GP Australia, SSP600: Krummenacher vince il primo round su Cluzel e Caricasulo

Motorsport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2019 - 10:15
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Negli anni passati la Supersport 600 ci ha abituato troppo bene a gare combattute fino all’ultimo centimetro a Phillip Island, per questo fa molto strano vedere una moto giungere vincente in solitaria sulla pista australiana. A vincere, manco a dirlo, è stata una Yamaha R6, che allunga così la striscia di successi consecutivi che prosegue da oramai più di una stagione; bottino pieno per Randy Krummenacher, partito bene dalla seconda casella e anche opportunista nell’approfittare dei guai del suo compagno di squadra Caricasulo. L’italiano è giunto terzo dietro a Jules Cluzel, ma dopo la Superpole di ieri il nostro connazionale si aspettava molto di più da questa corsa.

Il problema di cui Federico Caricasulo è stato vittima è stato causato ai box, durante il cambio gomme obbligatorio per tutti a causa dell’eccessivo degrado delle Pirelli a Phillip Island. Nel ripartire per rientrare in pista, sul codone della Yamaha #64 è rimasto agganciato il cavalletto, cosa che gli ha fatto perdere circa dieci secondi dal compagno rivale. Ne ha approfittato “Julo”, secondo al traguardo nonostante una penalizzazione sempre dovuta al pitstop.

LA CRONACA

La strategia per questa corsa pare chiara, in altre parole spingere ai limiti delle gomme, specie le posteriori, fino al pitstop e poi ripetere l’azione per il run successivo. La finestra per effettuare la sosta è posta tra il settimo e il decimo giro, con anche un limite di tempo dall’ingresso all’uscita dalla pitlane.

Cluzel allo scatto fa ciò che si era ripromesso dopo la Superpole e si porta al comando davanti alle R6 del team Evan Bros, con Caricasulo e Krummenacher a seguirlo. Brutta partenza per Fuligni dalla quinta casella, che sprofonda prima in 11a e poi addirittura in 14a alla fine del primo giro, mentre il suo compagno De Rosa lotta con Gradinger fino al terzo giro per la quarta poszione; seguono Okubo, Isaac Viñales e Mahias. Già alla fine del primo giro la strategia di Cluzel di rimanere sempre davanti fallisce, con le due moto di Evan Bros che lo passano con facilità.

Ora è Krummenacher a comandare mentre De Rosa risolve la scaramuccia per il quarto posto a suo favore. L’italiano sembrerebbe in grado anche di attaccare le R6 virtualmente sul podio ma poi avviene il suo high-side in uscita dalla Southern Loop: la F3 s’imbarca due volte prima di spedirlo a terra, con Gradinger che lo evita di un soffio e Viñales costretto alla via di fuga per evitarlo. Cade anche Soomer.

Da questo momento si forma un grosso buco tra i primi tre e gli avversari, ma quasi da subito si capisce che Caricasulo e Krummenacher ne hanno notevolmente di più rispetto a Cluzel, terzo ma incapace di imitare il ritmo dei due compagni di marca. Con già un discreto margine di sicurezza, i due cominciano un duello valido per la prima posizione, mentre la giornata di MV si conclude in un disastro con la caduta anche di Fuligni. All’inizio del settimo giro Krummenacher torna primo.

Alla conclusione di questo giro lo svizzero decide di rientrare e di montare una nuova gomma, seguito a ruota da Cluzel che effettua il pitstop più rapidamente dell’avversario, rimanendo però sempre dietro. Caricasulo allunga il suo stint di un giro, rientrando all’ottavo seguito da Barberá e Perolari. E’ ora che però avviene il colpo di scena della gara: il meccanico impegnato sulla gomma posteriore dell’azzurro non stacca il cavalletto abbastanza rapidamente e il “Carica” riparte non accorgendosi di avercelo ancora agganciato, se non pochi metri dopo in pitlane. Circa dieci secondi persi per lui, che regalano a Krummenacher il successo su un piatto d’argento.

Con le soste di Okubo, Gradinger e Mahias, assieme a quella di van Sikkelerus sulla Honda al decimo giro, le posizioni tornano stabili e a comandare è nuovamente Krummenacher, con Cluzel incapace di replicare il ritmo dell’avversario; Mahias e Barberá sorpassano Caricasulo nel girone dei pit stop, ma è chiaro come il ritmo dell’italiano sia nettamente migliore a quello degli avversari. Pochi giri e l’italiano torna terzo a quattro secondi da “Julo”.

Negli ultimi due giri, a parte Gradinger che sorpassa Perolari, non accade nulla in pista ma c’è più movimento in direzione gara, dove si decide di penalizzare Cluzel, van Straalen e lo stesso Mahias per non aver rispettato il tempo limite nell’effettuare il cambio gomma. Nessuna penalità invece per Caricasulo e per l’incidente potenzialmente pericoloso in pitlane.

Tutto questo non disturba Krummenacher che va a vincere in scioltezza il primo Gran Premio della sua stagione. Cluzel, nonostante il secondo e mezzo di penalizzazione, rimane davanti a Caricasulo conquistando il secondo posto (il miglior risultato del francese a Phillip Island dal 2016). Barberá chiude quarto davanti a Gradinger, Okubo e Perolari, mentre la penalizzazione di Mahias si rivela molto più salata, poiché lo fa scendere il 12a posizione.

Qui i risultati del primo round e la classifica iridata.

Fonte immagine: worldsbk.com

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