Indycar | Novità al format di qualifica per gli ovali

IndyCar
Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
24 Dicembre 2017 - 19:27
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La Indycar ha deciso di prestare ascolto alle lamentele emerse negli ultimi tempi in merito al format di qualifica adottato sui circuiti ovali, accusato di essere troppo soggetto alla casualità.

A partire dalla prossima stagione i piloti avranno ancora a disposizione un solo tentativo per qualificarsi, ma il loro ordine di uscita in pista sarà determinato dagli “entrant points”, ovvero dai punti accumulati da ciascuna macchina fino a quel momento della stagione. Per fare un esempio concreto sulla differenza tra i punti accumulati dalle macchine (entrants) e dai piloti, il momento in cui Ed Carpenter scenderà in pista in qualifica sarà determinato dai punti ottenuti sia da lui, sia dal pilota che lo sostituirà sui circuiti stradali e cittadini.

La prima macchina nella classifica degli entrant scenderà in pista per ultima, la seconda per penultima e così via, fino ad arrivare all’ultima monoposto in classifica che sarà destinata ad aprire le danze in qualifica. Questo cambiamento andrà a vantaggio delle monoposto più veloci, che si qualificheranno quando la pista sarà in condizioni migliori, mentre a quelle più lente sarà riservato l’onere di pulire la pista; al tempo stesso, tuttavia, ci sarà la garanzia che macchine vicine in classifica si qualificheranno in condizioni simili.

La nuova regola si applicherà a tutte le gare su ovale ad eccezione della Indy 500, che come sempre utilizzerà regole a parte. Anche per la gara più importante della stagione, tuttavia, sono stati applicati degli accorgimenti, volti a ridurre l’importanza delle qualifiche in ottica campionato. Se quest’anno al poleman erano riservati ben 42 punti, al secondo 40 e via a scalare fino all’ultimo, nella prossima Indy 500 i punti per le qualifiche verranno assegnati solamente ai piloti ammessi alla Fast Nine: il più veloce prenderà 9 punti, il secondo 8 e così via fino al nono qualificato, cui verrà attribuito un punto.

Il sistema di punteggio per le qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis era uno degli aspetti più criticati negli ultimi anni, considerando che al poleman erano attribuiti quasi gli stessi punti che normalmente vengono assegnati per la vittoria in un singolo evento del campionato Indycar.

Jay Frye, competition director per la Indycar, ha commentato le ultime novità al sito racer.com: “Vogliamo eliminare la casualità e un ordine di qualifica casuale per gli ovali è quanto di più lontano ci possa essere da questa idea. Avremmo potuto seguire molte altre strade diverse, come ad esempio i tempi segnati durante le prove libere, ma l’idea di utilizzare gli entrant points è stata l’unica a godere di un appoggio unanime da parte dei team, pertanto ci muoveremo in questa direzione“.

Per quanto riguarda i punti attribuiti al termine delle qualifiche per la 500 Miglia di Indianapolis, Frye ha così commentato: “Dato che la nostra idea è quella di disputare le qualifiche su due giornate, era importante far sì che i punti che si possono ottenere con la pole position fossero ancora un incentivo, ma senza esagerare. Dato che le squadre non hanno bisogno di incentivi per conquistare la pole, abbiamo pensato che la cosa migliore fosse assegnare dei punti per chi riesce ad entrare tra i primi nove, limitando però i vantaggi e gli svantaggi per il campionato. Passare da 42 punti per la pole a 9 è qualcosa che, a nostro avviso, va nella giusta direzione“.

Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCaronNBCSN

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