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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
20 Gennaio 2017 - 09:30
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Negli ultimi giorni ci sono stati alcuni sviluppi per quanto riguarda il mercato Indycar in vista della stagione 2017: non ci sono novità di primo grado, ma solamente le conferme ad alcune notizie che erano filtrate nelle scorse settimane.

Dal punto di vista delle motorizzazioni, il team Foyt ha finalmente ufficializzato l’accordo con Chevrolet di cui si vociferava da parecchi mesi. Era dal 2005 che una monoposto della squadra del quattro volte campione della Indy 500 non montava un propulsore della Casa del cravattino; bisogna invece risalire fino al 2002 per trovare l’ultima volta in cui la Chevy ha fornito i motori al team di Foyt per l’intera stagione. L’annuncio dei giorni scorsi suggella quindi l’inizio di una nuova era per la AJ Foyt Enterprises, che rispetto all’anno scorso ha cambiato entrambi i piloti, il fornitore di motori e alcuni ingegneri, oltre ad aver spostato parte della fabbrica da Houston ad Indianapolis: l’unica costante rispetto all’anno scorso è la presenza dello sponsor ABC Supply, che ha confermato il proprio impegno anche per questa stagione.

Sul fronte piloti, il team Ed Carpenter Racing ha confermato Spencer Pigot a guidare la monoposto #20 su stradali e cittadini al posto dello stesso Carpenter, che per il quarto anno consecutivo limiterà la propria presenza in pista alle sole gare su ovale. Non sono state diramate informazioni a proposito di un possibile impegno di Pigot in occasione della Indy 500 con la terza monoposto della squadra, che negli ultimi anni era stata portata in pista da JR Hildebrand. Lo stesso Hildebrand è stato promosso da Carpenter al ruolo di pilota titolare della monoposto #21 al posto di Josef Newgarden, emigrato al team Penske.

È invece in discussione il futuro di Mikhail Aleshin: il pilota russo ha ben impressionato nella sua seconda stagione completa in Indycar col team Schmidt, ma la sua partecipazione alla prossima stagione è tutt’altro che sicura. Stando a quanto riporta racer.com, gli sponsor russi di Aleshin non sarebbero in grado di garantire il sedile al loro pilota per il 2017. È da ricordare che già nel 2015 Aleshin era rimasto fuori dalla serie dopo che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla Russia avevano bloccato i finanziamenti dei suoi sponsor al team di Schmidt. L’uscita di scena di Aleshin sarebbe senza dubbio una brutta notizia, dato che il russo non ha solamente dato prova di essere un pilota molto valido, ma è anche uno dei beniamini del pubblico americano.

Ci sono poi due piloti che potrebbero avere a breve un futuro negli Stati Uniti: Pastor Maldonado e Antonio Felix da Costa. Il venezuelano starebbe trattando con Kevin Kalkhoven e Jimmy Vasser per correre con la loro squadra le 11 gare che si svolgeranno su stradali e cittadini. Il team KV Racing Technology è l’unico tra quelli iscritti allo scorso campionato a non aver dato alcuna informazione sui propri programmi per il 2017: gravi difficoltà finanziarie hanno spinto all’abbandono sia Sebastien Bourdais che Olivier Boisson, ingegnere capo del team negli ultimi anni, entrambi finiti al team Coyne. Negli ultimi tempi si era parlato della possibilità di una collaborazione con il team Carlin, ma col passare del tempo quest’ipotesi sembra destinata a svanire.

Il nome di Felix da Costa è associato proprio a quello di Carlin. Il pilota portoghese ha espresso in settimana il suo desiderio di correre in Indycar, un impegno che andrebbe ad affiancarsi a quelli con la Formula E ed eventualmente col WEC. Tiago Monteiro, manager di Da Costa, ha espresso parere positivo a questo proposito e ha confermato che le ipotesi migliori per il suo assistito risiedono in Carlin, qualora il team inglese decidesse di fare il grande salto dalla Indy Lights, e nel team Schmidt, nel caso saltasse il sedile di Aleshin.

In questo intreccio tra team e piloti va segnalato anche il tentativo fatto nelle ultime settimane da Trevor Carlin per provare ad ingaggiare lo stesso Aleshin per farlo correre con una monoposto da schierare in collaborazione col team KV Racing; tuttavia l’incertezza sul futuro del pilota russo ha reso molto difficile il raggiungimento di una accordo di questo tipo e, con ogni probabilità, il debutto di Carlin in Indycar verrà posticipato al 2018, quando verrà introdotto il nuovo aerokit “universale” uguale per tutti.

Immagine di copertina da indycar.com

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