Indycar | Indy Road 2016 | Anteprima

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
11 Maggio 2016 - 18:30
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Nel mondo della Indycar l’arrivo del mese di maggio significa una cosa sola: l’appuntamento con la 500 Miglia di Indianapolis si sta inesorabilmente avvicinando. Tra meno di tre settimane 33 piloti si daranno battaglia sull’ovale più famoso del mondo per l’edizione numero 100 di quello che gli americani chiamano “The greatest spectacle in racing”. Sarà per questo, sarà perché gli spettatori stanno lentamente ricominciando ad appassionarsi alla categoria, nei giorni scorsi i proprietari dell’Indianapolis Motor Speedway hanno comunicato che per la prima volta da 2 decenni sono riusciti a vendere tutti i biglietti a disposizione per le tribune.

Un annuncio che fa bene all’intera categoria, arrivato pochi giorni dopo la cancellazione del Gran Premio di Boston, inserito in calendario per il weekend del 4 settembre. La notizia non era del tutto inattesa, dato che nei mesi scorsi si era venuto a creare un vero e proprio comitato per chiedere l’annullamento della gara, ma ha comunque creato delusione nell’ambiente. Da una decina di giorni Mark Miles sta lavorando per rimpiazzare la gara del Massachussetts con un’altra prova, in modo da mantenere a 16 il numero di corse in calendario e non creare un buco di 4 settimane tra Pocono e Sonoma. Al momento l’alternativa più credibile risulta essere un ritorno in calendario del circuito di Watkins Glen, che già nel decennio scorso aveva ospitato alcune gare Indycar, ma la decisione definitiva verrà comunicata solamente nei prossimi giorni.

La 500 Miglia non sarà però l’unico evento del mese di maggio: nel prossimo weekend si terrà la terza edizione del Gran Premio di Indianapolis, quinta prova del campionato Indycar 2016 che si disputerà nell’infield ricavato all’interno dell’ovale. Si arriva all’appuntamento di Indy Road con una situazione di classifica abbastanza delineata: il mattatore di questa prima parte di stagione è stato Simon Pagenaud, che con due secondi posti e due vittorie nelle prime 4 gare ha preso saldamente la testa del campionato con 188 punti. Tra l’altro lo stradale di Indianapolis è una pista che in passato è già stata benevola col pilota francese, che due anni fa si era aggiudicato la prima edizione dell’evento; anche l’anno scorso il suo rendimento era stato più che positivo, finché un banale guasto elettrico non l’ha costretto al ritiro.

Alle sue spalle si trovano Scott Dixon e Juan Pablo Montoya, i due piloti che lo scorso anno si sono contesi il titolo fino all’ultima curva dell’ultima gara: il neozelandese ha portato a casa una vittoria e un secondo posto, ma i problemi di surriscaldamento di St.Petersburg e la collisione con Bourdais all’inizio del Gran Premio dell’Alabama lo hanno portato ad accumulare ben 48 punti di ritardo nei confronti di Pagenaud. Diverso il cammino di Juan Pablo Montoya, terzo in classifica a 52 punti dal compagno di squadra del team Penske: dopo la vittoria di St.Petersburg è stato rallentato da una foratura a Phoenix, mentre si trovava al comando della gara; a Long Beach ha chiuso al quarto posto, senza infamia e senza lode, mentre a Birmingham è stato autore di una gara particolarmente brillante che l’ha portato a chiudere al quinto posto dopo essere partito dall’ultima posizione.

Primo pilota Honda nella classifica del campionato è Graham Rahal, sesto a quota 100 punti, alle spalle di Castroneves e Kanaan; Will Power paga l’assenza nella prima gara stagionale e per ora si deve accontentare della settima posizione con 94 punti. Chiudono la top-10 Josef Newgarden, Takuma Sato e Ryan Hunter-Reay.

Come negli anni scorsi già a partire dall’appuntamento di Indy Road fioccano le wild card: quest’anno saranno ben 4 i piloti che si aggiungeranno ai 21 “regolari” in vista del Gran Premio di Indianapolis. Alex Tagliani e JR Hildebrand faranno il loro esordio stagionale al volante rispettivamente delle vetture #35 del team Foyt e #6 del team Carpenter; a loro si aggiungerà Spencer Pigot, che come già a St.Petersburg piloterà la #16 del team di Bobby Rahal; infine ci sarà l’esordio assoluto in Indycar di Matthew Brabham, figlio di Geoff e nipote di Jack, che piloterà la #61 del team Murray.

Come detto la storia di questo Gran Premio è molto breve, dato che la sua prima edizione si è disputata solamente nel 2014: Pagenaud ha vinto l’edizione inaugurale mentre l’anno scorso ha trionfato Will Power, che proprio in quell’occasione ha conquistato quella che, al momento, è la sua ultima vittoria in Indycar.

2016 Angie’s List Grand Prix of Indianapolis
Round 05/16
12-13-14 Maggio 2016

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Stradale
Lunghezza del circuito
: 2,439 mi (3,925 km)
Giri da percorrere: 82
Distanza totale: 199,998 mi (321,866 km)
Numero di curve: 14 (9 a destra, 5 a sinistra)
Senso di marcia: orario
Prima Gara: 2014
Sanctioning body: INDYCAR 2014-2016

RECORD

Miglior giro: 1:09.4886 – Will Power – Team Penske – 2015
Distanza: 1h42:42.0940 – Will Power – Team Penske – 2015 (su 82 giri)
Vittorie pilota: 1 – Simon Pagenaud, Will Power
Vittorie team: 1 – Sam Schmidt Motorsports, Team Penske
Pole pilota: 1 – Sebastian Saavedra, Will Power
Pole team: 1 – KV Racing Technology, Team Penske
Podi pilota: 1 – 6 piloti
Podi team: 3 – Team Penske

ALBO D’ORO

Indy Road

PROGRAMMA

Giovedì 12 Maggio
11:00-12:15 (17:00-18:15) Prove Libere 1
15:00-16:15 (21:00-22:15) Prove Libere 2

Venerdì 13 Maggio
11:00-11:45 (17:00-17:45) Prove Libere 3
15:00-16:15 (21:00-22:15) Qualifiche

Sabato 14 Maggio
11:30-12:00 (17:30-18:00) Warm Up
15:45 (21:45) Gara – Diretta su Sky Sport 2 a partire dalle 21:45

Mappa del circuito e immagine di copertina dal sito ufficiale Indycar

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