Indy 500 2015, emergono i primi dettagli sull’incidente di Hinchcliffe

IndyCar
Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Gardenal
19 Maggio 2015 - 18:10
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A quasi 24 ore dal terribile incidente che ha visto coinvolto James Hinchcliffe emergono i primi dettagli sulle conseguenze che l’impatto avrebbe potuto provocare.

Diciamo innanzitutto che il pilota canadese NON è attualmente in pericolo di vita: è ricoverato in terapia intensiva, com’è di prassi che accada dopo un intervento chirurgico non indifferente come quello affrontato ieri, ma le sue condizioni sono stabili.

Stando a quanto riporta RACER, uno dei siti più importanti al mondo per quanto riguarda il mondo delle corse a ruote scoperte USA, nell’impatto uno dei braccetti della sospensione anteriore destra sarebbe penetrata all’interno dell’abitacolo, provocando ferite multiple ad Hinchcliffe: il braccetto avrebbe perforato la gamba destra, trapassandola da parte a parte, e sarebbe poi andata a conficcarsi nella coscia sinistra fino a raggiungere la zona del bacino.

A salvare la vita del canadese è stata l’equipe medica della Holmatro, che segue costantemente la Indycar durante tutte le tappe in calendario. Giunti sul posto, i medici hanno immediatamente catalogato la situazione come un “Codice 5”, che sta ad indicare una situazione traumatica: data la gravità della situazione hanno immediatamente bloccato l’emorragia prima di trasportarlo in ambulanza al Methodist Hospital di Indianapolis, dove è stato operato chirurgicamente per stabilizzare le condizioni delle gambe.

Stando sempre a quanto riporta RACER, citando una fonte vicina al pilota, è molto probabile che la stagione di Hinchcliffe sia finita: “Probabilmente per quest’anno non correrà più, ma la cosa più importante è che queste fantastiche persone gli abbiano salvato la vita“.

Secondo i dati della telemetria, Hinchcliffe stava viaggiando a circa 228 miglia orarie all’ingresso della curva 3, quando il cedimento della sospensione anteriore destra l’ha privato della possibilità di controllare la vettura mandandolo a sbattere contro le barriere SAFER poste all’esterno della pista. Stando alle opinioni di molti esperti del settore, che pure hanno assistito ad una lunga serie di incidenti sul catino, quello di Hinchcliffe rientra senza dubbio tra i peggiori mai visti nell’ovale di Indianapolis. La decelerazione subita dal pilota del team Schmidt è stata stimata in circa 125G.

Rimane da capire quale pilota verrà chiamato da Sam Schmidt per correre ad Indianapolis e successivamente per tutte le altre gare di questa stagione.

Nel frattempo, a James Hinchcliffe vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, con la speranza di rivederlo presto in pista.

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