Indycar | Dixon vince a Phoenix

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
3 Aprile 2016 - 05:55
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Il tanto atteso ritorno delle Indycar sull’ovale corto di Phoenix ha visto la vittoria di Scott Dixon davanti a Simon Pagenaud e Will Power. Per il pilota del team Ganassi si tratta della vittoria numero 39 in Indycar, risultato che gli consente di eguagliare Al Unser sr. al quarto posto nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi.

La gara del neozelandese è stato l’ennesimo, splendido esempio del modo in cui bisogna correre in un ovale: non ha effettuato alcun sorpasso in pista, ma grazie all’ottimo lavoro dei suoi meccanici al box e alle sfortune patite da Castroneves e Montoya è riuscito a conquistare la testa della gara al 96° dei 250 giri previsti. Da quel momento Dixon non ha più mollato la testa della gara ed è andato a vincere senza che nessuno sia mai riuscito a provare un attacco su di lui.

Proprio il team Penske è stato protagonista in negativo della gara: nonostante il secondo e il terzo conquistati da Pagenaud (nuovo leader del campionato) e da Power, la squadra di Roger Penske e Tim Cindric può recriminare per via di due forature, entrambe occorse alla ruota anteriore destra, patite da Castroneves e da Montoya mentre si trovavano in testa alla gara. Probabilmente questi inconvenienti vanno ricondotti ad un assetto troppo aggressivo che ha finito col mettere sotto stress l’anteriore destra.

Ottimo quinto posto per Rahal, autore di una gran rimonta dopo essere partito dalla decima fila. Sfortunato Ryan Hunter-Reay, che è rimasto a lungo coi migliori prima di venire penalizzato per ben due volte a causa della strategia che l’ha portato a rientrare ai box subito prima di una neutralizzazione. In un ovale corto come quello di Phoenix questo significa finire in fondo alla classifica dei piloti a pieni giri.

Esordio difficile su un ovale per Luca Filippi, finito in testacoda dopo 50 giri a causa di un contatto con Helio Castroneves. Il pilota del team Coyne è riuscito comunque a ripartire e a chiudere la gara, anche se staccato di 7 giri dal vincitore Dixon. Ottimo inizio invece per Max Chilton, che ha tenuto un buon ritmo per tutta la gara tagliando il traguardo in settima posizione.

Prossimo appuntamento con la Indycar il 17 aprile con il Gran Premio di Long Beach. A seguire la cronaca e le classifiche

La cronaca

Partenza: Castroneves tiene la testa davanti a Kanaan, Montoya e Kimball. Partenza notevole di RHR che guadagna 5 posizioni salendo fino al 7° posto dopo essere partito dal 12°. I primi 6 mantengono le rispettive posizioni

23° giro: Montoya scavalca Kanaan e guadagna la seconda posizione

40° giro: Foratura alla ruota anteriore destra per Castroneves che deve rientrare ai box. Montoya passa al comando. Durante la sosta Castroneves fa spegnere il motore e in totale perde 2 giri

50° giro: prima caution della giornata causata da un testacoda di Filippi in curva 2. Il pilota piemontese ha perso il controllo a seguito di un attacco da parte di Castroneves che stava provando a sdoppiarsi. Nella sfortuna Filippi è stato molto fortunato a non venire urtato da nessuno di quelli che venivano da dietro.

51° giro: Tutti in pit lane per la prima sosta di giornata. Dixon esce secondo guadagnando 2 posizioni, mentre Power ne guadagna ben 5 passando dal nono al quarto posto. Problema col bocchettone per Newgarden che riparte dal fondo del gruppo

65° giro: Si riparte con Montoya davanti a Dixon e Kanaan. Hunter-Reay passa Power per la quarta posizione

96° giro: Foratura anche per Montoya, anche lui alla ruota anteriore destra. Riparte con 2 giri di ritardo

116° giro: RHR è il primo tra i leader ad entrare ai box per la seconda sosta

120° giro: Muñoz a muro, caution

122° giro: Pit per Dixon, Kanaan e Power che grazie alla neutralizzazione ripartono davanti a chi aveva già rifornito. Power scavalca il pilota brasiliano e si ritrova in seconda posizione.

125° giro: a metà gara Dixon si trova al comando davanti a Power, Kanaan, Carpenter e Kimball. RHR è undicesimo, penalizzato dal fatto di aver rifornito in regime di bandiera verde, ma ancora a pieni giri.

133° giro: si riparte: Rahal e Chilton scavalcano Kimball e guadagnano la quinta e sesta posizione

135° giro: Newgarden prova ad attaccare Kimball ma lo tocca, il pilota di Ganassi resiste e finisce in testacoda riuscendo comunque a ripartire senza far spegnere il motore. Nuova neutralizzazione

143° giro: si riparte. Rahal prova a passare Carpenter ma non ci riesce; Chilton ne approfitta per guadagnare una posizione proprio su Rahal

146° giro: Bourdais tocca il muro in uscita della curva 4. Riesce a continuare ma esce la bandiera gialla.

153° giro: Si riparte. Gran partenza di Hunter-Reay che risale in quinta posizione scavalcando Chilton e Rahal

193° giro: RHR effettua l’ultima sosta della giornata.

194° giro: Pit stop per Kanaan

196° giro: Carpenter a muro all’uscita della curva 4 dopo essere finito sullo sporco nel tentativo di sorpassare Power: caution

199° giro: I leader rientrano in pit lane: Dixon riparte in testa ma chi guadagna più di tutti è Pagenaud, che esce dalla pit lane in seconda posizione davanti a Power, Rahal e Chilton. Da segnalare che con quest’ultima neutralizzazione sia Montoya che Castroneves sono tornati nel giro del leader.

202° giro: Aleshin va in testacoda all’ingresso della pit lane

205° giro: la classifica vede Dixon ancora in testa davanti a Pagenaud, Power, Rahal e Chilton. Tra i top driver si segnalano Kanaan 8°, RHR 10°, Montoya 11° e Castroneves 12°.

210° giro: Si riparte. Kanaan guadagna subito una posizione con un bel sorpasso su Bourdais all’esterno delle curve 3-4

213° giro: Hunter-Reay supera Bourdais all’esterno della curva 1.

220° giro: Kanaan scavalca Chilton in curva 1: Newgarden ne approfitta per scavalcare a sua volta l’inglese.

241° giro: RHR tocca il muro ma riesce a proseguire perdendo un detrito in pista. La direzione gara per il momento decide di non far intervenire la pace car.

249° giro: Il detrito perso in precedenza da Hunter-Reay viene colpito da un altro pilota e la direzione gara decide di chiamare la sesta neutralizzazione di giornata che, di fatto, pone fine alle ostilità

250° giro: Scott Dixon taglia il traguardo davanti a Pagenaud e Power. Quarto Kanaan davanti a Rahal e Newgarden. Ottimo Chilton settimo davanti a Bourdais, Montoya, Hunter-Reay e Castroneves

Le classifiche

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Immagine di copertina da indycar.com

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