Indycar | Hunter-Reay torna in pole position dopo 4 anni

IndyCar
Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
16 Settembre 2018 - 01:42
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Ci sono state parecchie sorprese nel corso delle prove di qualificazione per il Gran Premio di Sonoma, che nella nottata tra domenica e lunedì metterà la parola “fine” al campionato Indycar 2018. La prima è rappresentata dal nome del poleman, ovvero Ryan Hunter-Reay: il pilota della gialla monoposto #28 è stato il più veloce durante tutti e tre i turni di qualifica compreso l’ultimo, il più importante, quindi domani inizierà il Gran Premio di Sonoma dalla prima posizione sullo schieramento di partenza. Con il risultato di oggi Hunter-Reay mette termine ad un digiuno di pole position durato quasi quattro anni e mezzo: era infatti dal Gran Premio di Long Beach del 2014 che il pilota del team Andretti non partiva davanti a tutti.

Al fianco di Hunter-Reay domani ci sarà Scott Dixon, che fino all’ultimo ha cullato il sogno di prendere il via della gara che gli può consegnare il quinto titolo Indycar dalla prima posizione; solo un errore alla chicane 9-9A durante il suo ultimo giro veloce gli ha impedito di conquistare la pole position. Dixon si trova comunque in una posizione privilegiata, visto che tutti i suoi rivali nella corsa per il titolo sono alle sue spalle.

In terza posizione si è classificato Josef Newgarden, il poleman della precedente edizione del GP di Sonoma, che rispetto a Dixon ha pagato un distacco di appena 3 centesimi di secondo. Al fianco del campione Indycar in carica ci sarà Marco Andretti, un’altra sorpresa di questo turno di prove: era infatti dal Gran Premio di St.Petersburg 2014 che Marco non conquistava un posto nella Fast Six in un “normale” turno di prove di qualificazione su un circuito stradale o cittadino (si esclude quindi dal conteggio la pole di Detroit di quest’anno, dove è stato utilizzato un format di qualifica particolare riservato all’unico double header in calendario).

La sorpresa più grande, tuttavia, è rappresentata da Patricio O’Ward: il pilota messicano, fresco vincitore del campionato Indy Lights, si è preso il lusso di stare davanti a tanti suoi ben più affermati colleghi e ha piazzato la monoposto #8 dell’Harding Racing al quinto posto sullo schieramento di partenza. Si tratta di un risultato incredibile, anche perché ottenuto al termine di un turno di qualifica “normale”, non condizionato da incidenti o mutamenti nelle condizioni meteo. Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro di O’Ward si presenta a dir poco roseo.

L’ultimo pilota ad aver avuto accesso alla Fast Six è Alexander Rossi, che però al termine delle prove non è andato oltre il sesto posto. Il piazzamento finale non deve però trarre in inganno: il californiano ha infatti deciso di preservare le gomme più morbide per la gara di domani, scendendo in pista per l’ultimo turno di prove solamente con gli pneumatici Firestone a mescola più dura; Dixon, per contro, ha utilizzato ben due set di gomme morbide durante l’ultimo segmento delle prove. La scelta di Rossi lascia presagire per lui una gara tutta d’attacco, probabilmente incentrata sulle quattro soste.

In quarta fila troviamo gli altri due piloti del Team Penske, con Will Power che ha preceduto Simon Pagenaud; per l’australiano si tratta della peggior qualifica in Indycar dal GP di Watkins Glen dello scorso anno e domani sarà chiamato a compiere una dura rimonta per mantenere vive le sue flebili speranze di conquistare il campionato. Un discorso analogo vale per il campione del 2016, che in questa stagione non è ancora riuscito a vincere una gara.

Dalla quinta fila partiranno Graham Rahal e Zach Veach, che prosegue nel suo percorso di maturazione in seno al team Andretti, mentre dalla sesta fila partiranno due veterani della Indycar Series, ovvero Sebastien Bourdais e Takuma Sato.

I primi tra gli esclusi dalla seconda fase delle qualifiche sono Pietro Fittipaldi ed Ed Jones, che domani partiranno dalla settima fila; dietro a loro ci saranno James Hinchcliffe e Jack Harvey, col canadese che non sembra aver ancora trovato il feeling ideale con la sua monoposto sul tracciato di Sonoma. Nona fila per Spencer Pigot, fresco di riconferma presso il team Carpenter, e Tony Kanaan, che domani festeggerà la 300ª partenza consecutiva in Indycar. Decima fila per Colton Herta, che in questa sua qualifica d’esordio col team Harding ha brillato molto meno rispetto al compagno di squadra, e per la terza monoposto del team Coyne portata in pista da Santino Ferrucci.

Le ultime posizioni sulla griglia verranno occupate da Chilton, Muñoz, Leist, Kimball e King; quest’ultimo, in particolare, è stato vittima di un problema al motore che gli ha impedito di completare un vero e proprio tentativo di qualifica per accedere alla Q2. Durante il turno non si sono verificate interruzioni né incidenti degni di nota, ma in compenso ci sono stati tantissimi lunghi alla chicane 9-9A, quella che precede il tornante che immette sul rettilineo dei box.

Per la giornata di domani non è previsto il warm up, quindi il prossimo appuntamento con la Indycar Series è direttamente per domani notte, ore 00:40, quando prenderà il via l’ultima gara del campionato 2018, decisiva per l’assegnazione del titolo.

Queste le classifiche:

Riepilogo

Q1 Gruppo 1

Q1 Gruppo 2

Q2

Firestone Fast Six

 

Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCar/

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