Indycar, Dixon spezza il tabù di Long Beach

IndyCar
Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
20 Aprile 2015 - 16:00
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Un quarto posto, cinque arrivi fuori dalla top 10 e 2 ritiri in otto partecipazioni: questo il bottino, misero in verità, di Scott Dixon sul circuito di Long Beach alla vigilia della gara di ieri; ma proprio ieri il pilota neozelandese, tre volte campione Indycar, ha finalmente sfatato questo tabù che lo voleva mai competitivo, o mai fortunato, sulle strade della California. Ha vinto con pieno merito Scott Dixon, scippando immediatamente la seconda posizione in partenza a Juan Pablo Montoya e mettendosi alle spalle del poleman Helio Castroneves.

L’episodio decisivo della gara si è verificato al 29° giro, in occasione del primo pit stop effettuato in contemporanea dai due leader: Castroneves è entrato in pit lane davanti al rivale, ma al momento della ripartenza è stato rallentato da Tony Kanaan, che stava arrivando proprio in quel momento e che aveva la piazzola del rifornimento proprio davanti a quella del connazionale; il pilota del Team Penske ha quindi dovuto attendere qualche secondo di troppo per evitare la collisione e approfittando di quest’esitazione Dixon è riuscito a precederlo all’uscita della corsia box, prendendo così il comando della gara.

Da quel momento Dixon ha messo tra sè e Castroneves un margine di due/tre secondi che ha abilmente gestito fino alla seconda sosta e, successivamente, fino al traguardo.

Terzo, dietro al duo di testa, si è classificato Juan Pablo Montoya: partito non brillantemente, al 18° giro Montoya era stato scavalcato anche dal compagno di squadra Pagenaud; poi, come già avvenuto a St.Petersburg, in occasione della seconda sosta è riuscito a riprendersi la posizione nei confronti di Pagenaud approfittando del fatto che in quel momento il francese, rientrato ai box un giro dopo di lui, si trovava con gomme ancora fredde. Negli ultimi giri, infine, lo stesso Montoya è stato abile a mantenere la posizione nei confronti del gruppo formato dallo stesso Pagenaud e dai rientranti Kanaan e Bourdais, nonostante il pessimo stato delle sue gomme.

Quinto e sesto posto finale proprio per Kanaan e Bourdais, risaliti rispettivamente dalla settima e dalla nona posizione grazie ad una buona strategia; settimo Newgarden, che invece di posizioni ne ha perse due in occasione della seconda sosta, davanti a Marco Andretti, primo tra i piloti motorizzati Honda, Carlos Muñoz e Sebastian Saavedra, decimo al suo ritorno in Indycar. Gara deludente per Ryan Hunter-Reay, solamente tredicesimo al traguardo, penalizzato da una strategia che in entrambi i casi l’ha visto rientrare ai box prima degli altri concorrenti.

Giornata no per Will Power: dopo essere partito diciottesimo era riuscito immediatamente a recuperare un paio di posizioni, ma al sesto giro, in occasione di un pit stop anticipato a causa di una neutralizzazione, la sua vettura #1 si è spenta all’ingresso della pit lane; l’australiano è stato poi riportato ai box da dove è stato fatto ripartire quando però il resto del gruppo era ormai passato. La sorte ha poi voluto che oltre alla bandiera gialla iniziale non ci fossero altre neutralizzazioni, il che ha pregiudicato qualsiasi sua speranza di poter tornare a lottare per le prime posizioni; alla fine il campione Indycar in carica si è dovuto accontentare della 20ª posizione sul traguardo.

Giornata negativa anche per i due italiani: Filippi ha involontariamente provocato l’arresto di Power, visto che la sua vettura è stata la prima a spegnersi all’ingresso della pit lane, e di conseguenza anche lui ha perso molto tempo; al pilota piemontese la gara californiana ha riservato solamente il 22° posto; davanti a lui ha concluso Francesco Dracone, che però una volta di più ha mostrato di non essere al livello degli altri piloti; ciò ha anche portato nel corso della gara ad un paio di situazioni di pericolo, in particolare con Hinchcliffe, che ha rischiato di venir chiuso a muro all’esterno di Shoreline Drive.

La classifica del campionato vede sempre Montoya in testa con 119 punti davanti a Castroneves (116), Kanaan (93) e Dixon (87). Il prossimo appuntamento con l’Indycar è già per la prossima settimana, quando i piloti scenderanno in pista a Birmingham per il Gran Premio dell’Alabama.

Questi i risultati della gara di ieri e la classifica completa del campionato

Indy03R

Standing03

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