Indycar | Indy 500: Newgarden e Dixon i più veloci al mercoledì

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
16 Maggio 2019 - 13:44
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Il secondo giorno di prove libere in preparazione alla 500 Miglia di Indianapolis ha visto il miglior tempo di Josef Newgarden, che ha completato il suo giro più veloce in 39,3260 secondi alla media di 228,856 miglia orarie; il campione Indycar 2017, ancora alla ricerca del suo primo successo sul catino dell’Indiana, ha preceduto Scott Dixon per pochi millesimi di secondo; la media del miglior giro del neozelandese è stata di 228,835 mph.

Entrambi hanno migliorato le rispettive prestazioni ottenute al lunedì, tuttavia il miglior tempo stabilito nel corso di questi due giorni di prove continua ad essere il 39,1738 di Will Power, alla media di 229,745 mph.

Alle spalle di Newgarden e Dixon si è piazzato Spencer Pigot, il cui miglior giro è stato più lento di 0,2 miglia orarie rispetto a quello del pilota del Team Penske; quarta posizione per Santino Ferrucci, miglior rookie ieri, davanti ai veterani Helio Castroneves e Sebastien Bourdais; settimo Zach Veach, ultimo tra i piloti ad aver superato la barriera delle 228 miglia orarie. Completano la top-10 Kimball, Jones e Carpenter.

Non sono pochi i nomi importanti che occupano posizioni a centro o fondo classifica nella lista dei tempi di ieri: Rahal, Pagenaud, Rosenqvist e Sato hanno occupato le posizioni dalla 14esima alla 17esima, con dei distacchi nell’ordine di 2 miglia orarie nei confronti di Newgarden in termini di media sul giro; ancora più indietro sono finiti Power (21º), Hunter-Reay (27º), Hinchcliffe (32º) e Rossi (34º). Queste posizioni di classifica non devono però sorprendere: i primi giorni di prove sono riservati soprattutto alla raccolta di dati ed informazioni più che alla ricerca della prestazione pura; si inizierà a lavorare su questo fronte solamente da domani, nel corso del Fast Friday.

La giornata è stata segnata da due brutti incidenti: il primo ha visto protagonista Fernando Alonso, finito contro il muro di curva 3 dopo un’ora e mezza di prove. La McLaren #66 è andata in sottosterzo stando dietro alla macchina di Rahal e Alonso non ha potuto evitare di urtare le barriere di protezione. Dopo il primo impatto, la monoposto di Alonso ha attraversato la pista e ha colpito una seconda volta le barriere interne poste nello short chute; la corsa della McLaren è poi proseguita fino a curva 4, dove ha urtato una terza volta le protezioni prima di arrestarsi. Per lo spagnolo si tratta del primo incidente nell’ovale di Indianapolis: il pilota è uscito indenne dall’impatto mentre la monoposto è stata seriamente danneggiata e nella giornata di oggi Alonso tornerà in pista col muletto.

Completamente opposta è stata la dinamica dell’incidente di Rosenqvist, avvenuto a meno di un’ora dalla conclusione del turno di prove. La monoposto dello svedese è finita in sovrasterzo all’ingresso di curva 2, mentre stava seguendo da vicino Colton Herta, ha effettuato un testacoda completo ed è andato a sbattere contro le barriere col lato destro della macchina; dopo l’urto, la macchina ha rimbalzato pericolosamente verso l’interno della pista, tagliando la strada a Will Power che è riuscito ad evitare Rosenqvist per un nonnulla; la monoposto #10 si è infine arrestata dopo un secondo urto con le protezioni poste all’interno di curva 2.

Per oggi sono previste altre 7 ore di prove libere dalle 17 alle 24.

Questa è la classifica al termine della giornata di ieri.

Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCar

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