Gran Premio di Macao 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
13 Novembre 2018 - 16:00

Tra le strette stradine del Circuito da Guia di Macao, questo fine settimana, si svolgerà la 65esima edizione del Gran Premio più difficile e variegato del motorsport mondiale. Formula 3, GT3, WTCR e Superbike saranno i principali protagonisti di un weekend lungo e appassionante, che da sempre regala tanto spettacolo su una pista effettivamente unica al mondo. Quello delle vetture TCR è un gradito ritorno, dopo l’autentica farsa dell’edizione 2016 e la “morte” della categoria TC1 che ha posto fine anche al WTCC per come era stato conosciuto dal 2005. Invariate le altre tre categorie, con Formula 3 e GT3 che gareggeranno nuovamente sotto la titolazione di “Coppa del Mondo FIA”, riservata anche al WTCR che tuttavia è un campionato e non una gara unica.

Andiamo ad analizzare i protagonisti più attesi per ogni categoria.

FORMULA 3

Come ormai consuetudine dal 1983 la gara riservata alle monoposto vedrà impegnate le vetture di Formula 3, concetto che l’anno prossimo arriverà ad una svolta con l’acquisto del nome da parte di Liberty Media e l’ingresso della categoria stessa nel calendario della Formula 1. La entry list conta 28 piloti, molti dei quali provenienti dal campionato europeo. 

Sulla carta, si dovrebbe riproporre la sfida tra gli squadroni Prema e Motopark già apprezzata nel campionato continentale, con l’inserimento di qualche outsider. Il poker della squadra italiana, che corre in collaborazione con Theodore Racing, propone il campione europeo Mick Schumacher oltre a Robert Shwartzman, Marcus Armstrong, Ralf Aron e Guanyu Zhou, che hanno concluso rispettivamente al terzo, quinto, sesto e ottavo posto contribuendo alla vittoria del titolo squadre. Per la forma e i risultati mostrati nella seconda parte del 2018 è lecito individuare in Schumacher il favorito, ma tra questo status e il replicare i successi di papà Michael (nel 1990) e zio Ralf (1995) c’è un circuito che nasconde insidie ad ogni curva e sul quale nemmeno una sessione di prove libere può essere considerata banale. Per la squadra di René Rosin sarà l’attacco alla quarta vittoria assoluta al Guia mentre è importante sottolineare, per quanto riguarda l’affiliazione con scuderie di Formula 1, che Shwartzman, Armstrong e Zhou sono piloti appartenenti alla Ferrari Driver Academy.

Motopark propone invece il vice-campione europeo e soprattutto detentore in carica del Gran Premio di Macao, quel Daniel Ticktum che dopo essersi reso protagonista di un doppio sorpasso al limite delle capacità umane alla staccata dell’Hotel Lisboa si è trovato ad assistere all’incredibile harakiri di Ferdinand Habsburg e Sérgio Sette Câmara all’ultima curva, che gli è valso un successo incredibile ed inaspettato. Per quanto Ticktum abbia confermato la sua velocità pura nel corso del 2018, ha continuato a mostrare anche limiti caratteriali piuttosto evidenti, tutto sommato perdonabili ad un pilota di 19 anni ma da limare al più presto. Le vetture del team tedesco dipinte di Red Bull saranno due, poiché al fianco dell’inglese farà il suo debutto da pilota giovane del team anglo-austriaco Jüri Vips, quarto nel campionato europeo 2018. Deciso a rifarsi dalla beffa dell’anno scorso è proprio Habsburg, che guiderà la Dallara #5, mentre dopo una stagione di alti e bassi nel DTM tornerà a correre in monoposto anche Joel Eriksson, vice-campione europeo del 2017. Sulla quinta monoposto gestita da Timo Rumpfkeil ci sarà il nipponico Marino Sato.

Il ruolo di outsider non calza a pennello per un team come Carlin, ma alla luce del campionato europeo disputato quest’anno non si può trovare una definizione migliore. La stagione che per la squadra inglese ha segnato un enorme passo avanti col debutto in IndyCar ha invece comportato un piccolo step al ribasso per quanto riguarda la Formula 3. Trevor Carlin e la sua équipe hanno puntato tutto su Jehan Daruvala, che corre con i colori della Force India, e su un ampio numero di debuttanti tra i quali si è messo in luce Sacha Fenestraz (pilota Renault), cogliendo ottimi risultati nelle primissime fasi del campionato per poi pagare l’incostanza dei suoi alfieri. Questo duo verrà integrato a Macao da un altro ritorno eccellente, quello del pilota Ferrari Driver Academy Callum Ilott, che quest’anno ha dato un poco fruttuoso assalto al titolo della GP3, e da Yoshiaki Katayama che ha chiuso al settimo posto il campionato giapponese.

