Formula E | Paris ePrix 2019 – Anteprima

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di Federico Benedusi @federicob95
24 Aprile 2019 - 11:25
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L’ePrix di Parigi 2019, ottavo appuntamento della season 5 della Formula E, si colloca in un periodo non felice per la capitale francese. È passata solo una decina di giorni, infatti, dall’incendio della cattedrale di Notre Dame, che ha inevitabilmente destabilizzato l’ambiente della città transalpina oltre ad avere rischiato di compromettere uno dei luoghi di culto più importanti del mondo.

La gara di sabato si disputerà a circa quattro chilometri di distanza, nei pressi della tomba di Napoleone e dell’Hotel des Invalides. Un circuito che non ha mai trovato l’approvazione dei piloti a causa della carreggiata stretta e delle scarse possibilità di sorpasso offerte. Giunta alla sua terza edizione, comunque, la gara parigina è ormai uno dei punti focali del calendario della serie elettrica.

La sezione europea del campionato 2018-2019 si è aperta a Roma, con una gara che ha ulteriormente accorciato la classifica generale. Il tanto atteso settimo vincitore diverso è arrivato, trattasi di Mitch Evans, e ora il campionato vede nove piloti racchiusi in 13 punti con il consueto massimo di 29 assegnabili ad ogni ePrix. Dalla corsa parigina è lecito attendersi, dunque, l’ottavo pilota differente sul gradino più alto del podio, anche perché i possibili pretendenti non sono pochi.

In cima alla lista si colloca lo sfortunato protagonista della gara dell’anno scorso, André Lotterer. Il tedesco fece parlare molto di sé per il duello ruvido con Lucas di Grassi e soprattutto per l’incidente finale con Sam Bird, causato dall’azzeramento della batteria sulla Techeetah-Renault. Nel carniere del tre vincitore di Le Mans manca ancora il successo elettrico e l’occasione parigina, gara di casa del motorista DS, è senz’altro ghiotta. È inutile dire, poi, che un’eventuale vittoria proietterebbe Lotterer in cima alla classifica, visto che dopo il secondo posto di Roma si trova in terza posizione a tre soli punti dalla vetta.

All’appello dei vincitori di tappa mancano anche le Nissan, spinte dalla controversa powertrain a doppia MGU. Per il costruttore nipponico è arrivato il primo podio, con il secondo posto di Oliver Rowland a Sanya, e la possibilità di vincere è già sfumata in almeno due occasioni, ma ora i tempi sembrano maturi per tornare a centrare l’obiettivo grosso. Sarebbe un successo importante anche per il team DAMS, che non vince ormai dall’ePrix di Berlino del 2017. Sia Rowland che Sébastien Buemi si trovano a poche lunghezze dal “treno” in lotta per il campionato, quindi basterebbe un altro buon risultato in termini di punti per riaprire ulteriormente i giochi.

Ci sono poi due motorizzati Audi, un ufficiale e un privato. Daniel Abt, reduce dal primo zero stagionale a Roma che lo ha retrocesso in decima posizione in classifica, si riporterebbe subito nelle zone più nobili portando la vettura #66 al successo a Parigi e lo stesso discorso vale per Robin Frijns con la Virgin #4, che è addirittura sesto ed è già salito sul podio in due occasioni. Altri nomi spendibili per il successo sono quelli di Pascal Wehrlein, che dopo un ottimo inizio è andato in “flessione” con la sua Mahindra e dell’alfiere BMW Alexander Sims, finora bersagliato dalla sfortuna ma dotato di una vettura molto competitiva. Pià difficile il compito dei motorizzati Venturi, ancora alle prese con problemi cronici al semiasse posteriore: a Roma entrambi i piloti ufficiali sono stati costretti al ritiro per questa ragione e Stoffel Vandoorne, terzo al traguardo, ha accusato l’ennesima rottura subito dopo la bandiera a scacchi.

