Gp del Brasile 2012: il punto di Dindo Capello

F1Il punto di Dindo
Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
26 Novembre 2012 - 13:17

“Ieri, alla fine, è andata come doveva andare. Con Vettel campione del Mondo e Alonso secondo.

Certo che di emozioni la gara ne ha offerte molte, come capita sempre in Brasile quando piove.

Rischio grande per Vettel fin dall’inizio alla curva 4 dove ha rischiato, complice Senna, di mandare tutto a rotoli. Nonostante i danni alla vettura è ripartito come i Campioni sanno fare e ha meritatamente portato a casa il terzo titolo a soli 25 anni.

Peccato per Hamilton, autore anche lui di un’ottima gara così come Hulkenberg, che però un errore lo ha commesso perdendo la macchina alla S di Senna. E naturalmente, in casi come questo, vince sempre Button. Bravo a rimanere in pista con le gomme slick mentre gli altri facevano due pit stop.

La Ferrari anche ieri non aveva il passo gara né di Vettel né dei due McLaren e nemmeno di Hulkenberg. Vero che Massa è parso più veloce di Alonso, ma lui i rischi li poteva prendere mentre l’altro poteva solo sperare in uno di quei miracoli che a volte nell’automobilismo succedono. Ma che ieri non è successo.

Con un settimo posto ci ha salutati uno dei più grandi di sempre: Schumacher. Un mesto addio purtroppo al volante di una vettura che non è mai stata, in questi tre anni, degna del pilota.

A febbraio con i primi test si ripartirà, ma se la Ferrari vorrà avere qualche chances in più di quest’anno dovrà presentare fin da subito una vettura competitiva. Altrimenti, di nuovo, non ci sarà trippa per gatti !”

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7 Commenti su “Gp del Brasile 2012: il punto di Dindo Capello”
mammamia dice:

non male oggi … peggio ieri !

speedmad dice:

Forte Dindo. Di trippa e’ da un po’ che non ne vediamo da parte della Rossa. I proclami sembrano aver preso il posto del sano silenzio e dei fatti in pista

GiuseppeRuff92 dice:

bella sintesi

complimenti per il secondo posto al Rally di Monza.

Ale dice:

Grazie Dindo per le parole che hai espresso per un grande pilota che mi ha fatto battere [di nuovo] il cuore molto forte, durante gare come Canada e Monza 2011…e come scordare la pole a Monaco, fatevo fatica a crederci….

Ricordo ancora… quando ero piccolo e guardavo quella scena strana in cui Ayrton (il mio idolo puro) “sgridava” Michael Schumacher…non capivo…adesso invece capisco eccome!

Sono sincero…faccio ancora fatica a comprendere bene che sia davvero accaduto che è rientrato per 3 anni e si è ritirato di nuovo…d’istinto era come guardare un sogno…magari lui si è anche divertito in pista, ma da suo tifoso ho sofferto come un cane.

Magari rientra con una Mercedes nel 2014 a far da scudiero a un altro fenomeno?…un altro sogno…scherzo!

Osrevinu dice:

Dindo centra come sempre il punto della questione. Soprattutto nell’ultima frase: o si parte fin da subito come una vettura competititva o è meglio rassegnarsi e pensare già all’anno seguente.

djbill dice:

Concordo su tutto, in particolare con le due ultime righe di conclusione. Riassumono la stagione 2012 della Ferrari.

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