Indycar | Indianapolis 500 2017 | Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Andrea Gardenal
14 Maggio 2017 - 18:00
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L’appuntamento più importante del campionato Indycar 2017 prenderà ufficialmente il via domani alle 18 (ora italiana), quando con il Rookie Orientation Program inizierà la prima giornata di prove libere in preparazione alla 500 Miglia di Indianapolis; nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo il Gran Premio di Indianapolis, vinto ieri da Will Power davanti a Scott Dixon e Ryan Hunter-Reay. A partire da domani, 33 tra i migliori piloti al mondo inizieranno a lavorare per portarsi a casa il Borg-Warner Trophy, il trofeo riservato a chi vince la 500 Miglia di Indianapolis.

L’inizio della stagione Indycar hanno mostrato un livello di competizione particolarmente serrato, con cinque vincitori diversi nelle prime cinque gare. Dopo le vittorie un po’ a sorpresa di Bourdais a St.Petersburg e di Hinchcliffe a Long Beach, il Team Penske è salito in cattedra vincendo al Barber con Newgarden, a Phoenix con Pagenaud e a Indy Road con Power. Tra i protagonisti della stagione c’è anche Scott Dixon, che nonostante non sia ancora riuscito a raggiungere la Victory Lane ha il pregio di essere sempre arrivato nella top-5.

Anche dal punto di vista dei motori la situazione è particolarmente equilibrata, con due successi per la Honda e tre per la Chevy. Dopo un 2016 disastroso, salvato “solamente” dalla vittoria di Alexander Rossi ad Indianapolis, il motorista nipponico è finalmente riuscito a ricucire il gap nei confronti dei rivali americani, mostrando tra l’altro una netta superiorità nelle due gare corse su circuiti cittadini; Chevy, per contro, è stata palesemente superiore nell’ovale corto di Phoenix, mentre le due gare corse su un impianto stradale permanente hanno visto un confronto tutto sommato equilibrato tra i due costruttori.

Rimane da capire quali saranno i rapporti di forza tra i due costruttori in un contesto completamente diverso come quello del superspeedway di Indianapolis: lo scorso anno Honda si era mostrata superiore sia per velocità che per gestione dei consumi, ma ogni edizione della gara fa storia a sé.

Il motivo di interesse maggiore per l’edizione numero 101 della Indy 500, tuttavia, risiede nella partecipazione di Fernando Alonso. Lo spagnolo, deluso dalla mancanza di competitività della sua McLaren-Honda in Formula 1, ha deciso di tentare l’assalto alla 500 Miglia di Indianapolis con una vettura del team Andretti.

Per Alonso non si tratterà di un’impresa facile, nonostante il suo smisurato talento, in virtù delle molteplici problematiche che si presenteranno davanti a lui: dovrà imparare a guidare su un superspeedway, a sfruttare le enormi scie che si creano in presenza di 33 monoposto, a gestire gomme e carburante e a regolare la monoposto in funzione dell’evoluzione delle condizioni della pista, una cosa che ad Indianapolis è ancor più critica che in Formula 1. Alonso avrà comunque tutto il tempo necessario per imparare, dato che prima della gara sono in programma oltre 30 ore di prove libere, e non a caso tutti gli addetti ai lavori concordano sul fatto che lo spagnolo sarà un protagonista della gara.

È importante anche il ritorno ad Indianapolis della McLaren, sia pur sotto forma di supporto “esterno” al team di Michael Andretti. La McLaren ha preso costantemente parte alla 500 Miglia di Indianapolis in forma ufficiale negli anni ’70 vincendo per due volte con Johnny Rutherford nel 1974 e nel 1976; un telaio McLaren schierato da Roger Penske e portato in pista da Mark Donohue ha invece vinto la Indy 500 nel 1972. La speranza è che questa non sia che la prima di una lunga serie di partecipazioni ad Indianapolis per il team di Woking.

Alonso sarà una delle 12 wild card che andranno ad aggiungersi al lotto dei 21 piloti che partecipano all’intera stagione Indycar: oltre che su di lui, gli occhi saranno puntati anche su Juan Pablo Montoya, reduce dal buon decimo posto di ieri al Gran Premio di Indianapolis. Il colombiano, sostituito da Josef Newgarden al volante della monoposto #2 del Team Penske, ha messo a punto con la sua ex scuderia un programma part time che prevede la partecipazione alle due gare di Indianapolis, con la possibilità di correre anche nel campionato IMSA qualora Penske decidesse di fare il suo ritorno nella categoria.

Oltre ad Alonso, di cui si è già parlato, e a Ed Jones, ingaggiato dal team Coyne per l’intero campionato, ci saranno altri due piloti che correranno per la prima volta ad Indianapolis: Jack Harvey, che guiderà la sesta monoposto del team Andretti, e Zach Veach, ingaggiato dal team Foyt come pilota della terza monoposto dopo che al Barber Motorsports Park ha esordito in Indycar sostituendo l’infortunato Hildebrand.

