Formula E | Marrakesh ePrix 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
10 Gennaio 2019 - 16:44
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Per la terza stagione consecutiva, la Formula E disputa il suo secondo round sul circuito semipermanente di Marrakech, in Marocco. Sul tracciato intitolato a Moulay El Hassan si preannuncia un’altra gara incerta, dopo l’apertura di Ad-Diriyah che ha lasciato un po’ di amaro in bocca agli appassionati della categoria.

Il sistema dell’attack mode infatti si è rivelato piuttosto acerbo, complice anche una corsia di attivazione posta in una zona difficile del tracciato cittadino saudita. Per Marrakech si è deciso di dare un’effettiva colorazione alla corsia dell’attack mode, senza ricorrere alla sola grafica virtuale per i telespettatori, e inoltre l’attivazione sarà posta all’esterno della curva 3, zona molto più semplice da percorrere rispetto a quella di Ad-Diriyah. Basterà semplicemente “tirare dritto” alla seconda staccata per ricevere i quattro minuti a 225kW di potenza massima, dovendo però affrontare come problematica il fatto che le vie di fuga di Marrakech sono spesso sporche, a causa della sabbia portata in pista dal vento.

La prima corsa stagionale ha visto trionfare la BMW e António Félix da Costa. Per la Casa bavarese si trattava del debutto ufficiale in Formula E e i pronostici che la davano favorita dopo gli ottimi test di Valencia sono stati rispettati. Bisogna però evidenziare come la pole e la vittoria ottenute dal portoghese abbiano “nascosto” chi, almeno in gara, ha dato l’impressione di essere il vero riferimento della categoria, ossia le nuove Techeetah-DS. Jean-Éric Vergne e André Lotterer sono stati i più veloci in pista per larghi tratti della gara ma hanno perso l’occasione di portare a casa il risultato grosso a causa di un’eccessiva ricarica di energia in frenata, dovuta ad un errato settaggio del brake-by-wire, costata loro un drive through a testa. Il matrimonio tra la scuderia cinese e la Casa francese sembra comunque destinato a cogliere risultati soddisfacenti a breve.

La grande delusa di giornata in Arabia Saudita è stata senz’altro Audi, con le due vetture ufficiali ai margini della zona punti e le due “satelliti” del team Virgin subito fuori. Le qualifiche deludenti da parte di tutti e quattro i piloti hanno sicuramente influito, poiché la partenza si è poi rivelata essere piuttosto concitata, ma in generale le Spark spinte dal motore di Ingolstadt sono parse in leggero ritardo rispetto a BMW e DS. Nell’economia di un campionato lungo e incerto come questo, tuttavia, cogliere sempre punti sarà un cardine assoluto per potersi giocare il titolo.

Tra le sorprese principali del primo round bisogna annotare il nome di Nissan, apparsa in notevole difficoltà nei test pre-stagionali ma capace di ottenere un buon piazzamento sia con Sébastien Buemi che con Oliver Rowland. A Marrakech è poi necessario tenere presente i precedenti di Buemi, vincitore nella prima edizione dell’ePrix marocchino e secondo un anno fa. A tal proposito si ricorda che nelle due gare qui corse sono arrivati sul podio gli stessi tre piloti: Buemi, Sam Bird e Felix Rosenqvist. Parlando dello svedese si arriva a Mahindra, clamorosamente sul podio con Jérôme d’Ambrosio un mese fa e altra outsider di spessore; proprio in questa occasione, Rosenqvist cederà il volante a Pascal Wehrlein, ora libero da ogni vincolo contrattuale con Mercedes e quindi pronto gareggiare nella serie elettrica con la vettura indiana.

Dopo avere ammucchiato ben zero punti in Medio Oriente, nonostante la presenza di quattro vetture, anche Venturi cercherà di intravedere una luce in fondo al tunnel in Marocco. L’unico spiraglio di una giornata difficile lo ha offerto Stoffel Vandoorne, qualificatosi quinto al debutto ma poi scivolato tristemente fino al 16° posto in gara; tra errori, sorpassi di buona fattura e penalità assortite, non è stato altrettanto buono il primo approccio con un ePrix da parte di Felipe Massa, mentre è andata ancora peggio a Edoardo Mortara e Gary Paffett. Caso analogo per NIO, con Tom Dillmann veloce in qualifica ma poi penalizzato e rimasto imbottigliato nella bagarre di centro gruppo.

Il weekend di Marrakech, anche quest’anno, non si limiterà alla sola giornata di sabato. Domenica si svolgerà infatti la seconda tornata di test collettivi, che vedrà anche la presenza di Raffaele Marciello (HWA-Venturi) e Antonio Fuoco (Dragon-Penske). A tal proposito è stato diramato uno dei due “nodi” finali riguardante i partecipanti: NIO girerà infatti con la sola Jamie Chadwick, lasciando ai box la vettura #16.

Per quanto riguarda la programmazione televisiva, la gara sarà trasmessa in diretta da entrambe le reti Mediaset (Italia 1 e Italia 2) così come da Eurosport 1. Per quanto concerne le qualifiche, invece, ci sarà solo una sintesi di 15 minuti trasmessa dal canale satellitare.

2019 Marrakesh ePrix – Circuit International Automobile Moulay El Hassan
Round 2/12
11-12 gennaio 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 2,971 km
Distanza di gara: 45 minuti + 1 giro
Numero di curve: 12
Senso di marcia: antiorario

RECORD

Giro gara: 1:22.600 – Loïc Duval – Dragon Racing – 2016
Giro prova: 1:20.355 – Sébastien Buemi – DAMS – 2018 (NB: record 1:19.760, Daniel Abt, Abt Sportsline Racing, 2018, FP2)
Vittorie pilota: 1 – Sébastien Buemi, Felix Rosenqvist
Vittorie team: 1 – DAMS, Mahindra Racing
Pole pilota: 1 – Felix Rosenqvist, Sébastien Buemi
Pole team: 1 – Mahindra Racing, DAMS
Podi pilota: 2 – Felix Rosenqvist, Sébastien Buemi, Sam Bird
Podi team: 2 – Mahindra Racing, DAMS, Virgin Racing

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Sabato 12 gennaio
8:15-9:00 Prove libere 1
10:15-10:45 Prove libere 2
12:00-13:00 Qualifiche 
16:00 Gara – Italia 1, Eurosport 1, Italia 2

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