Formula E | Sanya ePrix 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
20 Marzo 2019 - 11:09
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Giunto alla sesta gara di 13, il campionato 2018-2019 della Formula E è ben lontano dall’avere un padrone. La penalità che ha tolto a Sam Bird la vittoria di Hong Kong ha drasticamente accorciato la classifica e ora i primi quattro piloti sono chiusi in appena due punti. Altri dati interessanti che riguardano l’attuale situazione di campionato sono i 25 punti che racchiudono la top ten, con 29 assegnabili in ogni ePrix, e il fatto che Bird abbia raccolto 54 punti in cinque gare, meno del massimo ottenibile in due.

La nuova era della Formula E si è aperta con cinque vincitori diversi, di cinque team differenti, in altrettante gare. António Félix da Costa è uscito trionfatore dal caos di Ad-Diriyah sulla Andretti-BMW, Jérôme d’Ambrosio ha approfittato della frittata dello stesso team BMW per portare in trionfo la Mahindra in Marocco, in Cile è stato il turno di Sam Bird sulla Virgin-Audi, in Messico si è imposta l’Audi ufficiale con Lucas di Grassi e a Hong Kong è arrivata la sorprendente vittoria di Edoardo Mortara al volante della Venturi.

Gare non sempre di facile comprensione, visto l’andamento caotico creato talvolta dalla nuova Attack Mode e talvolta da circuiti non all’altezza, ma non bisogna nascondere il miglioramento qualitativo generale degli ePrix a cui abbiamo assistito col passare dei vari appuntamenti. La confusione finale di Città del Messico è stata dettata da una gestione errata delle batterie dopo la bandiera rossa mentre Hong Kong ha offerto una gara molto intensa, ricca di lotta in pista e di colpi di scena, anche grazie all’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta fino alle qualifiche. 

Tornando all’attualità, il secondo ePrix cinese sarà ospitato per la prima volta dalla cittadina di Sanya, rinomata località balneare posta all’estremo sud dell’isola di Hainan. Il tracciato di Sanya si snoda per 2236 metri ed è nettamente diviso tra un settore più guidato, il primo, e due più veloci; l’Attack Mode Zone è posta all’esterno della curva 3, una 90° verso sinistra. 

Come detto in precedenza, i primi quattro piloti della classifica generale sono chiusi in quattro punti. Bird, retrocesso al sesto posto a Hong Kong, comanda a quota 54, uno in più di d’Ambrosio e due in più rispetto a di Grassi e Mortara; attardato di sette punti c’è da Costa, a -11 troviamo Robin Frijns, a -20 la coppia Daniel Abt-Mitch Evans, a -24 Pascal Wehrlein, a -25 André Lotterer e a -26 Jean-Éric Vergne. Questi sono tutti i piloti che potrebbero ritrovarsi in testa al campionato dopo la gara di sabato.

Singolare, e qui apriamo il capitolo riguardante i piloti in caccia di rivincita, che nella top ten del campionato non ci sia il campione in carica. Jean-Éric Vergne, tuttavia, dopo avere raccolto 28 punti in due gare e non senza errori, è rimasto a secco nelle successive tre e ora sembra avere totalmente esaurito i “bonus”. Tra le stradine strette di Hong Kong si è fatto spazio in maniera piuttosto maldestra, come suggerisce lo scontro con Tom Dillmann, e non è andato oltre il secondo 13° posto consecutivo. La Techeetah-DS, che dal canto suo nelle prime due gare aveva dimostrato di poter essere in vantaggio rispetto alle concorrenti, non è riuscita a ripetersi nelle gare sudamericane ma nell’ultimo appuntamento è stata privata del successo solo a causa del contatto tra Bird e Lotterer, segno di una competitività comunque buona. In previsione di una pista resa possibilmente sporca dalla sabbia circostante, Vergne dovrà sfruttare al massimo la sua retrocessione nel terzo gruppo di qualifica per facilitarsi il compito in vista della gara.

Protagonista sfortunata delle ultime uscite è anche la Nissan, che si è giocata podi e vittorie per tre ePrix di fila raccogliendo però solo tre punti. Il muro colpito da Sébastien Buemi in Cile mentre si trovava al comando è stato seguito da problemi di gestione delle batterie in Messico e da una manovra maldestra di Oliver Rowland, che a Hong Kong ha inavvertitamente premuto il tasto del limitatore mentre occupava la prima posizione. La squadra giapponese ha segnato un deciso miglioramento rispetto alle prime apparizioni e ora sembra pronta per dare l’assalto alla vittoria, ma serve più costanza di rendimento.

I progressi della powertrain Venturi si sono riflettuti anche sul team “satellite” HWA, il quale però non vanta la stessa buona sorte della squadra ufficiale. Le tre top 5 di Stoffel Vandoorne in qualifica sono state vanificate da problemi assortiti, ultimo in ordine cronologico il semiasse andato kappaò a Hong Kong mentre il belga si trovava quarto; Gary Paffett ha quantomeno portato a casa i primi punti in gara per la squadra tedesca, ma la netta differenza prestazionale tra le qualifiche bagnate e la gara asciutta hanno fatto ugualmente storcere il naso al due volte campione del DTM.

L’ultimo ePrix asiatico della stagione sarà trasmesso integralmente da Eurosport 1, con qualifiche e gara, mentre le reti Mediaset offriranno solo la diretta della corsa.

2019 Sanya ePrix – Sanya Street Circuit
Round 6/12
22-23 marzo 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 2,236 km
Tempo di gara: 45 minuti + 1 giro
Numero di curve: 11
Senso di marcia: antiorario

PROGRAMMA

Venerdì 22 marzo
15:30-16:00 (8:30-9:00) Shakedown

Sabato 23 marzo
7:30-8:15 (0:30-1:15) Prove Libere 1
9:35-10:05 (2:35-3:05) Prove Libere 2
11:20-12:25 (4:20-5:25) Qualifiche – Eurosport 1
15:00 (8:00) Gara – Italia 1, Eurosport 1, Italia 2

NB: tra parentesi gli orari italiani.

 

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