Indycar | GP Indianapolis 2020: Dichiarazioni P19-P26

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
5 Luglio 2020 - 13:30

Seguono le dichiarazioni dei piloti che hanno completato il GMR Grand Prix di Indianapolis tra l’19esimo e il 26esimo posto.

ALEX PALOU (#55 Dale Coyne Racing with Team Goh Honda, P19): “Oggi è stata dura al GMR Grand Prix, la nostra strategia non ha funzionato come avremmo voluto. Siamo rientrati presto ai box mentre stavamo usando le Firestone morbide, ma questa scelta non ha giocato a nostro favore. Poi non siamo stati fortunati con la caution, perché in quel frangente abbiamo perso un giro e ad un certo punto la nostra gara sembrava finita. Il ritmo della nostra Honda del Dale Coyne Racing with Team Goh non era male: rispetto a ieri siamo migliorati e questo è un bene. Dovremo analizzare tutti i dati, ma sono contento di aver completato tutti i giri oggi, ci saranno di aiuto il prossimo weekend a Road America. Penso che lì andremo molto meglio”.

WILL POWER (#12 Verizon Team Penske Chevrolet, P20): “Avevamo una grande Verizon-Chevy e sicuramente abbiamo mantenuto la velocità che avevamo mostrato in qualifica. Siamo semplicemente stati tagliati fuori da una caution sfortunata, che non ci ha per nulla aiutato. Successivamente abbiamo avuto un problema ai box che ci è costato molto tempo e da lì in poi non abbiamo più avuto la possibilità di recuperare. Chevrolet ha fatto un grande lavoro in termini di potenza e la nostra macchina era meravilgiosa; purtroppo abbiamo avuto una giornata difficile. Il team della Verizon è veloce, abbiamo bisogno solamente di mettere assieme un’intera gara come si deve”.

DALTON KELLETT (#14 K-Line USA/AJ Foyt Racing Chevrolet, P21): “Bene, ho finito la mia prima gara nella NTT IndyCar Series. Innanzitutto voglio ringraziare il team AJ Foyt Racing e K-Line Insulators USA, mi hanno dato una grande macchina attorno alla quale abbiamo lavorato per tutto il weekend. Per me è stato un weekend intenso: sono un debuttante e ho potuto svolgere pochi test. C’è stato molto lavoro da fare e non abbiamo commesso errori, abbiamo completato tutti i giri, abbiamo fatto molta esperienza e credo che questo fosse l’obiettivo del weekend. Faremo il debriefing assieme agli ingegneri e al team della #4 per vedere cosa possiamo imparare. Ora che ho assaggiato questo tipo di competizioni, non vedo l’ora di tornare in pista a Road America.”

MARCO ANDRETTI (#98 U.S. Concrete / Curb Honda, P22): “È stato un weekend molto difficile per il team della #98. Nel warm-up del mattino abbiamo avuto un problema ad una ruota, abbiamo perso l’intera sessione e non abbiamo potuto completare il lavoro previsto prima della gara. Abbiamo fatto il possibile e a metà gara eravamo nella top-10, ma poi ho avuto un incidente e sono stato mandato contro il muro. Da lì in poi ho guidato con le sospensioni piegate e non ho potuto fare altro che stringere i denti per arrivare in fondo. Speravo in qualcosa di più, ma il prossimo weekend a Road America saremo più forti.”

SAGE KARAM (#24 DRR WIX Filters Chevrolet, P23): “Avevamo una macchina veloce dopo il warm-up, dove siamo arrivati sesti. Ad inizio gara ci siamo mossi bene e la strategia sembrava essere buona, ma poi la caution è uscita al momento peggiore per noi e ci è costata molto tempo. Penso davvero che avevamo la possibilità di finire tra i primi 10 oggi. Considerando che i ragazzi del team DRR non hanno partecipato ad una gara su una pista stradale negli ultimi settimi anni e che non hanno mai corso sullo stradale di Indianapolis, i nostri pit stop sono stati eccellenti e la macchina è migliorata molto durante ogni sessione, gara compresa. Ho disputato la mia unica gara sullo stradale di Indianapolis nel 2014 con un prototipo IMSA. Dopo l’esperienza fatta oggi, mi piacerebbe tornare qui anche per la gara di ottobre. È incredibile come l’intera squadra abbia lavorato bene per la sua prima gara su una pista stradale dopo così tanti anni. All’interno dell’abitacolo faceva caldo, ma al termine degli 80 giri di gara mi sono sentito bene: è stato un weekend di successo per noi e non vediamo l’ora di tornare qui il mese prossimo per la Indy 500.”

SPENCER PIGOT (#45 Mi-Jack / Shield Cleansers Racing Honda, P24): “La nostra gara stava andando veramente bene, mi sono divertito molto. All’inizio abbiamo superato alcune macchine e in pochi giri siamo risaliti all’interno della top-10. La nostra macchina si comportava molto bene, riuscivo a compiere dei sorpassi e, avendo scelto la strategia delle due soste, stavamo risparmiando carburante; ciononostante, il ritmo è stato molto buono per tutta la gara. Abbiamo continuato a guadagnare posizioni e dopo l’ultima sosta eravamo al terzo posto, proprio dietro a Graham, quindi sembrava che saremmo riusciti a piazzare due macchine del team Rahal-Letterman-Lanigan sul podio. Sfortunatamente ho avuto un problema tecnico: era destino che quella di oggi non fosse la nostra giornata, ma devo comunque ringraziare l’intera crew della macchina #45 e tutta la squadra. È stato un grande debutto per il team RLL e per Citrone/Buhl Autosport, Shield Cleansers, Mi-Jack ed Embrace Pittsburgh. Ringrazio tutti per il sostegno e ad agosto, alla Indy 500, ci riproveremo.”

ALEXANDER ROSSI (#27 AutoNation / NAPA AUTO PARTS Honda, P25): “Alla ripartenza abbiamo perso potenza. Penso che si tratti dello stesso problema di pressione del carburante che abbiamo avuto ieri. Pensavo che fosse stato risolto, ma evidentemente così non è stato. È stato strano, perché fino alla caution stavamo andando bene. Penso che la AutoNation/NAPA Honda oggi fosse una buona macchina, potevamo arrivare tra i primi 5. È una grande sfortuna aver avuto questo tipo di weekend per due gare di fila, ma nei prossimi due weekend ci saranno quattro gare che ci permetteranno di tornare al vertice. Il nostro obiettivo è vincere delle gare e non vediamo l’ora di dare nuovamente il benvenuto ai nostri tifosi la prossima settimana a Road America.”

OLIVER ASKEW (#7 Arrow McLaren SP Chevrolet, P26): “Ad essere onesti un risultato del genere è inaccettabile. Devo verificare con i ragazzi cosa è realmente successo, ma a giudicare dai replay sembra semplicemente che io abbia perso il posteriore della macchina. Ero alla fine dello stint, quindi le gomme posteriori stavano perdendo grip e sono stato colto alla sprovvista. Mi dispiace molto per l’intero team Arrow McLaren SP, ma supereremo questo momento e il prossimo weekend a Road America spingeremo per ottenere un buon risultato.”

Immagine di copertina da IndyCar Media/Joe Skibinski

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