Attenzione anche ad Álex Palou, senz’altro uno dei piloti più esperti della griglia, e ad Enaam Ahmed. Lo spagnolo, che ha corso con Hitech nel campionato europeo, scenderà invece in pista con il team giapponese B-Max con cui ha gareggiato nella serie nipponica del 2017, poiché Hitech ha preferito affiancare ad Ahmed il terzo “invitato” di lusso, ossia Jake Hughes. Reduce da un campionato deludente in GP3, Hughes ha provato a rilanciarsi con il nuovo campionato asiatico di Formula 3 vincendo nove gare su nove, mentre Ahmed è stato una delle rivelazioni più piacevoli della nostra serie continentale.

Da tenere d’occhio, infine, i protagonisti del campionato giapponese Sho Tsuboi (assoluto dominatore della stagione) e Ritomo Miyata, e i giovani del team van Amersfoort Sophia Floersch e Frederik Vesti. La 17enne bavarese sarà la prima ragazza a correre in Formula 3 a Macao dal 2014, quando Tatiana Calderón ottenne un 13° posto finale.

FIA GT

L’11esima edizione della gara riservata alle vetture GT3 presenta una entry list molto snella ma di altissimo livello. Per il secondo anno consecutivo, la FIA ha riservato la partecipazione ai soli piloti di categoria Platinum o Gold, con qualche eccezione valutata caso per caso tra i piloti Silver. Una griglia di 15 piloti che verosimilmente scongiurerà l’ipotesi di incidenti clamorosi come il tamponamento a catena della qualifying race dell’anno scorso, con buona parte dei piloti eliminati dalla contesa anche per la gara decisiva della domenica. Rispetto all’anno scorso, tra i protagonisti non ci saranno Lamborghini, Ferrari e Honda mentre tornerà in forze Nissan con la nuova GT-R Nismo. 

Come in Formula 3, anche la gara delle GT3 sarà molto probabilmente contesa tra tre squadroni di riferimento ossia Audi, Porsche e Mercedes. Il detentore in carica del trofeo è Edoardo Mortara, che al volante della Mercedes andrà in caccia della vittoria numero otto al Guia dopo i due successi in Formula 3, i quattro con le GT3 e quello ottenuto nella Audi R8 Cup nel 2013; sulle AMG GT3 ci saranno anche Maro Engel, vincitore nel biennio 2014-2015 e campione in carica del Blancpain Endurance, e Raffaele Marciello che quest’anno ha vinto sia il titolo Blancpain Sprint che quello assoluto. Tutte e tre le vetture saranno gestite dal team GruppeM di Hong Kong, già protagonista nel campionato Blancpain Asia.

Alle vetture di Stoccarda si contrapporranno quelle di Ingolstadt guidate da Christopher Haase, Robin Frijns e Dries Vanthoor, e quelle di Weissach pilotate invece da Laurens Vanthoor (vincitore nella disastrosa edizione 2016), Earl Bamber e Mathieu Jaminet. Due team differenti per entrambe le Case “cugine”, con Audi che si affida a WRT (il quale schiererà quattro vetture, aggiungendo le due del WTCR) e Rutronik mentre Porsche punta sulla storica squadra di Olaf Manthey e sull’inglese Bamboo Engineering.

Da non sottovalutare BMW, che quest’anno si presenta con una sola M6 pilotata da Augusto Farfus, probabilmente l’unico pilota che sarà davvero in grado di inserirsi nella lotta a tre sopra riportata. Nissan punterà tutto su Oliver Jarvis, Alexandre Imperatori e Tsugio Matsuda, un trio di grande esperienza ma forse un gradino sotto le squadre tedesche. I piloti non ufficiali in griglia saranno solo due, entrambi provenienti da Hong Kong: il campione 2008 Darryl O’Young guiderà la seconda Porsche-Bamboo e sarà anche l’unico Silver in gara, mentre Adderly Fong sarà al volante di una quarta Audi.

WTCR

La coppa del mondo turismo si deciderà tra le stradine di Macao, in quella che si preannuncia essere la solita lotteria. La matematica tiene in gioco ben sette piloti, con 87 punti da assegnare come massimo e 39 di distacco tra Gabriele Tarquini e Yvan Muller. Il 56enne di Giulianova dovrà utilizzare tutta la sua esperienza per vincere il suo secondo mondiale turismo a nove anni esatti di distanza dal primo: non sarà necessario vincere ma conquistare punti importanti in tutte e tre le gare per avere ancora ragione del suo storico avversario alsaziano; terzo in classifica è un altro pilota Hyundai, un Thed Björk che a più riprese si è dimostrato più veloce degli altri due ma non ha avuto la costanza necessaria per arrivare all’ultimo atto in una buona posizione. In considerazione del compensation weight applicato per questo weekend, l’unica vera alternativa al trio Hyundai ha tutta l’aria di essere Pepe Oriola, che al volante della Cupra deve recuperare 64 punti a Tarquini e pertanto sarà chiamato a vincere sia gara-1 che gara-3 dalla pole e anche ad ottenere un risultato importante in gara-2 con la griglia invertita. Più difficile sarà l’impresa di Jean-Karl Vernay sull’Audi e di Esteban Guerrieri sulla Honda, che oltre ad essere attardati in classifica a Macao correranno appesantiti rispetto alle Hyundai i30 in virtù dei risultati dei tre round precedenti, mentre Norbert Michelisz sulla quarta Hyundai è tenuto in gioco solo da pochissimi punti.

