Indycar | Alexander Rossi vince ad Indianapolis

IndyCar
Tempo di lettura: 10 minuti
di Andrea Gardenal
29 Maggio 2016 - 23:18
Home  »  IndyCar

Dall’altra parte dell’oceano qualcuno dice che non sono i piloti a vincere ad Indianapolis, ma è Indianapolis che si sceglie il suo vincitore. Immaginando per un secondo che questo sia vero, difficilmente si poteva immaginare che per l’edizione numero 100 della 500 Miglia più famosa del mondo, la pista di Indianapolis avrebbe scelto come vincitore Alexander Rossi.

Per il pilota californiano, 25 anni a settembre, la gara di oggi rappresenta il coronamento di una carriera che finora è stata complessivamente avara di soddisfazioni: secondo al termine dello scorso campionato GP2 alle spalle di Stoffel Vandoorne, Rossi è stato per buona parte del 2015 terzo pilota del team Manor, per il quale ha avuto anche la possibilità di correre alcuni Gran Premi; alla fine della stagione la mancata riconferma, avvenuta essenzialmente per motivi di budget, e l’inizio di questa nuova avventura americana che nel giro di pochi mesi l’ha portato dall’occupare in pianta stabile l’ultima fila della griglia di partenza del mondiale di Formula 1 a vincere una delle tre gare più prestigiose nel panorama dell’intero motorsport mondiale.

Il momento decisivo della 500 Miglia di Indianapolis 2016 è stato il 163° giro, quando Sato è andato a muro provocando l’ultima caution di giornata: il giro dopo è stata aperta la pit lane e tutti sono rientrati ai box per il rifornimento, nella consapevolezza che in assenza di ulteriori neutralizzazioni sarebbe stato necessario un ulteriore splash&go per arrivare al traguardo. Così effettivamente è stato: da quel momento la gara è proseguita in regime di bandiera verde e per la maggior parte dei piloti si è reso necessario un rabbocco rapido finale.

Rossi, viceversa, ha dato prova di un’abilità magistrale nel gestire i consumi della propria monoposto mantenendo al tempo stesso un ottimo ritmo ed è arrivato al traguardo quasi per inerzia precedendo Muñoz di 4 secondi e Newgarden di 5. Per Rossi la situazione era talmente critica che non è nemmeno riuscito a completare il giro di rientro perché la sua vettura era rimasta senza carburante alla curva 4. Oltre a lui anche Charlie Kimball e Will Power sono riusciti a completare ben 36 giri con il pieno di etanolo. Al contrario di Rossi, tuttavia, questi non sono riusciti a tenere un ritmo sufficientemente elevato per mantenersi nelle prime posizioni e hanno chiuso rispettivamente al quinto e al decimo posto, a dieci e ventun secondi di ritardo da Rossi.

Alle sue spalle, come detto, sono arrivati Carlos Muñoz e Josef Newgarden, entrambi protagonisti dell’ultimo quarto di gara ma rimasti beffati dalle strategie; stessa sorte per Tony Kanaan, quarto, che per lungo tempo era sembrato uno dei maggiori favoriti alla vittoria finale. Quinto posto, come detto, per Charlie Kimball, davanti a JR Hildebrand e al poleman Hinchcliffe, che è stato a lungo nelle prime posizioni prima di perdere terreno rispetto ai primi proprio nelle fasi conclusive della gara.

Per un motivo o per l’altro tutti i protagonisti più attesi sono risultati non pervenuti: Scott Dixon ha chiuso all’ottavo posto senza alcun particolare acuto; stesso discorso per Power, decimo sul traguardo. Sfortunato Castroneves, 11°, che è rimasto a lungo in lotta per la vittoria finché non la appendice che copre la ruota posteriore sinistra non si è danneggiata in un contatto con Hildebrand; il team gli ha riparato la vettura, ma la sosta è stata ovviamente molto lunga e il pilota brasiliano è uscito definitivamente dai piani alti della classifica.

Giornata da dimenticare anche per Simon Pagenaud, solamente 19° sul traguardo dopo essere stato afflitto per gran parte della gara da problemi di misfiring. Stesso discorso per il suo compagno di squadra Juan Pablo Montoya, campione uscente della 500 Miglia di Indianapolis, finito a muro in curva 2 dopo appena 63 giri di gara. Male anche Ryan Hunter-Reay, che dopo essere stato a lungo nel gruppo di testa è rimasto coinvolto in un incidente all’uscita della corsia dei box assieme al compagno di squadra Bell. Per lui 24° posto finale a 2 giri di ritardo da Rossi.

