Indycar | Bourdais vince di strategia a Detroit

IndyCar
Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
5 Giugno 2016 - 00:37
Home  »  IndyCar

Continua a sventolare il tricolore francese in Indycar, ma stavolta non in onore di Simon Pagenaud: è stato infatti Sebastien Bourdais ad imporsi nella prima delle due gare del double header di Detroit, precedendo un sorprendente Conor Daly, Juan Pablo Montoya e Graham Rahal. Tutti e quattro questi piloti hanno azzeccato la strategia vincente decidendo di non rientrare al 43° giro nel corso di una neutralizzazione: la loro scelta ha pagato, tanto che il quinto, Helio Castroneves, ha chiuso staccato di ben 40 secondi dal vincitore e di 32 da Rahal.

Tantissimi gli inconvenienti che hanno colpito i top driver nel corso della gara. Strategia completamente sbagliata per Pagenaud, che ha deciso di rientrare nel corso dell’ultima neutralizzazione dovendo però pagare svariati secondi in termini di ritmo gara. Negli ultimi due giri il leader del campionato è letteralmente crollato dalla sesta alla tredicesima posizione, ormai a secco di etanolo. Il suo arrivo ha ricordato un po’ quello di Montoya l’anno scorso in gara-2, sempre qui a Detroit, quando il colombiano ha tagliato il traguardo per inerzia senza più carburante nel proprio serbatoio. Se la strategia scelta al suo muretto non è stata delle più azzeccate, è altrettanto vero che Pagenaud non è stato in grado di farla rendere al meglio: davanti a lui si sono infatti piazzati ben quattro piloti che avevano rifornito per l’ultima volta assieme a lui.

Giornata sfortunatissima anche per altri due top driver. Will Power si è ritirato subito dopo la sua ultima sosta a causa di una ruota fissata male: dopo svariati giri i suoi meccanici erano riusciti a raggiungere la vettura, ferma in una via di fuga, e a mettere una gomma nuova, ma per motivi di sicurezza la direzione gara ha deciso di permettere a Power il rientro in pista solamente in occasione di una caution che però non è mai arrivata. Gara nera anche per Dixon, che grazie alla sua strategia sarebbe sicuramente arrivato in seconda o terza posizione ma che è stato vittima di un problema elettrico che ha mandato KO il cambio della sua vettura.

Si segnalano inoltre la decima posizione di Alexander Rossi, tornato a centro gruppo dopo i fasti di Indianapolis, e il brutto incidente di cui è rimasto vittima Max Chilton, finito contro il muro dopo pochi giri a causa di un problema meccanico.

Nonostante la gara sfortunata Pagenaud resta al comando della classifica con 313 punti contro i 254 di Castroneves, salito al secondo posto, e 247 di Dixon. Più staccati tutti gli altri con Muñoz e Newgarden a 227 e Montoya e Rossi a 223. Domani si replica, con le qualifiche alle 16:45 e la gara alle 21:45.

Seguono la cronaca e le classifiche

La cronaca

Partenza: I primi 4 mantengono le rispettive posizioni con Pagenaud che riesce a difendersi da un attacco di Castroneves; terzo Montoya, quarto Hinchcliffe, quinto Kanaan che ha scavalcato Muñoz; pessima partenza per Dixon che è scivolato all’undicesimo posto alle spalle di Power.

2° giro: Andretti, Chaves e Pigot rientrano immediatamente ai box per passare dalle gomme morbide alle dure. Al giro successivo rientrano anche Kanaan, Kimball, Sato, Newgarden e Hunter-Reay.

6° giro: Pit stop anche per Will Power: nei giri precedenti era rientrato anche Rahal.

8° giro: Pit stop difficilissimo per Dixon che ha problemi col rifornimento: la sua sosta dura ben 21 secondi

9° giro° Sosta per Montoya e Hinchcliffe: gli unici che non sono ancora rientrati sono Pagenaud e Castroneves, oltre a Muñoz che è partito con le dure.

