Formula E | Rome ePrix 2019 – Anteprima

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di Federico Benedusi @federicob95
10 Aprile 2019 - 10:00
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Forte del successo di pubblico della passata edizione, l’ePrix di Roma 2019 non si presenta solo come l’esatto giro di boa della stagione 5 della Formula E, ma anche come uno degli eventi più attesi di tutto il campionato. La zona dell’Eur si è rivelata azzeccatissima per un appuntamento di questa portata e il tracciato è indiscutibilmente uno dei più belli del calendario, cosa che ovviamente è garanzia di spettacolo.

Tra saliscendi e staccate al limite, la gara dell’anno scorso ha proposto Sam Bird come vincitore dopo l’ennesimo episodio sfortunato che ha colpito Felix Rosenqvist, costretto per la seconda volta al ritiro da leader a causa di una sospensione rotta. Se la situazione di campionato di dodici mesi fa proponeva solo il britannico e lo svedese a giocarsi il campionato insieme a Jean-Éric Vergne, questa stagione arriva a Roma in una situazione molto diversa.

A fronte dei 29 punti messi a disposizione da ogni evento, la classifica attuale racchiude undici piloti in 26 lunghezze dopo sei gare. Da Ad-Diriyah a Sanya è successo davvero di tutto e la corsa di Roma potrebbe consegnarci il settimo vincitore diverso in altrettanti ePrix. Saltano all’occhio anche i dodici piloti differenti ad essere saliti sul podio, oltre al fatto che il capoclassifica abbia appena 62 punti, poco più del massimo assegnabile in due gare.

La postazione del leader ha cambiato nuovamente proprietario dopo il primo ePrix di Sanya. António Félix da Costa ha infatti completato la sua rimonta, dopo gli zeri di Marrakech e Santiago, grazie al terzo posto e al contemporaneo ritiro di Sam Bird, che sull’isola di Hainan non ha nemmeno concluso il primo giro. Il portoghese del team Andretti-BMW è stato finora l’unico pilota a salire sul podio in tre occasioni e questo non può che pagare, in un campionato dove si gioca su ogni singolo punto. Nonostante la powertrain di Monaco di Baviera non sia più la superpotenza ammirata nei test di Valencia e nel primo ePrix stagionale, da Costa sta finalmente riuscendo ad emergere grazie alla sua velocità in pista; il grave errore che gli è costato probabilmente una seconda vittoria in Marocco deve essergli servito come lezione, poiché in Cina ha corso lontano dai guai pensando a gestire la sua terza posizione senza rischiare di perdere altri punti.

La prima vittoria del binomio Techeetah-DS ha rilanciato anche il campionato di Vergne, che in un sol colpo è risalito fino al terzo posto. Dopo tre ePrix senza punti, il campione in carica è riuscito finalmente a sbloccare il conteggio dei successi e ora dista appena otto lunghezze dal comando della classifica. La vettura motorizzata DS, dal canto suo, ha ribadito in Cina le ottime performance già mostrate in precedenza, che spesso non sono state convertite in punti per errori dei piloti stessi oppure a causa di incidenti di gara, come quello che è costato ad André Lotterer la vittoria di Hong Kong. Ricordi in chiaroscuro per Vergne a Roma: col senno di poi si può dire che il francese abbia vinto proprio qui il suo titolo 2017-2018, grazie ad un buon quinto posto arrivato al termine di una giornata molto difficile, passata ben lontano dalle posizioni di vertice; tuttavia quei dieci punti si rivelarono molto importanti, specie in considerazione del ritiro di Rosenqvist e del fatto che Bird calò di colpi nelle gare successive.

Chi è uscito con l’amaro in bocca dalle due trasferte cinesi è proprio il vincitore di un anno fa, Bird. La penalità di Hong Kong e il subitaneo ritiro di Sanya hanno messo un grosso bastone tra le ruote di un campionato che dopo il terzo posto di Marrakech e la vittoria di Santiago pareva bene avviato. Il britannico resta comunque il migliore dei motorizzati Audi in classifica e l’efficienza della powertrain di Ingolstadt potrebbe rappresentare un alleato decisivo a Roma, come l’anno scorso lo fu per Lucas di Grassi nella rimonta che lo portò dal sesto al secondo posto a suon di sorpassi.

Da tenere d’occhio, quindi, anche gli altri tre motorizzati Audi. A tal proposito negli ultimi giorni si è consumata la pace tra Lucas di Grassi e Robin Frijns, dopo che i fatti di Sanya avevano avuto uno strascico anche a mezzo social: il brasiliano ha accusato l’olandese di avere rovinato la sua gara, additandogli anche le colpe per il contatto con Sébastien Buemi che invece è costato una penalità allo svizzero, ma fortunatamente il tutto si è risolto con una stretta di mano. Sia di Grassi che Frijns rientrano nel lotto degli undici piloti in lizza per la leadership del campionato, ma le due gare in Cina hanno riportato in alto anche Daniel Abt, autore di un quarto e un quinto posto dopo un inizio di stagione altalenante. La classifica vede attualmente di Grassi quinto, Abt settimo e Frijns ottavo.

