Indycar 2015, Muñoz vince una pazza gara-1 a Detroit

IndyCar
Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
31 Maggio 2015 - 00:40
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È successo di tutto nella prima delle due gare del weekend Indycar di Detroit, settimo appuntamento stagionale: testacoda, incidenti, neutralizzazioni chiamate a causa di detriti rimasti in pista errori ai cambi gomme e strategie folli, con squadre intere che, in pieno stile Ferrari a Sepang 2009, hanno chiamato i rispettivi piloti ai box per mettere le gomme rain quando la pista era ancora quasi completamente asciutta.

Alla fine ha avuto la meglio chi ha mantenuto la testa sulle spalle, ovvero il team Andretti, l’unica squadra che ha avuto il coraggio di delegare ai propri piloti la scelta del momento in cui rientrare ai box per montare le gomme da bagnato: al termine di una gara disputata su appena 48 giri rispetto ai 70 previsti è stato Carlos Muñoz a vincere davanti al compagno di squadra Andretti, che hanno messo a segno una doppietta su cui nè la Honda, nè tantomeno la Andretti Autosport, avrebbero scommesso un solo dollaro. Per Carlos Muñoz si tratta della prima vittoria in Indycar, giunta alla 28ª gara nella categoria. Prima di oggi il miglior risultato da lui ottenuto era stato un incredibile secondo posto alla 500 Miglia di Indianapolis del 2013, al debutto assoluto in Indycar.

La gara è vissuta su una lunga serie di emozioni fin dal via, avvenuto con pista umida ma senza pioggia: in partenza Power ha mantenuto la propria posizione, ma dalla quarta posizione è risalito come una furia Takuma Sato che, nel giro di poche curve, si è liberato di Montoya, Castroneves e dello stesso Power andando a prendere la testa della corsa. Il giapponese non ha nemmeno fatto in tempo a prendere un minimo di vantaggio sul campione Indycar in carica che la direzione corsa è stata immediatamente costretta a chiamare la prima caution a causa del testacoda di Rodolfo Gonzalez all’uscita della prima S.

Alla ripartenza dopo un paio di giri di neutralizzazione, Stefano Coletti ha tentato un attacco su Jakes colpendo l’anteriore destra dell’inglese con la sua posteriore sinistra; Jakes a sua volta ha poi tamponato Kanaan che è finito contro le barriere e, rimbalzando in pista, è andato poi a colpire l’incolpevole Rahal, distruggendogli la sospensione anteriore destra; per il figlio d’arte la gara si è conclusa così dopo appena 5 giri, mentre tutti gli altri piloti coinvolti sono riusciti a proseguire, anche se le riparazioni per rimettere in sesto la vettura di Kanaan hanno richiesto oltre 10 giri.

Durante questa neutralizzazione Marco Andretti è rientrato ai box per primo per mettere le gomme slick, seguito a ruota da un buon numero di piloti decisi a provare l’azzardo: alla lunga risulterà la scelta vincente. Alla ripartenza le prime posizioni non sono cambiate, ma dopo un’altra manciata di giri è uscita in pista per la terza volta la pace car a causa del botto di Charlie Kimball contro il muro all’uscita della curva 2; il pilota californiano era uno di quelli rientrati durante la precedente neutralizzazione per mettere le slick.

Visto che, incidente di Kimball a parte, i piloti con gomme slick riuscivano a tenere senza problemi il ritmo di quelli con le rain, nel corso della neutralizzazione i primi sono rientrati a loro volta per mettere le gomme slick, lasciando così al comando della gara proprio Marco Andretti. Durante la sosta l’equipe di Will Power ha incontrato delle difficoltà nel montare la ruota posteriore sinistra, facendo così perdere all’australiano 5 posizioni.

I successivi 15 giri non hanno visto grandi cambiamenti in classifica, quanto piuttosto una serie di interruzioni causate principalmente da detriti persi da varie vetture nel corso della gara; l’unica costante in questa fase di gara è stata la grinta di Power nelle ripartenze, visto che ad ogni ripartenza il pilota australiano è sempre riuscito a scavalcare almeno un avversario.

Nel corso di una di queste neutralizzazioni Dixon prima e Castroneves poi sono rientrati ai box per mettere gomme rain, prevedendo che da lì a pochi minuti sarebbe venuto a piovere. Questa mossa ha letteralmente mandato in tilt le varie squadre, e poco dopo la successiva ripartenza tutti, ad eccezione di Andretti, Muñoz e Pagenaud, sono rientrati per mettere le rain, anche se sulla pista non cadevano che poche gocce di pioggia.

Tra i primi l’ultimo a rientrare è stato Power, che così facendo è riuscito a tornare in pista al quarto posto, abbondantemente davanti ai diretti rivali. Come detto, gli unici ad aspettare a mettere le rain sono stati Andretti, Muñoz e Pagenaud, che sono rientrati ai box solo quando sono stati costretti a farlo dalla mancanza di carburante nel serbatoio delle rispettive vetture. Tra questi, il colombiano è quello che è riuscito a rientrare per ultimo, tornando così in pista in prima posizione con una ventina di secondi di vantaggio su Andretti e Pagenaud, tutti rigorosamente su gomme rain.

Pochi giri dopo la sosta di Muñoz, la pioggia è arrivata per davvero: per alcuni giri la gara è proceduta tranquillamente, ma il progressivo avvicinarsi di un temporale, con possibile rischio di fulmini, ha portato il direttore di corsa prima a neutralizzare la competizione e poi ad interromperla, anche a seguito dell’incidente di Luca Filippi, andato dritto contro le barriere della curva 1 dopo essere stato vittima di aquaplaning.

Dopo alcuni minuti di pausa, visto il progressivo peggioramento delle condizioni meteo, la direzione gara ha deciso di porre definitivamente fine alla gara decretando così la prima vittoria in carriera di Carlos Muñoz davanti a Marco Andretti e a Simon Pagenaud, al suo primo podio con il Team Penske. Quarto posto finale per Power davanti a Scott Dixon e a Helio Castroneves, mentre Juan Pablo Montoya è stato classificato solamente al decimo posto immediatamente alle spalle di Luca Filippi.

Domani si replica, con le qualifiche alle 17:25 e la gara alle 21:50; al momento è previsto maltempo per l’intera giornata, quindi non sono da escludere ulteriori modifiche agli orari di domani.

Questi i risultati di oggi

Indy07R

Questa invece la classifica del campionato, con Power che si è fatto sotto a Montoya portandosi a soli 11 punti da lui

Standing07

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