Dopo la gara dell’Eur è cambiata nuovamente la leadership del campionato, ora proprietà di Jérôme d’Ambrosio. Il fatto che il belga della Mahindra abbia raccolto 40 dei suoi 65 punti nelle prime due gare, però, è indice di quanto siano in calo le quotazioni del team indiano, ora in difficoltà dopo l’eccellente avvio di stagione. D’Ambrosio sta tenendo una condotta molto regolare e ha mancato la zona punti solo a Hong Kong, quando l’incidente di Felipe Nasr lo ha eliminato dalla contesa, ma l’impressione è che sia necessario trovare un altro risultato di rilievo per poter puntare davvero al titolo.

Appaiono più competitive, al momento, BMW e DS. António Félix da Costa, nono a Roma dopo una maldestra penalità, è determinato a riprendersi subito la posizione di capoclassifica, mentre di Lotterer abbiamo già parlato sopra. Jean-Éric Vergne non è riuscito invece a dare continuità al successo di Sanya, chiudendo solo 14° a Roma e scivolando nuovamente al settimo posto nella generale, ma nella gara di casa rientrerà di sicuro tra i favoriti per il successo finale.

La prima vittoria ha dato nuova linfa al team Jaguar, portato in trionfo dal pubblico italiano dopo lo spettacolare sorpasso con cui Mitch Evans si è sbarazzato di Lotterer. Il successo romano ha finalmente ripagato anche Mitch Evans, che tanti sforzi ha fatto per portare la vettura britannica al vertice in due stagioni e mezza di alti e bassi. Il neozelandese riparte dal quarto posto in classifica e con un possibile alleato nel compagno di squadra Alexander Lynn, che a Roma ha avuto modo di ambientarsi nuovamente nel campionato elettrico.

Dopo avere parlato dei due piloti Audi ancora in difetto di vittorie, quella di Parigi potrebbe essere occasione di rilancio anche per Lucas di Grassi e Sam Bird, che con il Circuit des Invalides hanno un rapporto di amore e odio. Il britannico ha conquistato qui una pole e un podio, il brasiliano è stato il primo vincitore ma ha anche disputato una gara totalmente negativa l’anno successivo restando coinvolto in due carambole.

Tra Roma e Parigi è arrivata infine una novità per quanto riguarda la entry list. Felipe Nasr ha preferito disertare anche l’ePrix parigino per concentrarsi sul campionato IMSA e resta da capire se avrà intenzione di tornare sulla Dragon-Penske #6 prima della conclusione della stagione; al suo posto, anche in Francia, correrà Maximilian Günther.

Per la gara di sabato, l’Attack Mode zone sarà posta sul rettifilo opposto a quello del traguardo, tra le curve 9 e 10. Ci sarà quindi una notevole perdita di velocità per chi vorrà usufruire dei 25kW extra, ma la corsia di attivazione sarà più intuitiva e facile da percorrere.

La programmazione televisiva dell’evento prevede la trasmissione live delle qualifiche su Eurosport 1, mentre la gara sarà in diretta sia sul canale satellitare che sulle reti Mediaset.

2019 Paris ePrix – Circuit des Invalides
Round 8/12
26-27 aprile 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 1,920 km
Tempo di gara: 45 minuti + 1 giro
Numero di curve: 14
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara: 1:02.323 – Nick Heidfeld – Mahindra Racing – 2016
Giro prova: 1:01.144 – Jean-Éric Vergne – Techeetah Racing – 2018 (NB: record 1:00.881, Lucas di Grassi, Abt Sportsline Racing, 2018)
Vittorie pilota: 1 – Lucas di Grassi, Sébastien Buemi, Jean-Éric Vergne
Vittorie team: 1 – Abt Sportsline Racing, DAMS, Techeetah Racing
Pole pilota: 1 – Sam Bird, Sébastien Buemi, Jean-Éric Vergne
Pole team: 1 – Virgin Racing, DAMS, Techeetah Racing
Podi pilota: 2 – Sébastien Buemi, Jean-Éric Vergne, Lucas di Grassi
Podi team: 3 – Virgin Racing

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 26 aprile
15:30-16:00 Shakedown

Sabato 27 aprile
7:30-8:15 Prove libere 1
10:00-10:30 Prove libere 2
11:45-12:50 Qualifiche – Eurosport 2
16:00 Gara – Italia 1, Eurosport 1, Italia 2

Immagine copertina: Formula E

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