Tra i nomi più attesi della gara di Roma c’è ovviamente quello di Edoardo Mortara, rientrato nei ranghi a Sanya dopo il filotto di risultati positivi tra Santiago e Hong Kong, culminato nella vittoria di quest’ultimo ePrix. La crescita della powertrain ufficiale Venturi è stata evidente, segno ne è anche il miglioramento di Felipe Massa, ma ancora i risultati non arrivano con costanza e il confronto con i colossi della categoria si presenta talvolta impietoso. Nei giorni precedenti l’ePrix italiano, intanto, Mortara ha dato ufficialmente il via al progetto Mercedes Formula E a Varano de’ Melegari, testando per la prima volta su pista la powertrain di Stoccarda insieme a Stoffel Vandoorne: solo l’inizio di un lungo viaggio, come detto da Toto Wolff, ma c’è da scommettere che anche nell’elettrico Mercedes troverà occasione di eccellere come in tutte le altre categorie in cui ha corso in passato o corre tuttora.

In leggero calo le quotazioni di Mahindra, l’anno scorso sfortunata protagonista a Roma dopo l’eccezionale pole position segnata da Rosenqvist. Jérôme d’Ambrosio e Pascal Wehrlein, dopo l’incredibile carambola di Hong Kong causata da Felipe Nasr, sono riusciti a portare a casa punti importanti a Sanya e sono ancora protagonisti di rilievo nella lotta per il titolo, ma non saranno più ammessi passi falsi: il ritorno in Europa del campionato elettrico dovrà coincidere anche con il ritorno della vettura motorizzata Magneti Marelli nelle primissime posizioni, se la compagine guidata da Dilbagh Gill vorrà centrare finalmente un alloro a fine stagione.

Dopo due pole e tre prime file convertite in risultati di secondo piano, Nissan è finalmente riuscita a salire sul podio a Sanya con Oliver Rowland, autore di una gara senza problemi. Sébastien Buemi ha invece gettato alle ortiche altri punti, terminando ottavo dopo la penalità scaturita dall’incidente con Frijns e di Grassi. Il britannico e l’elvetico si trovano rispettivamente al 12° e al 13° posto in classifica ma, visto l’andamento del campionato, non si può ancora escluderli del tutto dalla lotta titolata.

A chiudere gli undici piloti citati all’inizio c’è Mitch Evans con la Jaguar, mai davvero in lizza per la vittoria di una gara ma capace di arrivare sempre a punti fino ad ora. Il neozelandese è stato protagonista proprio a Roma di una gara molto combattiva, l’anno scorso, non coadiuvata però da un’ottimale gestione delle batterie e chiusa solo in nona posizione. Al fianco di Evans tornerà in gara Alexander Lynn, scelto per sostituire l’inconcludente Nelson Piquet jr: il brasiliano ha deciso, consensualmente alla squadra britannica, di seguire una nuova strada per la propria carriera, chiudendo un capitolo che si è aperto alla grande con la vittoria del titolo 2014-2015. Un’altra novità in griglia per Roma, seppur una tantum, è il ritorno di Maximilian Günther sulla Dragon-Penske #6 al posto di Felipe Nasr, che ha preferito dare priorità all’appuntamento di Long Beach del campionato IMSA.

Gli appuntamenti televisivi live per l’ePrix di Roma sono come sempre su Italia 1 ed Eurosport 1. L’emittente satellitare trasmetterà anche la diretta delle qualifiche, mentre il canale in chiaro curerà solo l’ePrix vero e proprio a partire da un ampio pre-gara.

2019 Geox Rome ePrix – Circuito Cittadino dell’Eur
Round 7/12
12-13 aprile 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 2,840 km
Tempo di gara: 45 minuti + 1 giro
Numero di curve: 21
Senso di marcia: antiorario

RECORD

Giro gara: 1:37.910 – Daniel Abt – Abt Sportsline Racing – 2018
Giro prova: 1:36.311 – Felix Rosenqvist – Mahindra Racing – 2018 (NB: record 1:35.467, Felix Rosenqvist, Mahindra Racing, 2018, FP2)
Vittorie pilota: 1 – Sam Bird
Vittorie team: 1 – Virgin Racing
Pole pilota: 1 – Felix Rosenqvist
Pole team: 1 – Mahindra Racing
Podi pilota: 1 – Sam Bird, Lucas di Grassi, André Lotterer
Podi team: 1 – Virgin Racing, Abt Sportsline Racing, Techeetah Racing

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 12 aprile
15:30-16:00 Shakedown

Sabato 13 aprile
7:30-8:15 Prove libere 1
10:00-10:30 Prove libere 2
11:45-12:50 Qualifiche – Eurosport 1
16:00 Gara – Italia 1, Eurosport 1, Italia 2

Immagine copertina: Formula E

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