GP2 | Germania: Sirotkin bravo e fortunato, Ghiotto secondo

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
30 Luglio 2016 - 17:32
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Seconda vittoria consecutiva in GP2 per Sergey Sirotkin, che dopo la sprint race di domenica in Ungheria ha centrato anche la prima gara a Hockenheim. Eccelso il secondo posto (dalla settima fila) di Luca Ghiotto, terzo Pierre Gasly che ha bruciato proprio sulla linea d’arrivo Raffaele Marciello. Dopo l’esclusione dalle qualifiche e la conseguente retrocessione a fondo griglia, la rimonta di Antonio Giovinazzi si è chiusa in nona posizione dopo essere arrivato fino alla quinta.

Per Sirotkin questa vittoria è derivata da un mix quasi letale di bravura e fortuna: il russo ha sfruttato bene la pole position al via, ma dopo quattro giri è stato sopravanzato da Marciello, che aveva ereditato la seconda posizione da Gasly, partito malissimo; al settimo giro viene dichiarato il regime di Virtual Safety Car per l’incidente tra Markelov e King al tornantino, il team ART richiama il suo pilota per la sosta obbligatoria, permettendogli di rientrare addirittura in quarta posizione, ma i giudici di gara invalidano il pit stop proprio perché effettuato durante la neutralizzazione (Sirotkin ha imboccato la corsia box pochissimi secondi dopo la segnalazione). Al 27esimo giro, Sirotkin rientra e monta nuovamente le gomme morbide, riuscendo a recuperare il distacco da Marciello (che si trovava al comando) e superandolo al 33esimo giro con un’ottima staccata alla curva Sachs. D’altro canto, va detto che il passo di gara di Sirotkin, dal termine della suddetta neutralizzazione, è stato eccezionale, complice anche il fatto di non essersi ritrovato nel traffico a differenza di tutti gli avversari diretti.

Marciello ha dunque lottato a distanza con la ART #2 per diversi giri, riprendendosi il comando delle operazioni una volta fermatosi “regolarmente” Sirotkin. Le sue coperture a mescola media non hanno potuto però nulla con le morbide nuove di Sirotkin, e nel finale ha dovuto subire anche l’iniziativa di Luca Ghiotto e Pierre Gasly, con quest’ultimo che lo ha superato sul traguardo per appena 30 millesimi.

Ghiotto si è battuto come un leone per recuperare posizioni. Partito tredicesimo, il vicentino si è reso protagonista di diversi sorpassi nel primo stint di gara, sfruttando anche le gomme Soft a differenza di coloro che si sono invece schierati con le Medium. Si può dire che il sorpasso effettuato su Gasly durante il decimo giro, sorprendendo il francese al termine della Virtual Safety Car dovuta all’incidente tra de Jong e Gelael, si sia rivelato decisivo per la piazza d’onore finale.

Una pessima partenza ha compromesso proprio la gara del leader del campionato, proprio quando avrebbe dovuto difendersi in virtù della scelta di partire con gomme medie. Gasly, dopo uno stint di 28 giri, ha potuto beneficiare delle morbide nelle ultimissime fasi di gara scavalcando Lynn, Rowland e Marciello. Podio importantissimo per la classifica generale, nella quale ora il primo inseguitore è Sirotkin, a -21 punti.

In quinta piazza ha concluso un altro rimontante, Arthur Pic, scattato diciassettesimo e ottimo nella gestione delle gomme, fattore che in questa gara ha assunto un’importanza che non gli si riconosceva da diverso tempo. Sesto Oliver Rowland, davanti a Gustav Malja (ottima prestazione di squadra per il team Rapax). Una penalità di dieci secondi, dovuta all’incidente che ha estromesso dalla gara Norman Nato al 29esimo giro, è costata tre posizioni ad Alexander Lynn, quinto al traguardo ma ottavo in classifica: il britannico può ritenersi comunque soddisfatto della sua buona gara, arrivata dopo diverse battute a vuoto, che gli è valsa anche la pole position per la gara di domani.

Nono Antonio Giovinazzi, che ha concluso dopo appena otto giri il suo stint su gomme morbide in favore di quelle medie. Strategia che gli ha permesso di risalire sino al quinto posto ma che lo ha obbligato a percorrere le ultime tornate praticamente sulle tele. Buona prova comunque anche per il pugliese, che partiva dall’ultima posizione e ha comunque ribadito il suo ottimo potenziale anche in ottica campionato. A completare la zona punti è stato Nobuharu Matsushita, decimo.

Solo quindicesimo Nicholas Latifi, protagonista delle prime fasi di gara ma vittima di uno stint eccessivamente prolungato sulle gomme morbide. Il canadese ha così perso moltissime posizioni, terminando a 52 secondi dal vincitore. Alle sue spalle si è piazzato Jordan King, dapprima centrato da Markelov e in seguito costretto ad un secondo pit stop per un contatto con Ghiotto, che ha causato una foratura della gomma posteriore destra. Problemi tecnici hanno costretto al ritiro Mitch Evans, che già aveva perso molto terreno sulla falsariga di Latifi.

Appuntamento a domani, alle ore 10:25, per la seconda manche.

Classifica:

gp21ger

Immagine copertina: gp2series.com

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