Indycar 2015, Rahal trionfa a Mid-Ohio e si fa sotto a Montoya

IndyCar
Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
2 Agosto 2015 - 23:30
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Sono strane le corse: durante le qualifiche di ieri Sage Karam aveva involontariamente ostacolato Rahal impedendogli di superare la Q1 e obbligandolo così a partire dal 13° posto; oggi è stato lo stesso Karam a regalare, altrettanto involontariamente, la vittoria al pilota dell’Ohio andando in testacoda pochi istanti dopo l’ingresso di Rahal ai box per il suo ultimo pit stop; la regola che impone la chiusura della pit lane al momento della neutralizzazione ha fatto il resto, spedendo a centro gruppo Montoya e Newgarden, che in quel momento si trovavano ai primi due posti, e regalando di fatto la prima posizione al pilota di casa.

Al di là del (grosso) aiuto datogli da circostanze, Rahal ha comunque mostrato di meritare la vittoria sia per il ritmo gara imposto negli ultimi 20 giri, sia per essere riuscito a difendersi da Justin Wilson dopo le ultime due ripartenze, nonostante il pilota inglese potesse contare sull’aiuto di un paio di push to pass. Con questa vittoria, ottenuta esattamente 30 anni dopo il successo di suo padre Bobby su questa stessa pista, Rahal si porta ad appena 9 punti di distacco da Montoya, solo 11° al traguardo.

Già, Montoya: la sua gara è stata un perfetto esempio di quanto sia importante la gestione delle caution nelle gare Indycar, che oggi prima hanno rischiato di regalargli la vittoria e poi l’hanno fatto sprofondare a centro gruppo. La buona sorte aveva sorriso a Montoya quando Sato e Coletti erano entrati in collisione poco dopo la sua sosta provocando una neutralizzazione che l’aveva spedito virtualmente in testa alla gara; una quarantina di giri dopo, il testacoda di Karam immediatamente prima del suo ultimo pit stop ha vaporizzato la sua leadership relegandolo in 12ª posizione; in una pista in cui sorpassare è molto difficile, Montoya non è riuscito a far meglio dell’11ª posizione finale.

Tra le vittime delle caution c’è anche Scott Dixon: partito dalla pole, il pilota del team Ganassi ha dominato in lungo e in largo la prima parte di gara, finché la collisione tra Sato e Coletti l’ha costretto a rifornire durante la neutralizzazione spedendolo a centro gruppo, da dove è comunque riuscito a risalire abilmente grazie ad una strategia azzeccata che, unita alla caution provocata dal suo compagno di squadra Karam, l’ha portato fino al quarto posto finale; un risultato comunque abbastanza deludente per lui, che prima del via era il favorito d’obbligo per la vittoria della gara.

Tra Rahal e Dixon, al secondo e terzo posto, si sono piazzati Justin Wilson e Simon Pagenaud, che approfittando a loro volta delle varie neutralizzazioni sono riusciti a risalire fino ad occupare i due gradini più bassi del podio. Il pilota inglese del team Andretti avrebbe avuto anche un paio di chance per portare a casa la vittoria sfruttando i push to pass dopo le due ultime ripartenze, ma uno strepitoso Rahal ha rintuzzato per bene entrambi i suoi attacchi e Wilson ha così dovuto accontentarsi di una comunque ottima seconda posizione. Il terzo posto di Pagenaud ha invece salvato la giornata del team Penske, che ha visto tutti gli altri suoi piloti chiudere al di fuori della top-10 con Montoya 11°, Power 14° e Castroneves 15°.

Al quinto posto dietro a Dixon si è piazzato il suo compagno di squadra Tony Kanaan che sul traguardo ha preceduto Vautier, Hunter-Reay, Hawksworth, Muñoz e Andretti. Sfortunatissimo Luca Filippi gran protagonista della gara nelle sue fasi iniziali quando in pochi passaggi era risalito dal decimo posto sulla griglia di partenza fino al quarto; un paio di pit stop sfortunati gli avevano poi fatto perdere qualche posizione, ma la penultima neutralizzazione aveva rimescolato nuovamente le carte permettendogli di risalire fino al settimo posto, finché proprio durante l’ultimo giro non è finito l’etanolo a bordo della sua Dallara, che l’ha così lasciato a piedi. Un epilogo sfortunatissimo per Filippi, che ha così mancato un’importante opportunità per mancare dei buoni punti.

Dopo la 200 Miglia del Mid-Ohio rimangono solamente due gare nel campionato Indycar 2015, ma prima del rush finale piloti e personale di gara potranno godersi un pò di meritato riposo: si tornerà in pista tra tre settimane, quando andrà in scena la 500 Miglia di Pocono, mentre la domenica successiva calerà il sipario su questo incredibile campionato sul tracciato californiano di Sonoma.

Sul fronte del campionato, con questa vittoria Rahal ha quasi annullato i 42 punti di distacco che lo separavano da Montoya: ora il gap tra i due è di soli 9 punti a vantaggio del colombiano, che in classifica generale precede di 34 punti Dixon, di 58 Castroneves e di 59 Power

Questi i risultati finali della gara.

Indy14R

Immagine di copertina dall’account Twitter Indycar

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