Indycar | GP Monterey 2019: Herta incontenibile in qualifica

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
22 Settembre 2019 - 00:33
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Colton Herta non smette di stupire: dopo aver ottenuto il miglior tempo nei test del giovedì ed essersi costantemente mantenuto nelle prime posizioni in tutti i turni di prove libere, il rookie del team Harding-Steinbrenner ha conquistato la sua terza pole position stagionale (che ovviamente è anche la terza in carriera) dopo quelle di Road America e Portland.

Herta festeggia così nel migliore dei modi la propria “promozione” presso il team ufficiale Andretti, che l’anno prossimo schiererà ben cinque monoposto: quella del 19enne californiano, nello specifico, verrà schierata dalla Andretti Autosport in collaborazione con il team Harding-Steinbrenner per il quale Herta ha corso quest’anno.

Tornando alle qualifiche, nulla da fare per i quattro contendenti al titolo, che si sono visti così privare tutti di un punto bonus potenzialmente molto prezioso: al secondo posto si è classificato Scott Dixon, che partirà dalla prima fila per la quinta volta in stagione. Parallelamente va segnalato che il neozelandese, classificatosi a soli 4 centesimi da Herta, ha chiuso la sua seconda stagione consecutiva senza conquistare “sul campo” una pole position: escludendo la pole ottenuta a Gateway 2018 in virtù degli entrant points, Dixon manca l’appuntamento con la prima posizione in qualifica dalla Indy 500 del 2017.

Seconda fila per i due principali protagonisti del campionato, con Alexander Rossi che è emerso nel momento cruciale dopo un paio di giorni estremamente difficili sul piano della prestazione pura chiudendo a soli 7 centesimi da Herta; al suo fianco ci sarà Josef Newgarden, autore di un errore nel corso del suo ultimo giro lanciato che gli ha impedito di artigliare, se non la pole position, quantomeno la prima fila.

Terza fila per Simon Pagenaud e James Hinchcliffe, alla sua seconda Fast Six stagionale dopo quella conquistata al Barber Motorsports Park per il GP dell’Alabama. Il francese del Team Penske è stato uno dei piloti che ha commesso più sbavature ed imperfezioni, ma nonostante questo è riuscito via via ad accedere alle differenti fasi delle qualifiche e a conquistare un buon quinto posto sullo schieramento di partenza.

Settimo e primo degli esclusi è stato Will Power, che per soli 5 millesimi di secondo ha mancato l’accesso alla Fast Six proprio a vantaggio di Pagenaud: lo specialista delle qualifiche chiude quindi il 2019 con tre sole pole position, conquistate a St.Petersburg, Austin e Mid-Ohio. Alle spalle di Power troviamo Rahal, Hunter-Reay e Chilton, alla sua miglior qualifica da Mid-Ohio 2018 quando conquistò il sesto posto in griglia. Chiudono la top-12 due rookies, Marcus Ericsson e Santino Ferrucci.

Settima fila per Conor Daly e Felix Rosenqvist, con quest’ultimo che è stato senza dubbio il protagonista in negativo delle qualifiche: nel corso della Q1 lo svedese ha perso il controllo della propria monoposto all’uscita di curva 6 (la sinistra che precede il Cavatappi) andando in testacoda e danneggiando James Hinchcliffe nel corso di un suo giro veloce.

Nonostante l’errore si sia verificato nella prima parte del segmento di prove, quando tutti montavano le gomme dure, i commissari sono stati inflessibili e hanno punito Rosenqvist con la cancellazione dei suoi due migliori tempi, impedendogli inoltre l’accesso alla successiva fase delle qualifiche.

Proprio quest’ultimo aspetto è stato decisivo nella qualifica del pilota di Ganassi, che dal canto suo negli ultimi minuti di prove era riuscito a conquistare il quarto posto che, in via teorica, gli avrebbe permesso di conquistare l’accesso alla Q2. Chi ha beneficiato della penalità a Rosenqvist è stato Rahal, ammesso alla Q2 nonostante avesse ottenuto la settima posizione nel proprio gruppo della Q1. È inutile dire che Rosenqvist non ha preso bene la decisione dei commissari e ha alimentato la polemica nelle interviste alla fine delle qualifiche.

Per quanto riguarda le posizioni di centro e fondo gruppo, le maggiori sorprese (in negativo) derivano da Takuma Sato e Sebastien Bourdais: il giapponese partirà dall’ottava fila mentre il francese ha ottenuto solamente il decimo tempo al termine del Gruppo 1 della Q1. La presenza di Bourdais al via della gara è in forse, visto che nella giornata di ieri è emerso un fastidioso dolore al collo che ha sicuramente condizionato il suo rendimento in qualifica. Qualora il 4 volte campione della Champ Car dovesse dare forfait, il team Dale Coyne dovrebbe schierare Tristan Vautier al volante della #18.

Giornata da dimenticare anche per Jack Harvey che si è qualificato in ultima posizione dopo aver ottenuto un clamoroso quarto posto nelle qualifiche del GP di Portland di tre settimane fa.

L’appuntamento con il GP di Monterey è per domani sera alle ore 21:00: sarà sicuramente una gara interessantissima e molto intensa, con i quattro contendenti al titolo racchiusi nelle prime cinque posizioni.

Riepilogo

Q1 Gruppo 1

Q1 Gruppo 2

Q2

Firestone Fast Six

 

Immagine di copertina da https://twitter.com/FollowHSRacing

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