GP2 | Evans vince a Zeltweg nel caos più totale

GP2 Series
Tempo di lettura: 7 minuti
di Andrea Gardenal
2 Luglio 2016 - 17:44
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Mitch Evans ha vinto la prima delle due gare della GP2 sul circuito di Zeltweg davanti al suo compagno di squadra, Sean Gelael, e a Raffaele Marciello. Quarto posto per un altro pilota italiano, Luca Ghiotto, davanti a Jimmy Eriksson e Oliver Rowland. Sesto è giunto Rowland davanti a Nato e a Sirotkin, che grazie all’ottava posizione finale domani partirà ancora dalla pole position; chiudono la zona punti Malja e King.

I due piloti della Campos hanno azzeccato la strategia scegliendo di partire con le supersoft per poi montare le soft dopo una decina di giri; da quel momento in poi è successo di tutto tra pioggia, neutralizzazioni, incidenti, bandiere rosse e sorpassi in regime di safety car (e anche nei confronti della safety car). In tutto questo sia Evans che Gelael sono stati bravissimi a mantenere il sangue freddo, a non commettere errori e ad aspettare che la gara venisse loro incontro.

Ottima la prestazione di Marciello e Ghiotto, che hanno oggettivamente raccolto il massimo risultato possibile in virtù di come si era messa la gara: le gomme supersoft si sono degradate moltissimo nel corso degli ultimi giri e non hanno permesso ai due piloti italiani di andare all’attacco delle prime due posizioni. Peccato per Antonio Giovinazzi, gran protagonista per tutta la gara ma beffato da un problema tecnico proprio al momento della ripartenza dopo una bandiera rossa: la sua monoposto si è bloccata per due volte in pit lane, impedendogli così di ripartire.

La giornata nera del team Prema si è completata con l’uscita di pista di Pierre Gasly poco prima di metà gara a causa di uno scroscio di pioggia mentre si trovava in prima posizione. Un gran peccato per la squadra italiana, che ad inizio gara si era messa in mostra come quella più competitiva.

Come dicevamo, nel corso della gara è successo di tutto: un acquazzone verso il 15° giro, una neutralizzazione causata dall’uscita di pista di Gasly, una seconda neutralizzazione provocata da un testacoda di Kirchhofer e una bandiera rossa a seguito di un incidente occorso a Markelov, andato a sbattere all’uscita della pit lane.

Gara-1 consegna anche una classifica generale completamente rivoluzionata e, se possibile, ancor più corta di quella uscita da Baku: Raffaele Marciello è il nuovo leader del campionato con 58 punti davanti a Nato ed Evans con 55, Markelov con 54, Giovinazzi con 46, Gasly con 45, Rowland con 42, Lynn con 41 e Sirotkin con 40.

L’appuntamento con gara-2 è per domani alle 10:25

La cronaca

Partenza: I due piloti Prema scattano benissimo e bruciano immediatamente Sirotkin: alla prima curva Giovinazzi passa per primo davanti a Gasly e al russo. Più indietro Canamasas tampona Malja, perde il controllo della sua vettura e finisce contro Jeffri alla prima staccata: tra i tre solo lo svedese riesce a proseguire, mentre per gli altri due la gara è già finita.

3° giro: Le due Prema iniziano subito ad aprire un gap sul resto del gruppo: Giovinazzi conduce con 6 decimi su Gasly, tre secondi su Sirotkin, 4 su Ghiotto, 5 su Marciello e 6 su Nato. Lynn, Kirchhofer, Markelov e Rowland completano la top-10.

5° giro: Gasly aumenta la pressione sul proprio compagno di squadra, ma non riesce ancora a portare un tentativo di sorpasso.

6° giro: Gasly attacca Giovinazzi alla prima curva ma finisce leggermente largo e permette all’italiano di affiancarlo nuovamente; dopo aver percorso affiancati il successivo rettilineo, il francese riesce finalmente a prendersi la prima posizione.

9° giro: Markelov guadagna la settima posizione scavalcando Lynn alla prima curva.

10° giro: Sosta per Mitch Evans, uno dei pochi piloti ad essere partiti con le supersoft.

13° giro: Marciello supera Ghiotto alla staccata della curva Rauch e si porta al quarto posto. Ad un terzo di gara Gasly continua a guadagnare sugli inseguitori: il suo vantaggio è di 2 secondi e mezzo su Giovinazzi, più di 6 su Sirotkin, 8 su Marciello e 9 su Ghiotto.