10° giro: Prima caution di giornata: Max Chilton finisce a muro nel rettilineo che porta alla curva 7, probabilmente per un cedimento meccanico.

11° giro: La pit lane viene aperta ma Pagenaud e Castroneves decidono di non rientrare ai box e di proseguire ai primi due posti.

15° giro: Ripartenza: Pagenaud mantiene la testa davanti a Castroneves mentre alle loro spalle Power scavalca sia Muñoz che Montoya in curva 3.

21° giro: Power scavalca Pagenaud alla staccata della curva 3 e si porta al secondo posto

22° giro: Inizia a piovere con una certa insistenza a Detroit.

23° giro: Pit stop per Pagenaud che mette le gomme slick dure. Riparte al 14° posto davanti a Marco Andretti.

24° giro: Sosta anche per Castroneves e Muñoz, che erano gli unici a non aver ancora rifornito. Nel frattempo i tempi ritornano ad abbassarsi, segno che la pioggia ha smesso di cadere.

26° giro: Rientra ai box Kanaan: anche per lui ci sono problemi nell’inserimento del bocchettone e la sua sosta dura qualche secondo di troppo. Nei giri successivi si susseguono i pit stop per tutti quei piloti che sono rientrati in pit lane nei primissimi giri di gara.

29° giro: Pit stop per Will Power, che ritorna in pista davanti a Pagenaud.

31° giro: Sosta anche per Montoya e Dixon.

32° giro: Montoya esce dalla pit lane in testa, ma Power lo attacca subito alla curva 3 per riprendersi la testa: entrambi finiscono leggermente lunghi e chi ne approfitta è proprio Pagenaud, che torna in testa la gara scavalcando sia l’australiano che il colombiano.

35° giro: A metà gara Pagenaud è al comando con 2 secondi di vantaggio su Power, 4 su Montoya e 10 su Castroneves.

42° giro: Caution: Hinchcliffe perde il controllo della propria vettura alla staccata della curva 7 e va a sbattere contro le gomme di protezion

43° giro: Pagenaud, Power e Castroneves rientrano ai box mentre Montoya resta fuori. Alla ripartenza l’australiano scavalca il francese ed esce per primo dalla pit lane. Nelle prime posizioni ci sono Montoya, Rahal, Dixon, Bourdais, Daly e Chaves, gli unici a non aver rifornito.

45° giro: Will Power si ferma: nel corso della sua ultima sosta la ruota posteriore destra è stata avvitata male e il bullone si è sfilato poco dopo

47° giro: Si riparte con Montoya che tiene saldamente il comando davanti a Bourdais e Dixon; poco più indietro Castroneves scavalca Pagenaud

51° giro: Rientra ai box Gabby Chaves che si trovava al sesto posto: in questi giri ha fatto perdere parecchio tempo sia a Castroneves che a Pagenaud girando 2/3 secondi al giro più lento.

52° giro: Sosta per Rahal che si trovava in seconda posizione.

54° giro: Sosta per il leader Montoya che riparte alle spalle di Pagenaud

55° giro: Rientra in pit lane anche Scott Dixon. Il neozelandese riparte tra Pagenaud e Montoya ma si fa immediatamente sfilare dal resto del gruppo a causa di problemi al cambio.

57° giro: Sosta anche per Bourdais, che rientra sorprendentemente davanti a Castroneves e Pagenaud.

60° giro: Montoya scavalca Pagenaud alla curva 3 e Castroneves alla 7 portandosi al terzo posto.

61° giro: Rahal ripete le mosse compiute da Montoya il giro precedente e si porta al quarto posto, mentre Daly rientra in pit lane ripartendo al secondo posto alle spalle di Bourdais.

70° giro: Bourdais taglia il traguardo e vince gara-1 a Detroit precedendo Conor Daly e Juan Pablo Montoya. Ultimo giro disastroso per Pagenaud che, in crisi di carburante, crolla dalla settima alla tredicesima posizione

Le classifiche

IN160704 Standing07

Immagine di copertina da indycar.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO