GP2 Spa-Francorchamps: vince ancora Vandoorne, paura per de Jong

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di Federico Benedusi @federicob95
22 Agosto 2015 - 17:53
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Anche in una gara costellata di colpi di scena, conditi con un pizzico di paura, Stoffel Vandoorne ha portato a casa il bottino pieno. Il belga ha vinto la prima manche della GP2 a Spa-Francorchamps, gara segnata dallo spaventoso incidente occorso a Daniël de Jong, schiantatosi contro le barriere a Blanchimont a seguito di un contatto con Pierre Gasly. L’olandese è rimasto illeso ma la paura è stata tanta, con la Dallara che ha colpito violentemente le gomme di protezione restando però anch’essa pressoché intatta, considerata la velocità e la forza dell’impatto.

Vittoria di strategia, quella di Vandoorne. Il belga è partito male ma ha sfruttato il trambusto alla prima curva, con il dritto di Sirotkin (vittima di un problema ai freni) e Matsushita che ha praticamente estromesso dai giochi Oliver Rowland, tamponandolo e danneggiandogli una sospensione, rischiando di colpire a sua volta proprio il mattatore del campionato e suo compagno di squadra.

Dopo l’incidente di de Jong, avvenuto al termine del quinto giro, Vandoorne si è ritrovato ben davanti alla Safety Car entrata in pista, potendo così cambiare le gomme senza penalità. La bandiera rossa ha poi servito su un piatto d’argento il quinto successo stagionale al pilota di casa.

La stessa identica tattica ha portato Arthur Pic al secondo posto. Il team Campos stava portando entrambe le sue vetture sul podio, ma Rio Haryanto è stato penalizzato con uno stop&go poiché i suoi meccanici hanno lavorato sulla vettura oltre il segnale dei 15 secondi alla ripartenza, dopo che l’indonesiano aveva spento il motore in corsia box. Quindicesimo posto finale e diciotto punti persi per Haryanto, che perde così la seconda piazza in campionato.

Rientrare per il cambio gomme prima della sospensione della gara ha giovato anche ad Artem Markelov e Julián Leal, che si sono giocati il terzo posto fino alla bandiera a scacchi. Incredibilmente l’ha spuntata il russo sul colombiano, risultato del tutto insperato dato che Markelov partiva dalla ventiduesima posizione.

Nulla da fare invece per Alexander Rossi, che dopo la bandiera rossa si era ritrovato in testa. Il cambio gomme in regime di neutralizzazione non è stato considerato, da regolamento, come quello obbligatorio e lo statunitense, così come tutti coloro che non si erano fermati nei primi nove giri, ha dovuto effettuare un’ulteriore sosta. Il pilota della Racing Engineering si è poi prodigato in una furiosa rimonta fino alla quinta piazza, ma il degrado delle gomme lo ha poi costretto a cedere a Mitch Evans dopo uno scontro all’ultima curva.

Zona punti anche per Berthon e Stöckinger, tra i piloti che hanno “imitato” la mossa di Vandoorne: il francese della Lazarus ha chiuso settimo, il filippino della Status decimo. Bella rimonta anche per King e Sirotkin, che si sono posizionati ottavo e nono sul traguardo. Fuori dalla top ten invece Lynn, dodicesimo, e Raffaele Marciello che dopo una qualifica deludente ha chiuso mestamente diciassettesimo.

Giornata “no” invece per Matsushita, dopo la vittoria in gara-2 all’Hungaroring. Il giapponese, scontratosi alla Source con Rowland subito dopo il via, si è poi toccato con Yelloly alla stessa curva all’undicesimo giro. Entrambi sono stati costretti al ritiro.

Con 223 punti, Vandoorne vede sempre più vicino il titolo, mentre Rossi si è riappropriato del secondo posto con 113, quattro più di Haryanto e otto più di Sirotkin.

La sprint race si svolgerà domani a partire dalle 10:35, sempre in diretta su SkySport F1.

Classifica:

g1bel

Immagine copertina: gp2series.com

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