Indycar | Indy 500: Jones ottiene il miglior tempo nel turno del giovedì

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
17 Maggio 2019 - 00:16
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Il terzo giorno di prove libere in vista dell’edizione numero 103 della 500 Miglia di Indianapolis è stato anche il primo fortemente segnato dal maltempo: per l’intero turno di prove la presenza costante è stata quella del vento, che spirava a favore nel backstretch e a sfavore nel rettilineo dei box. Per dare un’idea della situazione, nella speed trap posta prima di curva 3 è stata rilevata una velocità di punta più alta di circa 4/5 miglia orarie (il dato varia da pilota a pilota) rispetto al dato fornito in corrispondenza dell’ingresso di curva 1; il valore più alto è stato toccato da James Davison, che all’ingresso di curva 3 ha toccato le 238,051 miglia orarie (383,106 km/h).

Non è stata quindi una giornata facile: le condizioni meteo hanno pregiudicato il lavoro dei team, che hanno infatti percorso molti meno giri rispetto ai giorni scorsi; a chiudere la giornata ci ha pensato un temporale che ha obbligato il direttore di gara a sospendere le attività in pista e successivamente a cancellare l’ultima ora e mezza di prove.

In tutto questo, le prove si sono concluse con il miglior tempo di Ed Jones, che ha completato il suo miglior giro in 39,5008 secondi alla media di 227,843 miglia orarie, un valore più basso di circa 2 mph rispetto al giro più veloce segnato da Will Power nella giornata di martedì. Alle spalle del pilota di Dubai si è classificato Takuma Sato, con un ritardo in termini di velocità media di poco superiore al miglio orario; terzo e quarto posto per Zach Veach e Sebastien Bourdais, che continuano a viaggiare in tandem dopo aver occupato rispettivamente la settima e la sesta posizione sia al martedì che al mercoledì.

Il miglior rookie è stato Colton Herta, che ha completato il turno di prove con una buona quinta posizione a poco più di quattro decimi di ritardo da Jones; sesto tempo per Sage Karam davanti a Kyle Kaiser, che continua a stupire nonostante il team Juncos sia, per il momento, totalmente privo di sponsor. Chiudono la top-10 Spencer Pigot, Scott Dixon e Simon Pagenaud con la prima delle quattro macchine di Penske. Il pilota francese ha preceduto il suo compagno di squadra Castroneves e James Davison, che come detto in precedenza è stato il pilota che ha ottenuto la velocità di punta più elevata nel turno odierno; seguono poi Ed Carpenter (ultimo tra i piloti ad aver superato le 225 mph di media) e Will Power.

Per quanto riguarda gli altri nomi di rilievo, Newgarden ha ottenuto il 21° tempo subito davanti ad Alexander Rossi, mentre Rahal e Hinchcliffe si sono classificati in 24esima e 25esima posizione; Hunter-Reay si è piazzato al 30° posto, Kanaan al 32° e Felix Rosenqvist al 34°; lo svedese del team Ganassi ha potuto prendere confidenza con il muletto dopo aver danneggiato la vettura titolare nell’incidente di ieri.

Destino diverso per Fernando Alonso, l’altro pilota che ieri è stato coinvolto in un incidente: la McLaren non è infatti riuscito a preparare in tempo il muletto che gli era stato messo a disposizione dal team Carlin e quindi il pilota spagnolo è rimasto a riposo forzato per l’intera giornata.

A proposito del team Carlin, l’unico incidente di rilievo avvenuto nella giornata di oggi è occorso a Patricio O’Ward, la cui macchina è partita in sovrasterzo all’ingresso di curva 2 con una dinamica molto simile a quella che ha portato all’impatto di Rosenqvist durante le prove di ieri. Al contrario di quanto accaduto allo svedese la monoposto di O’Ward si è sollevata da terra, ma le due aperture presenti sul fondo piatto della Dallara hanno svolto il loro dovere impedendo il capottamento della vettura.

Con la giornata di oggi si conclude temporaneamente la preparazione di team e piloti in vista della gara. Domani l’attenzione si sposterà finalmente sulle qualifiche con il Fast Friday: la pressione di sovralimentazione del turbocompressore verrà innalzata da 130 a 140 kPa e l’assetto della monoposto verrà definito interamente in base alla necessità di ottenere la miglior prestazione nell’arco dei quattro giri lanciati a pista libera, senza altre vetture intorno. I 33 piloti che si saranno qualificati per la Indy 500 torneranno a lavorare sull’assetto da gara domenica pomeriggio a partire dalle 15:15 locali.

Questi i tempi delle prove di giovedì

Immagine di copertina da https://twitter.com/ecrindy

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