La Indy 500 di quest’anno vedrà l’esordio del team Juncos, già protagonista nelle categorie propedeutiche della Mazda Road to Indy e in predicato di entrare stabilmente in Indycar nel 2018. Il team di Ricardo Juncos schiererà Sebastian Saavedra, giunto alla sua settima Indy 500 con sette team differenti, e Spencer Pigot; il pilota americano, che corre per il team Carpenter nelle gare su stradali e cittadini, ha un legame molto forte con la squadra di Juncos, vincendo con essa il campionato Pro Mazda 2014 e il campionato Indy Lights nel 2015. Ad Indianapolis vedremo inoltre per la prima volta il team Harding, che schiererà una vettura per Gabby Chaves.

Il gruppo dei piloti che correranno la sola Indy 500 si completa con Pippa Mann (Coyne), Sage Karam (Dreyer&Reinbold) e Jay Howard (Schmidt), con quest’ultimo che torna ad Indianapolis a 6 anni di distanza dalla sua ultima partecipazione. Dovrebbe essere presente anche Buddy Lazier, vincitore della 500 miglia nel 1996, con una vettura del suo team. A questi si aggiunge infine Oriol Servia che per il team Rahal correrà non solo la Indy 500, ma anche le due gare di Detroit.

La prossima settimana sarà quella più intensa dal punto di vista dell’attività in pista: dal lunedì al venerdì ci saranno ben 6 ore di prove libere a disposizione dei piloti, con l’ultimo giorno dedicato espressamente alla preparazione delle qualifiche che si terranno il prossimo weekend. Al sabato ogni pilota avrà un tentativo di qualifica garantito, composto da due giri di lancio, quattro giri veloci e uno di rientro; una volta tornato ai box, ogni pilota potrà decidere di tornare in pista seguendo due linee di “priorità”: la Lane 1 è riservata a coloro che decidono di rinunciare al risultato già ottenuto, mentre la Lane 2 viene occupata da chi vuol tornare in pista mantenendo il tempo ottenuto in precedenza; naturalmente chi occupa la Lane 1 ha la precedenza sulla Lane 2.

I tempi stabiliti al sabato divideranno il gruppo in due parti in vista della giornata di domenica: i primi 9 si giocheranno le prime tre file dello schieramento, mentre gli altri 24 lotteranno per le posizioni che vanno dalla 10ª alla 33ª. Alla domenica ogni pilota avrà uno e un solo tentativo a disposizione per la qualifica.

È da ricordare infine che la 500 Miglia di Indianapolis assegnerà ancora una volta punteggio doppio, così come verranno attribuiti punti al termine delle qualifiche

2017 101st Indianapolis 500 presented by PennGrade Motor Oil
Round 06/17
15-28 Maggio 2017

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Superspeedway
Lunghezza del circuito
: 2,5 mi (4,023 km)
Giri da percorrere: 200
Distanza totale: 500 mi (804,672 km)
Numero di curve: 4 (tutte a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 1911
Sanctioning body: AAA 1911-1955; USAC 1956-1995; IRL 1996-2010; INDYCAR 2011-2017

RECORD

Record sul giro: 0:37.895 – Arie Luyendyk – Treadway Racing – 1996
Distanza: 2h40:03.4181 – Tony Kanaan – KV Racing Technology – 2013 (su 200 giri)
Vittorie pilota: 4 – AJ Foyt jr, Al Unser sr, Rick Mears
Vittorie team: 16 – Team Penske
Pole pilota: 6 – Rick Mears
Pole team: 17 – Team Penske
Podi pilota: 11 – Al Unser sr.
Podi team: 31 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Lunedì 15 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 1

Martedì 16 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 2

Mercoledì 17 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 3

Giovedì 18 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 4

Venerdì 19 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 5 (Fast Friday)

Sabato 20 Maggio
08:00-09:30 (14:00-15:30) Prove Libere 6
11:00-17:50 (17:00-23:50) Qualifiche

Domenica 21 Maggio
12:00-14:00 (18:00-20:00) Prove Libere 7
14:45-16:45 (20:45-22:45) Qualifiche (10ª-33ª posizione)
17:00-17:45 (23:00-23:50) Qualifiche (Fast 9)

Lunedì 22 Maggio
12:30-16:00 (18:30-22:00) Prove Libere 8

Venerdì 26 Maggio
11:00-12:00 (17:00-18:00) Prove Libere 9 (Carb Day)

Domenica 28 Maggio
12:19 (18:19) Gara

Mappa del circuito e immagine di copertina dal sito ufficiale Indycar

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