell’ultimo giro a scapito di Alexander Rossi, quinto sul traguardo. davanti a Josef Newgarden e Helio Castroneves, autori di un bel duello negli ultimi giri di gara; ottavo Marco Andretti, autore del suo miglior risultato stagionale, davanti a Kimball e Bourdais.

Solo 17° Scott Dixon, protagonista di una gara travagliata condizionata da problemi alla radio che l’hanno portato alla sostituzione del casco durante un pit stop. Si chiude così nel peggiore dei modi la partnership tra Target e il team di Chip Ganassi, che negli ultimi 27 anni ha incamerato oltre 100 vittorie, l’ultima delle quali due settimane fa a Watkins Glen.

La gara in sé non ha offerto particolari emozioni: i duelli in pista non sono stati molti, non ci sono stati incidenti di rilievo e l’unica caution di giornata è stata dovuta ai problemi di Will Power, rimasto fermo in pista pochi metri prima dell’ingresso della pit lane.

Scende così il sipario sulla stagione Indycar 2016: l’appuntamento con l’inizio del campionato 2017 è fissato per il weekend del 12 marzo sul tracciato cittadino di St.Petersburg. Per quanto riguarda il mercato le certezze sono pochissime e riguardano sostanzialmente i top team: Pagenaud, Castroneves e Power rimarranno con Penske, ma ancora non si sa chi li affiancherà sulla monoposto #2; Ganassi dovrebbe confermare Dixon, Kimball e Chilton mentre c’è qualche dubbio sulla posizione di Tony Kanaan dovuta essenzialmente a qualche problema economico; Michael Andretti confermerà Hunter-Reay sulla #28 anche per il prossimo campionato con il figlio Marco che potrebbe essere dirottato sulla #98 del team di Bryan Herta, mentre Graham Rahal rimarrà ancora al volante della #15 del team di suo padre Bobby. Tutte le altre tessere del mercato andranno lentamente al loro posto nel corso dell’inverno.

Seguono la cronaca della gara e le classifiche

La cronaca

Partenza: Pagenaud mantiene la testa mentre Power scavalca Montoya e si porta in terza posizione

1° giro: Al tornantino Kanaan tampona Aleshin che va in testacoda; il russo riesce a ripartire mentre Kanaan fa spegnere il motore, ma ciononostante i marshall riescono a far ripartire la monoposto del team Ganassi prima dell’arrivo del gruppo evitando così la prima caution di giornata. Pagenaud taglia per primo il traguardo del primo giro guadagnando così un altro punto bonus dopo quello conquistato per la pole.

7° giro: La prima sosta della gara viene effettuata da Mikhail Aleshin.

9° giro: Pit stop per Kimball, Enerson e Kanaan. Il brasiliano torna in pista immediatamente davanti a Pagenaud.

14° giro: Rientrano ai box Rossi, che si trovava in sesta posizione, e Scott Dixon; la sosta del neozelandese è particolarmente lenta a causa di un intervento portato all’interno dell’abitacolo, probabilmente per risolvere un problema con la radio.

15° giro: Pit stop per Power e Montoya

16° giro: Sosta anche per Pagenaud e Castroneves. Il brasiliano riparte alle spalle di Power, a testimonianza del grande giro di uscita dai box portato a termine dal pilota australiano. Montoya prova a mettere pressione a Castroneves che però mantiene la posizione.

26° giro: Kimball rientra ai box per la sua seconda sosta

29° giro: Pit stop per Helio Castroneves, primo a rientrare per la seconda volta tra i piloti di testa

30° giro: Il vantaggio di Pagenaud nei confronti di Power è ormai nell’ordine dei 10 secondi

33° giro: Seconda sosta per Scott Dixon

36° giro: Montoya supera Power all’esterno del tornantino; all’uscita della stessa curva la vettura dell’australiano non riesce più ad accelerare a causa di un problema alla frizione. Power riesce a proseguire per un po’ prima di fermarsi proprio poche centinaia di metri prima dell’ingresso della pit lane. Pagenaud nel frattempo coglie la palla al balzo per rientrare ai box ed effettuare la sua seconda sosta

38° giro: Viene chiamata la prima caution di giornata: la vettura di Power è ormai ferma dopo essere stata doppiata da Pagenaud; stessa sorte per la #20 di Spencer Pigot, fermo all’uscita della corsia box. Dietro la pace car si trovano Pagenaud, Castroneves e un ottimo Kimball, risalito al terzo posto grazie alla sosta anticipata. Quarto Rahal che nel corso del pit stop ha scavalcato Montoya, quinto, mentre al sesto posto si trova Alexander Rossi.

41° giro: Pit stop per Dixon che oltre ad effettuare un rabbocco rapido cambia addirittura il casco.

42° giro: Si riparte: buona ripartenza di Rahal che scavalca Kimball al tornantino. Nello stesso punto pochi secondi dopo Hawksworth va in testacoda colpendo anche la monoposto di Aleshin; nessuna conseguenza per i due, il russo prosegue normalmente mentre l’inglese perde qualche secondo per rimettersi nella direzione corretta.

43° giro: Bell’attacco di Hunter-Reay su Rossi all’esterno del tornantino, che però non va a buon fine.

44° giro: Will Power riprende la via della pista con 8 giri di ritardo

47° giro: Pit stop per Kimball e Kanaan

50° giro: Terza sosta anche per Helio Castroneves che riparte al 12° posto.

53° giro: Castroneves guadagna una posizione scavalcando Hawksworth al tornantino

61° giro: Pit stop per Pagenaud, Hunter-Reay e Bourdais.

62° giro: Rientrano ai box anche Rahal, Andretti e Aleshin. Al termine del giro di soste Castroneves passa al comando della gara tallonato da Pagenaud. I due però sono su strategie differenti: Castroneves dovrà effettuare una quarta sosta, mentre Pagenaud dovrebbe proseguire fino al termine della gara.

67° giro: Rahal è a meno di un secondo da Pagenaud, che sta risparmiando carburante per riuscire ad arrivare in fondo senza dover effettuare un quarto pit stop.

68° giro: Kimball, Kanaan, Sato e Muñoz effettuano la loro ultima sosta.

69° giro: Pit stop per Helio Castroneves che riparte in ottava posizione immediatamente alle spalle di Marco Andretti.

72° giro: Castroneves guadagna la settima posizione scavalcando Andretti al tornantino

76° giro: Castroneves attacca anche Newgarden al tornantino sfruttando un push to pass, ma l’americano si difende bene e lo costringe ad un bloccaggio in frenata per evitare il contatto. Non cambiano le posizioni tra i due.

78° giro: Altro attacco di Castroneves, questa volta alla chicane, ma Newgarden riesce ancora a difendersi.

85° giro: Simon Pagenaud vince il Gran Premio di Sonoma e il campionato Indycar 2016. Secondo e terzo si piazzano Rahal e Montoya, mentre Hunter-Reay scavalca Rossi proprio nel corso dell’ultimo giro.

Le classifiche

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Immagine di copertina da indycar.com

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