Parlando dell’evento in sé, fa specie notare come il favorito principale non sia nel lotto dei piloti in lizza per il titolo. Già, perché un palmarès di nove vittorie è sufficiente ad annoverare Robert Huff come nome più altisonante per quanto riguarda il Gran Premio di Macao, anche se quella che sta giungendo al termine è una stagione deludente per il britannico. Nono in classifica generale al volante di una Volkswagen Golf, il 38enne di Cambridge ha conquistato qui il suo unico titolo mondiale, nel 2012, portando a casa la bellezza di nove successi tra il 2008 e il 2017. Peraltro, tutte queste vittorie sono arrivate con ben quattro tipologie di auto diverse: tre successi con le S2000 tra il 2008 e il 2010, tre con le 1.6T (poi rinominate TC2T) tra il 2011 e il 2013, due con le TC1 nel 2014 e nel 2017 e uno in TCR nel 2016. A questo si aggiunge l’ammontare di diverse Case portate alla vittoria, addirittura cinque: Chevrolet, Seat, Lada, Honda e Citroën, con la possibilità di arrivare a sei con Volkswagen.

Fare una selezione di nomi in una categoria che ha permesso a 14 piloti diversi di vincere almeno una gara su 27 è molto difficile, ma oltre ai nomi già citati bisogna annoverare Gordon Shedden e Frédéric Vervisch alla guida delle Audi RS3, Yann Ehrlacher e Timo Scheider al volante delle Honda Civic, Mehdi Bennani (vincitore di gara-1 l’anno scorso) sulla seconda Volkswagen Golf e Aurélien Comte sulla Peugeot 308. Non bisogna poi dimenticare le Alfa Romeo Giulietta, portate in gara da Romeo Ferraris con alla guida Kevin Ceccon e Luigi Ferrara: il pilota lombardo si è imposto per la prima volta a Suzuka, perdendo un ulteriore successo solo a causa di una penalità, mentre per il barese sarà il debutto a Macao ma al volante di una vettura che con un buon Balance può essere materiale adeguato a conquistare un risultato positivo. Tra le wildcard, che hanno portato la entry list a 31 vetture, figura anche André Couto alla guida di una Honda, vincitore in Formula 3 nell’ormai lontano anno 2000.

SUPERBIKE

28 moto parteciperanno ad una delle corse più probanti e pericolose del mondo, ossia il Gran Premio motociclistico di Macao, arrivato all’edizione numero 52. I piloti che partecipano a questa gara sono degli autentici specialisti, che ogni anno partecipano anche a competizioni come il Tourist Trophy, la North West 200 o il Gran Premio dell’Ulster. Assente il campione in carica Glenn Irwin, che ha rotto con il team di Paul Bird restando senza una moto per difendere il titolo, ad ereditare il ruolo di favorito è stato Peter Hickman, vincitore nel 2016 e nel 2017 e detentore in carica del Senior TT al Tourist Trophy. Hickman guiderà una BMW del team Bathams Racing e nel box si troverà al fianco della leggenda vera e propria di Macao, Michael Rutter. “Blade” Rutter ha infatti nel carniere ben otto vittorie al Guia e l’ultima risale al 2012, davvero tanto tempo pur considerando che la sua carta d’identità recita 46 anni. Quest’anno il pilota di Wordsley guiderà un autentico gioiello su due ruote come la Honda RC213V-S, modello prodotto in pochissimi esemplari su derivazione della moto che ha vinto cinque mondiali in MotoGP con Marc Márquez. 

Presente in forze anche Ducati, con due moto affidate al team gestito da Paul Bird di cui sopra. A guidarle saranno John McGuinness, vincitore nel 2001, e Martin Jessopp che qui è già salito sul podio ma non è mai riuscito a conquistare il successo. Ci sarà anche una terza moto bolognese, guidata da Steve Heneghan, nella versione con motore V4 che debutterà nel mondiale Superbike l’anno prossimo. Viste le numerose assenze, dallo stesso Irwin a Michael Dunlop, vincitore della categoria Superbike al Tourist Trophy, passando per Alastair Seeley, Ian Hutchinson, Conor Cummins e William Dunlop, quest’ultimo tragicamente scomparso lo scorso 7 luglio durante la Skerries 100, sarà difficile battere questi quattro piloti in pista. Gli unici piloti in grado di essere considerati outsider sono Gary e David Johnson, rispettivamente in sella ad una Kawasaki e ad una BMW. Non ci sono piloti italiani nella entry list, ma oltre alle tre Ducati sarà in gara anche una Bimota BB3 guidata da Benjamin Wylie.

Segue il programma del weekend. Tutte le gare di domenica saranno trasmesse in diretta, per la prima volta, da Eurosport 1, che estenderà a tutto il programma il suo consueto impegno con il WTCR, mentre la corsa motociclistica di sabato sarà esclusiva di AutoMoto TV. Sarà inoltre disponibile anche uno streaming ufficiale fornito dal sito del Gran Premio di Macao. Tutti gli orari indicati sono riferiti all’Italia.

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