15° giro: Cadono le prime gocce di pioggia sul Red Bull Ring, in particolare tra la curva Castrol e la Rauch

17° giro: Nella zona della Remus Kurve la pioggia è ormai diventata un diluvio. Arthur Pic è il primo a rientrare in pit lane per montare le gomme da bagnato.

18° giro: Anche Kirchhofer si gioca la carta delle gomme da bagnato. A metà giro il colpo di scena: Gasly va in testacoda alla curva Rauch, si blocca sulla ghiaia e si deve ritirare. Nella stessa curva arriva lungo anche Lynn, che rischia di impattare contro la vettura del suo ex compagno di squadra. A fine giro rientrano in pit lane Nato, Lynn, King, Latifi e Malja mentre la Safety Car fa il suo ingresso in pista.

20° giro: A metà gara Giovinazzi segue la safety car davanti a Sirotkin, Marciello, Ghiotto e Markelov. Nato, ottavo, comanda il gruppo dei piloti su gomme da bagnato davanti a Lynn e Kirchhofer. Nel frattempo la pioggia si fa sempre meno fitta.

22° giro: Si riparte. Alla curva Rauch Marciello scavalca Sirotkin e si porta in seconda posizione alle spalle di Giovinazzi.

23° giro: Lungo di Giovinazzi alla curva Castrol, Marciello passa al comando della gara; Rowland attacca Sirotkin all’interno della Remus e si porta al terzo posto. Alla curva Rindt anche Markelov attacca il connazionale

24° giro: Inizio di giro molto difficile, tutti i primi finiscono lungo alla Castrol ad eccezione di Ghiotto, che riesce così a recuperare alcune posizioni e si porta sull’ultimo gradino del podio. In questo momento ci sono tre italiani nelle prime tre posizioni.

25° giro: Contrattacco di Giovinazzi che scavalca Marciello nell’allungo che porta alla Rauch; il pilota della Russian Time prova a difendersi alla successiva staccata, ma il pugliese ha la meglio e riesce a riprendersi la prima posizione. A fine giro Giovinazzi arriva lungo alla curva Rindt ma riesce a mantenere la posizione. Nel frattempo sembra non pagare la scelta di chi è rientrato per montare le gomme da bagnato, i quali girano quasi 10 secondi più piano dei leader.

28° giro: Testacoda di Kirchhofer che si ferma proprio in mezzo alla curva Remus. La safety car entra in pista e tutti i leader ne approfittano per cambiare gomme. Rimangono in pista solo Evans e Gelael, che avevano cambiato le gomme ad inizio gara. All’uscita della pit lane è Marciello a comandare il gruppo davanti a Giovinazzi e Ghiotto.

29° giro: Markelov va a sbattere all’uscita della pit lane subito dopo aver messo le supersoft. Gara finita per il leader del campionato. Pochi secondi dopo viene esposta la bandiera rossa.

30° giro: Mentre le vetture sono allineate in fondo alla pit lane, Philo Paz Armand si trova al comando davanti alle Campos di Evans e Gelael. Seguono Eriksson, Binder, Marciello, Giovinazzi e Ghiotto. Proprio durante l’interruzione Armand viene messo sotto inchiesta per aver sorpassato la Safety Car. Il replay mandato in onda pochi minuti dopo mostra che l’indonesiano ha nettamente scavalcato non solo la safety car, ma anche le due Campos. Alle 17:00 la gara riparte alle spalle della vettura di sicurezza. Alla ripartenza vengono comminati 10 secondi di stop&go ad Armand. Alla ripartenza Binder e Giovinazzi rimangono fermi in pit lane, si completa il disastro del team Prema.

32° giro: Si prosegue dietro safety car mentre la vettura di Giovinazzi viene riportata in pit lane. Binder intanto riesce a ripartire, anche se con due giri di ritardo.

33° giro: Si riparte con Evans al comando davanti a Gelael e Armand, che nel frattempo era stato spinto in terza posizione dai meccanici. Marciello scavalca si libera immediatamente dei piloti più lenti e sale in terza posizione scavalcando Eriksson e Armand; lo stesso fa Ghiotto che sale al quarto posto.

40° giro: Negli ultimi giri non succede quasi nulla: Marciello e Ghiotto non riescono ad avvicinarsi ai primi due a causa del degrado delle gomme e così è Mitch Evans a passare per primo sotto il traguardo davanti a Gelael e Marciello.

Classifica

autgp21

 Immagine di copertina da https://twitter.com/CamposRacing

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