Nonostante la gara di oggi sia stata di gran lunga la peggiore del suo campionato, la classifica del campionato sorride ancora a Pagenaud, che mantiene saldamente la vetta con 292 punti contro i 235 di Dixon e i 223 di Castroneves.

Per Rossi e gli altri protagonisti di questa fantastica 500 Miglia di Indianapolis non ci sarà nemmeno il tempo per riposarsi: la prossima settimana la Indycar tornerà già in scena sulle strade di Detroit, che ospiteranno l’unico double header della stagione.

Seguono la cronaca della gara e le classifiche

La cronaca

1° giro: Hunter-Reay prende il comando alla curva 3 e taglia il traguardo del primo giro davanti a Hinchcliffe, Newgarden e Bell

I primi giri di gara non riservano particolari emozioni: Hinchcliffe e Hunter-Reay si scambiano la leadership più volte, mentre da centro gruppo emerge bene Tony Kanaan che in pochi minuti risale fino alla top-10. Sul finire del primo stint di gara Newgarden si porta in seconda posizione e Pagenaud in quinta.

28° giro: Hinchcliffe e Hunter-Reay danno il via al primo giro di danze in pit lane. Sosta lenta per il canadese che perde 3/4 secondi rispetto al pilota del team Andretti.

32° giro: Si completa la prima tornata di soste: Hunter-Reay è al comando con un paio di secondi di vantaggio su Pagenaud e Newgarden; seguono Bell, Muñoz e Hinchcliffe, che ha pagato la sosta lenta con la perdita di un paio di posizioni.

40° giro: Dopo 100 Miglia di gara Hunter-Reay è ancora al comando, ma il gruppetto di inseguitori, comandato ora da Townsend Bell, ha ormai chiuso il gap nei suoi confronti. Newgarden, Pagenaud, Muñoz e Hinchcliffe chiudono il gruppetto di testa.

47″ giro: Prima caution di giornata causata da un detrito sul rettilineo opposto a quello dei box.

48° giro: Tutti i piloti approfittano della caution per effettuare il secondo rifornimento di giornata. Alla ripartenza Hunter-Reay si riporta davanti a tutti seguito da Pagenaud, Bell, Newgarden e Hinchcliffe. In uscita dalla pit lane Kanaan tocca il muretto esterno dopo essere stato stretto verso destra da Will Power, che a sua volta stava ripartendo dalla propria piazzola. Il pilota australiano viene punito per unsafe release con la retrocessione a fondo gruppo.

54° giro: Trovandosi in ultima posizione, Power rientra ai box per un breve rabbocco

55° giro: Si riparte: Hunter-Reay mantiene la testa della gara mentre Pagenaud scivola indietro di qualche posizione: al secondo posto si porta Bell davanti a Newgarden e Hinchcliffe

64° giro: Primo vero incidente di gara: Juan Pablo Montoya perde il controllo della sua vettura a metà della curva 2 e finisce in testacoda andando a sbattere contro il muro esterno. Caution inevitabile

66° giro: Tutti in pit lane per il terzo rifornimento di giornata. Hinchcliffe riparte per primo davanti a Hunter-Reay, Castroneves e Bell. L’unico che non rientra ai box è Will Power, che si porta così al comando della gara.

67° giro: Carpenter rientra ai box con problemi di motore.

72° giro: Pagenaud viene relegato a fondo gruppo per aver stretto a sua volta Aleshin in corsia box. Come fatto da Power in precedenza, anche Pagenaud rientra in pit lane in prossimità della ripartenza per un ultimo rabbocco rapido.

76° giro: Si riparte. Hinchcliffe e Hunter-Reay scavalcano immediatamente Power e si portano ai primi due posti.

91° giro: Will Power ai box per la sua sosta: riparte doppiato in ultima posizione

94° giro: Dopo una bella rimonta che l’aveva portato a ridosso delle prime posizioni, Sage Karam finisce a muro in curva 1 dopo aver provato un improbabile tentativo di sorpasso all’esterno di Townsend Bell.

96° giro: Viene aperta la pit lane e tutti i piloti (a parte Power) rientrano ai box per effettuare la quarta sosta. Castroneves riparte ancora al comando davanti a Hunter-Reay, Hinchcliffe, Bell e Andretti, che è risalito fino al quinto posto. Dopo la sosta Pagenaud si ritrova in dodicesima posizione, in rimonta dopo che la penalità per unsafe release l’aveva spedito in fondo al gruppo. L’unico a non rientrare è Bryan Clauson, che si porta così momentaneamente in testa alla gara.

