Indycar | GP Indianapolis 2020: Dixon concede il bis ad Indy Road

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
4 Luglio 2020 - 20:13
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In 20 anni di carriera nella NTT IndyCar Series, Scott Dixon ha vinto pressoché tutto quello che c’era da vincere e ha conquistato, ma non aveva mai iniziato un campionato vincendo le prime due gare stagionali. Oggi, sul circuito stradale di Indianapolis, il 5 volte campione della NTT IndyCar Series ha colmato anche questa lacuna, vincendo il GMR Grand Prix.

Grazie ad una strategia perfetta, propiziata anche da un pizzico di fortuna con l’unica caution giunta ad interrompere la gara odierna, Dixon ha tracciato un solco profondo tra sé e tutti i suoi avversari, tagliando il traguardo con 20 secondi di vantaggio nei confronti di Graham Rahal, secondo sotto la bandiera a scacchi.

Il momento chiave della gara è giunto al 36° giro, quando Oliver Askew ha perso il controllo della sua Dallara-Chevy all’uscita dell’ultima curva, sbattando violentemente contro il muretto esterno. L’ingresso della pace car è stata una scelta obbligata da parte del direttore di gara e chi ne ha tratto il maggior vantaggio è stato proprio Scott Dixon, che solo tre giri prima era rientrato ai box per la seconda delle sue tre soste in programma.

La chiusura della pit lane successiva alla neutralizzazione ha tagliato fuori dai giochi Power, Newgarden e Harvey, che fino a quel momento si trovavano davanti al pilota neozelandese del team di Chip Ganassi ma che non erano ancora rientrati ai box per la loro sosta. Al tempo stesso il ricompattarsi del gruppo ha vanificato il vantaggio di Rahal, Pigot e Daly, gli unici tre piloti che avevano provato la tattica delle due soste e che sarebbero stati in un’ottima posizione per giocarsi la vittoria finale se non fosse arrivata la bandiera gialla.

Rahal ha comunque limitato i danni portando a casa un ottimo secondo posto, con cui eguaglia il suo miglior risultato di sempre nel GP di Indianapolis, mentre Pigot è stato messo fuori gioco da un problema tecnico che, nelle ultime 20 tornate di gara, l’ha portato a perdere 2/3 secondi al giro nei confronti di tutti i suoi avversari, prima del definitivo ritiro giunto a 6 giri dalla fine.

Completa il podio Simon Pagenaud, che grazie ad un’ottima strategia e al gioco delle caution ha ribaltato una gara che sembrava destinato a concludere al di fuori della top-10. Il francese, vincitore del GP di Indianapolis lo scorso anno, ha pressato Rahal fino all’ultima curva dell’ultimo giro, ma non è riuscito a bissare il secondo posto del Texas.

Giù dal podio Colton Herta, ottimo quarto, davanti ad un grande Rinus VeeKay, che ha riscattato nel migliore dei modi la brutta gara del Texas. Buona anche la gara di Marcus Ericsson, sesto sotto la bandiera a scacchi, che ha preceduto Josef Newgarden; il campione in carica della NTT IndyCar Series ha in qualche modo limitato i danni dopo essere stato una delle principali vittime della caution causata da Askew.

Ottava posizione finale per Pato O’Ward, ancora non perfettamente a suo agio in questo inizio di stagione; il messicano è stato comunque protagonista di uno dei più bei sorpassi della gara, quando ha scavalcato all’esterno di curva 4 il suo compagno di squadra, Askew. La top-10 è completata da Ferrucci, rallentato da un problema con la sostituzione della posteriore destra nel corso della prima sosta, e da Sato.

Tra i delusi di giornata ci sono sicuramente Harvey e Power, che hanno completato la gara al 17° e 20° posto dopo essere stati in lizza per un posto sul podio nel corso della prima metà di gara. Oltre alla sfortunata tempistica con la caution, il pilota australiano può anche recriminare per aver fatto spegnere il motore alla ripartenza dopo l’ultima sosta; un errore che gli è costato svariati secondi e diverse posizioni.

Oltre ad Askew, finito a muro poco prima di metà gara, gli altri due ritirati sono stati Spencer Pigot e Alexander Rossi, entrambi fermati da problemi meccanici. Pigot, come detto, è stato costretto a rallentare prima e a fermarsi poi proprio dopo la sua ultima sosta ai box, mentre Rossi ha sofferto di problemi di misfiring dopo la ripartenza.

Con questo successo Dixon rafforza la leadership in campionato portandola a 104 punti; Pagenaud è secondo a 75, Newgarden è terzo a 64 davanti a Herta (58) e Rahal (54).

Il prossimo appuntamento con la NTT IndyCar Series è per il prossimo weekend, con il doppio appuntamento di Road America.

Immagine di copertina da Indycar Media/Chris Jones

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