Indycar | Long Beach 2018 | Anteprima

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di Andrea Gardenal
11 Aprile 2018 - 12:00
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Dopo la 500 Miglia di Indianapolis il Gran Premio di Long Beach è forse la gara più importante e prestigiosa nel panorama del motorsport americano a ruote scoperte. Nel corso dei decenni sulle strade della California si sono alternate le Formula 5000 (per una sola volta), le Formula 1, le Champ Car e, dal 2009 ad oggi, i bolidi della Indycar Series, la quale ha ereditato questo appuntamento nel proprio calendario dopo la scomparsa della Champ Car World Series. Tra l’altro proprio Long Beach è stata la sede dell’ultima gara nella storia disputatasi con delle vetture Champ Car, sia pur sotto l’egida della Indycar Series, esattamente 10 anni fa; quel giorno alla gara presero parte solamente le squadre provenienti dall’ormai defunta categoria controllata da Kevin Kalkhoven, con gli altri concorrenti che erano invece stati impegnati il giorno precedente con la 300 Miglia del Giappone sull’ovale di Motegi.

Chiusa la parentesi “storica”, torniamo all’attualità: la Indycar si trasferisce in California ad una sola settimana di distanza dal Gran Premio di Phoenix che ha visto la vittoria di Josef Newgarden davanti a Robert Wickens ed Alexander Rossi. Il campione Indycar in carica è tornato al successo per la prima volta dopo la 500 km di Gateway dello scorso anno grazie ad un’ottima strategia e ad una certa aggressività che gli ha permesso, negli ultimi 7 giri di gara, di risalire dalla quarta alla prima posizione; l’americano si presenterà ai nastri di partenza di questo Gran Premio come leader del campionato, sia pur con un margine di vantaggio esiguo sui suoi inseguitori.

Il primo tra questi è Alexander Rossi, reduce da due terzi posti consecutivi: sia a St.Petersburg che a Long Beach il pilota del team Andretti ha mostrato una grandissima velocità, ma un paio di errori di troppo gli hanno impedito di cogliere altrettante affermazioni. La velocità di Rossi si è ben vista soprattutto durante l’ultima gara, quando è riuscito a recuperare un giro e mezzo di svantaggio nei confronti di tutti gli altri senza poter usufruire dell’aiuto delle neutralizzazioni: potremmo quasi definirla un’impresa d’altri tempi, soprattutto perché il monomarca telaistico attualmente in vigore ha smorzato di molto le differenze che ci potevano essere tra una macchina e l’altra. Rossi, che in California corre in casa, era stato grande protagonista anche nel Gran Premio dell’anno scorso, prima che il cedimento del suo motore Honda lo costringesse al ritiro.

Oltre a Rossi il grande protagonista di questo inizio di stagione è stato Robert Wickens: dopo 6 anni trascorsi nel DTM, il canadese è tornato in grande stile alle monoposto a ruote scoperte; ha sfiorato il successo a St.Petersburg, dove è stato messo fuori gioco al penultimo giro da una collisione con Rossi, e ha offerto una prova spettacolare a Phoenix, dove è stato al comando per gran parte del penultimo stint di gara. Il valzer delle strategie in occasione dell’ultima caution l’ha riportato in testa, ma a 4 giri dalla fine ha dovuto desistere contro un Josef Newgarden decisamente più performante grazie alle gomme nuove. La squadra per cui corre Wickens, lo Schmidt-Peterson Motorsports, è tra l’altro campione uscente del Gran Premio di Long Beach, avendolo vinto lo scorso anno con James Hinchcliffe; insomma, tutto lascia presagire che i due canadesi saranno grandi protagonisti nel prossimo weekend.

Chi può e deve essere protagonista a Long Beach è Will Power, già vincitore per due volte su questo circuito. L’australiano è stato protagonista di un avvio complicato di stagione, col testacoda al via del GP di St.Petersburg e l’incidente a Phoenix poco dopo metà gara; ora ha la necessità di rimettersi subito in carreggiata e cominciare a ridurre il gap di 46 punti che lo separa dalla vetta della classifica per evitare che si ripeta il copione delle ultime due stagioni, quando degli avvii di campionato poco fortunati hanno minato le sue possibilità di conquistare il titolo a fine anno.

Quella di Long Beach sarà la seconda di tre gare in successione, previste in altrettanti weekend consecutivi; questo trittico sarà completato dal Gran Premio dell’Alabama che si disputerà presso il Barber Motorsports Park, ultima tappa prima del fatidico “month of may” che rappresenterà il momento topico del campionato Indycar 2018.

Per Long Beach si torneranno ad avere 24 macchine in pista grazie al ritorno del team Shank e del suo pilota, Jack Harvey. Per quanto concerne i piloti con programma parziale, Zachary Claman DeMelo tornerà al volante della Coyne #19 riprendendo il posto di Fittipaldi, mentre Kyle Kaiser porterà ancora in pista la Juncos #32 dopo il buon esordio di Phoenix; infine Jordan King tornerà in gara sulla Carpenter #20 al posto del suo team owner.

2018 44th Toyota Grand Prix of Long Beach
Round 03/17
13-14-15 Aprile 2018

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Cittadino
Lunghezza del circuito
: 1,968 mi (3,167 km)
Giri da percorrere: 85
Distanza totale: 167,280 mi (269,211 km)
Numero di curve: 13 (8 a destra, 5 a sinistra)
Senso di marcia: orario
Primo Gran Premio: 1975
Sanctioning body: F.5000: 1975; F1: 1976-1983; CART 1984-2003; CCWS 2004-2008; IRL 2009-2010; INDYCAR 2011-2018

RECORD

Miglior giro: 1:06.2254 – Helio Castroneves – Team Penske – 2017
Distanza: 1h33:54.4835 – Simon Pagenaud – Team Penske – 2016 (su 80 giri)
Vittorie pilota: 6 – Al Unser jr.
Vittorie team: 7 – Newman/Haas Racing
Pole pilota: 4 – Mario Andretti, Helio Castroneves
Pole team: 11 – Newman/Haas Racing, Team Penske
Podi pilota: 9 – Al Unser jr.
Podi team: 21 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 13 Aprile
10:00-10:45 (19:00-19:45) Prove Libere 1
14:00-14:45 (23:00-23:45) Prove Libere 2

Sabato 14 Aprile
10:45-11:30 (19:45-20:30) Prove Libere 3
15:30-17:00 (00:30-02:00) Qualifiche

Domenica 15 Aprile
09:00-09:30 (18:00-18:30) Warm Up
13:40 (22:40) Gara – Differita su Sky Sport 3 a partire dalle 00:00 di Lunedì 10 Aprile

Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar
Immagine di copertina da https://twitter.com/ToyotaGPLB

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