100° giro: Clauson rientra ai box: la boa di metà gara viene superata ancora in regime di caution con Castroneves al comando davanti a Hunter-Reay, Hinchcliffe, Bell e Andretti. Kanaan è sesto, Dixon 11°, Pagenaud 12°, Power 27°.

105° giro: Si riparte. Hunter-Reay scavalca subito Castroneves e Kanaan si porta in terza posizione.

115° giro: Quarta caution di giornata: Aleshin va in testacoda in curva 1 finendo contro il muro; alle sue spalle anche Conor Daly va in testacoda e poi contro il muro nel tentativo di evitarlo. Per entrambi la gara finisce qui.

117° giro: La pit lane viene aperta e tutti rientrano ancora una volta ai box. Alla ripartenza Castroneves, Bell e Hunter-Reay entrano in collisione all’uscita della pit lane: il brasiliano prosegue, mentre gli altri due si mettono di traverso all’uscita della pit lane: entrambi riusciranno a ripartire, ma la necessità di ritornare alle rispettive piazzole per sostituire il musetto li porta a perdere un giro nei confronti del leader.

120° giro: Pit stop per Pagenaud, che non era rientrato assieme agli altri in precedenza.

122° giro: Si riparte con Tagliani e Rossi davanti a tutti; terzo Castroneves, quarto Hinchcliffe, quinto Kanaan.

123° giro: Viene comminata a Bell uno stop&go per unsafe release. Il pilota americano riparte immediatamente dietro ai primi e si ritrova così a 2 giri dalla vetta.

127° giro: Bell si sdoppia e si riporta ad un giro dai primi.

138° giro: Rossi entra ai box per la sua sosta e lascia la leadership della gara a Castroneves e Kanaan.

149: giro: Nuovo giro di soste, questa volta in regime di bandiera verde. I primi a rientrare sono Castroneves, Kanaan e Newgarden.

150° giro: Quinta caution di giornata: Lazier riparte dalla pit lane con una ruota avvitata male e la perde al suo rientro in pista.

153° giro: La pit lane viene aperta e tra i primi rientrano ai box Muñoz, Dixon e Sato. Alcuni piloti erano stati costretti a rientrare in pit lane quando questa era ancora chiusa per un rabbocco d’emergenza, ma sono costretti a rientrare una seconda volta per effettuare un rifornimento completo e il cambio gomme. Pigot resta senza carburante in curva 4 e dev’essere soccorso dai commissari.

155° giro: A situazione ormai stabilizzata Castroneves è al comando davanti a Kanaan e Newgarden. Hinchcliffe è quarto, primo tra i piloti Honda, e precede Bourdais, Hildebrand e Power. Dixon è 11°, Rahal 17°, Pagenaud 22°, Hunter-Reay 25° a due giri.

158° giro: Si riparte: Kanaan si prende di forza la testa della gara davanti a Newgarden, Hinchcliffe e Castroneves.

162° giro: Sato va a muro all’uscita della curva 4 e provoca la sesta caution proprio mentre Castroneves sta perdendo la protezione che copre la ruota posteriore sinistra a causa di un precedente contatto con Hildebrand.

164° giro: la pit lane viene aperta e tutti i piloti entrano ai box per quello che potrebbe essere l’ultimo pit stop di giornata. Castroneves riparte in fondo al gruppo per la necessaria sostituzione dell’alettone posteriore. Non riforniscono Hildebrand, Tagliani e Pagenaud, che si ritrovano così al primo, secondo e quinto posto. In mezzo a loro Hinchcliffe e Kanaan.

168° giro: Si riparte. Hunter-Reay e Bell guadagnano un giro ciascuno, mentre Kanaan si riporta in testa alla gara.

185° giro: Pit stop per Hildebrand, uno dei pochi che non aveva rifornito in occasione dell’ultima caution

191° giro: Inizia l’ultimo round di soste per i leader: il primo a rientrare è Dixon seguito il giro dopo da Kanaan

195° giro: Rientrano ai box anche Hinchcliffe e Newgarden, mentre al passaggio successivo tocca a Muñoz.

197° giro: Alexander Rossi passa al comando della gara

199° giro: Rossi non rientra ai box, continua a risparmiare carburante e prende la bandiera bianca con 13 secondi di vantaggio su Muñoz e Newgarden

200° giro: Dopo aver percorso un ultimo giro a velocità “turistica”, Alexander Rossi taglia per primo il traguardo e vince l’edizione numero 100 della 500 Miglia di Indianapolis. Al secondo e al terzo posto, staccati di 4 secondi, tagliano il traguardo Muñoz e Newgarden, separati da appena 4 centesimi di secondo.

Le classifiche

IN160611

Standing06

Immagine di copertina da indycar.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO