In difesa di Valtteri Bottas

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
4 Settembre 2018 - 22:03
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Tra le varie discussioni che si sono aperte dopo il Gran Premio d’Italia c’è quella relativa alla posizione di Valtteri Bottas. Il finlandese a Monza, su richiesta del team, è stato un aiuto importante per Hamilton nel trattenere Raikkonen e far sì che l’inglese potesse avvicinarsi in fretta alla Ferrari dopo la sua sosta. Un gioco di squadra che a molti non è piaciuto per nulla.

Maurizio Arrivabene l’ha definito “maggiordomo” senza troppi giri di parole nel dopo gara. Certo, non citandolo direttamente, ma quando si dice “noi assumiamo piloti, non maggiordomi” non è che ci sia bisogno di fornire generalità e codice fiscale dell’indiziato.

Detto questo, c’è da dire che la predica parte là dove Irvine prima e Barrichello poi sono stati altrettanto servizievoli nei confronti di Schumi. Sono il primo a dirlo e lo faccio senza problemi. E ricordo che un Maurizio Arrivabene dai capelli neri corvino si aggirava già nei box Ferrari proprio in quegli anni, quindi da addetto ai lavori dovrebbe conoscere e ricordare meglio di me diversi episodi.

Valtteri Bottas è un dipendente del team Mercedes. Durante questa stagione ha perso almeno 37 punti per problemi non a lui imputabili. La gomma esplosa a Baku gliene ha tolti 25, la tamponata di Vettel al Paul Ricard l’ha costretto ad un settimo posto contro un secondo di partenza. Dodici punti in meno. Più difficile ipotizzare un punteggio in Austria: Bottas si è ritirato quando era secondo dopo 13 giri, mentre Hamilton era ottavo quando si è fermato al 63° passaggio. Si potrebbero poi aggiungere prima di tutto quelli persi per il botto in Q3 in Australia che l’ha costretto a rimontare. Giunto ottavo in gara, ipotizziamolo dietro i tre del podio: otto punti persi. Ci sono poi quelli di Budapest quando, a fine gara, Valtteri ha iniziato a giocare agli autoscontri con Vettel prima e Ricciardo poi. Era secondo, è finito quinto. Altri otto punti. In totale siamo a 53. Tralasciamo comunque i sedici persi per colpa sua: considerando solo i primi 37 Bottas sarebbe a 196 punti in classifica. Non sto poi a pesare i punti in meno che avrebbero, nel caso, quelli davanti. Il maggiordomo, in pratica, sarebbe in lotta per il secondo posto nel mondiale, più vicino a Vettel di quanto questo sia ad Hamilton.

Chiuso e considerato questo riassunto, essendo fuori dalla lotta al titolo e pilota a libro paga Mercedes mi chiedo cosa dovrebbe fare Bottas ad espressa richiesta di aiutare il suo compagno di squadra a vincere il mondiale. Borbottare? Lamentarsi? Rifiutarsi? Suvvia, in quale mondo succederebbe una cosa del genere? Il finlandese fa esattamente quanto preventivato per questo finale di stagione, forse per tutto l’anno. Perché la Mercedes di avere un’altra lotta interna in stile Hamilton-Rosberg sicuramente non ne vuole sapere e, di suo, Valtteri non so se avrebbe la forza mentale di Nico per combattere contro Lewis. A questo punto la seconda guida diventa tale a tutti gli effetti e, quando necessario, fornisce il suo apporto. Se rallentare Raikkonen è stato antisportivo, quanto fatto da Hamilton ad Abu Dhabi davanti a Rosberg è da medaglia al valore? Alla fine vale tutto, punto.

Il fatto è che la Mercedes domenica ha confezionato un pacco indigesto clamoroso con il suo secondo pilota che ha contribuito attivamente alla vittoria finale; altro che maggiordomo. E questo, in Ferrari, è sempre stato più difficile da ottenere perchè a Raikkonen è sempre stato affibbiato in qualche modo lo stesso ruolo a convenienza, in base all’andamento della gara, senza che venisse ufficializzato chiaramente da inizio stagione. Cosa tra l’altro improbabile se parliamo dell’ultimo titolato in rosso, da qui i vari qui pro quo di questi ultimi due anni con vittorie meritate ma sfumate (Monaco e Budapest 2017), musi lunghi e problemi di gestione della partenza a Monza due giorni fa. 

Forse forse un maggiordomo servirebbe invece davvero, a questo punto. Ma se si spera di trovarlo in Leclerc occhio che ci potrebbero essere altre sorprese.

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Un Commento su “In difesa di Valtteri Bottas”
aprowi dice:

bravo ancora, anche ricollegandomi al precedente commento. qualcuno addirittura lo ha iniziato a chiamare anche “servo della gleba”. da tifoso Williams ho solo grossi rimpianti: buon per lui e per la sua carriera in MB. avrà sicuramente da dimostrare tanto, ma ha il piede giusto e soprattutto testa per togliersi future soddisfazioni!!

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