Indycar | Aerokit congelati per il 2017, nuovo pacchetto in arrivo nel 2018

IndyCar
Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
15 Settembre 2016 - 15:30
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A pochi giorni dalla gara finale di Sonoma, la Indycar ha annunciato alcune importanti novità tecniche per il futuro della categoria. Per il 2017 lo sviluppo degli aerokit da parte di Honda e Chevrolet verrà completamente congelato, il che significa che l’anno prossimo i due costruttori non potranno portare in pista nuove parti aerodinamiche, ma solamente quelle omologate prima del termine di questo campionato. Questa mossa servirà a contenere i costi in vista dell’arrivo nel 2018 di un pacchetto aerodinamico completamente nuovo e uguale per tutti le cui linee guida sono state studiate nel corso di un test svoltosi a Mid-Ohio a metà luglio ad opera di JR Hildebrand e Tony Kanaan.

Queste le parole di Jay Fyre, president of competition and operations del campionato Indycar: “L’annuncio di oggi segue un lungo dibattito con Chevrolet, Honda, i nostri team e tutte le parti interessate; questa decisione ha messo in luce cos’è meglio per il futuro della Verizon Indycar Series ed è parte integrante di un piano a lungo termine volto a garantire che lo spettacolo in pista sia di alta qualità, ma anche a metterci nelle condizioni di poter accogliere nuovi costruttori di motori in futuro“.

La macchina del 2018 sarà un’opportunità enorme per l’Indycar e il suo progetto è già iniziato: l’obiettivo di questa “universal car” è essere accattivante, meno dipendente dall’aerodinamica, avere il potenziale per generare più grip meccanico e incorporare al suo interno tutte le ultime novità in materia di sicurezza

Il proprietario di uno dei team spinti dal motore Honda, che però è rimasto anonimo, ha commentato le ultime novità a motorsport.com: “La realtà è che per noi ci sarà da soffrire anche nella prossima stagione, eccetto che nei superspeedway, e non è semplice mettere a conoscenza i tuoi potenziali sponsor di questa eventualità. Il lato positivo è che ancora una volta potremo avere una buona opportunità di ben figurare alla 500 Miglia di Indianapolis, ma sugli stradali saremo penalizzati dal drag eccessivo. Sui cittadini invece non siamo andati troppo male quest’anno, perché i problemi di beccheggio che avevamo nel 2015 sono stati risolti“.

Sicuramente la scelta di tornare ad avere un pacchetto aerodinamico uguale per tutti è quella giusta: ho sempre pensato che con la questione degli aerokit ci stessimo muovendo nella direzione sbagliata e che il costruttore che avesse svolto il lavoro migliore li avrebbe apprezzati, mentre l’altro ne sarebbe rimasto scontento. Questo è esattamente quello che è successo ed ero seriamente preoccupato che per questo motivo avremmo potuto perdere la Honda“.

Anche se la serie viene sempre criticata per essere un monomarca – eccezion fatta per i motori, ovviamente – non credo che la presenza degli aerokit abbia portato un solo fan in più alla categoria; i costruttori e noi team manager abbiamo speso un sacco di soldi per qualcosa che non ha affatto aiutato il campionato“.

Immagine di copertina da indycar.com

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