Formula E | Marrakech: Rosenqvist beffa Buemi, secondo successo stagionale

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
13 Gennaio 2018 - 19:27
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Secondo successo nel campionato di Formula E 2017-2018 per Felix Rosenqvist, che a Marrakech ha beffato negli ultimi giri Sébastien Buemi. Leader della corsa per 28 tornate dopo essere partito dalla pole position, lo svizzero della DAMS-Renault ha dovuto soccombere allo svedese della Mahindra #19 che si è imposto grazie ad un fulmineo sorpasso alla staccata della curva 7, a cui Buemi non ha saputo rispondere nonostante la possibilità di utilizzare il FanBoost. Tra i due è andato in scena un autentico remake della gara corsa qui nel novembre 2016, a ruoli invertiti e con uguale esito visto che anche questa volta l’inseguitore è riuscito a superare il fuggitivo.

Sul terzo gradino del podio è salito Sam Bird, che dopo essere partito dalla seconda casella della griglia ha ceduto il passo a Rosenqvist nei momenti immediatamente precedenti il cambio vettura, nel corso del 17° giro. Successivamente, il pilota della Virgin non è più riuscito ad impensierire il duo che si è giocato la vittoria, portandosi comunque a casa il secondo podio in tre gare e un altro piazzamento in top 3 nell’ePrix marocchino dopo il secondo posto della scorsa stagione. Il podio odierno, quindi, vede protagonisti gli stessi piloti della scorsa stagione, seppure in ordine diverso.

A meno di un secondo da Bird, in rimonta, Nelsinho Piquet ha concluso al quarto posto confermando l’elevatissimo livello raggiunto dalla Jaguar. Il figlio d’arte brasiliano ha anche staccato il giro più veloce della gara, al termine del penultimo passaggio. Quinto Jean-Éric Vergne sulla Techeetah-Renault, in grande recupero dopo una qualifica deludente ma allo stesso tempo molto meno “in vista” rispetto a Hong Kong.

Buono il sesto posto di José María López, al ritorno nella serie elettrica con il team Dragon. Per l’argentino c’è anche il rammarico delle due posizioni perse a vantaggio di Piquet e Vergne durante il cambio vettura, che a conti fatti sono valse un possibile attacco al podio nella seconda parte di gara. Per la scuderia di Jay Penske è comunque un risultato che risolleva il morale, dopo le parole piuttosto “brusche” (e forse esagerate…) utilizzate da Neel Jani dopo il deludente ePrix di Hong Kong.

Nelle retrovie la bagarre ha regnato sovrana per tutti i 33 giri della corsa. Nick Heidfeld ha concluso in settima posizione nonostante un incidente che lo ha visto protagonista, assieme alle Venturi di Mortara ed Engel, durante il 31° giro: attacco interno di Engel sul connazionale alla curva 10, con la Venturi #5 che colpisce la Mahindra #23 mandandola in testacoda; da dietro, Mortara tampona Engel e danneggia irreparabilmente la sua vettura. Le responsabilità di Mortara, contrariamente a quanto mostrato dalle immagini televisive frontali, sembrano essere nulle e anzi l’italo-svizzero pare avere semplicemente evitato un incidente ancora più rocambolesco. Dopo la bandiera a scacchi è arrivata una penalità per Engel, scivolato dalla settima alla 13esima posizione, mentre Mortara ha visto svanire in pochi secondi una rimonta eccellente dalla 17esima casella della griglia.

Ottavo posto ereditato da Tom Blomqvist, al debutto in Formula E con il team Andretti, davanti a Nicolas Prost e Alexander Lynn. Questi ultimi sono rimasti attardati nelle prime battute a causa di due collisioni separate, rispettivamente con da Costa e Abt. Il portoghese, 14° all’arrivo, è stato penalizzato di cinque secondi, mentre il tedesco ha rimediato un drive through. La gara di da Costa e Abt, così come quella di Evans, d’Ambrosio e Luca Filippi, è stata condizionata dal cambio vettura effettuato prima della full course yellow necessaria per rimuovere dalla via di fuga della curva 10 la vettura di André Lotterer. Un grande peccato soprattutto per il neozelandese della Jaguar, che prima di anticipare la sosta stava mantenendo il passo di Piquet e López e dunque sarebbe stato a sua volta in lizza per un piazzamento nelle prime posizioni, ma ha concluso solo 12°.

Gara nera per il team Audi. Lucas di Grassi si è fermato a bordo pista durante il settimo giro con la vettura ammutolita, poco dopo avere avuto ragione di López per il quarto posto, mentre Abt è rimasto vittima della sopracitata accoppiata drive through-sosta anticipata finendo 11°. Zero punti in tre gare per il campione in carica, mentre Abt è rimasto ancora a bocca asciutta dopo la squalifica che gli ha tolto la vittoria di gara-2 a Hong Kong. Non è andata meglio al team NIO-NextEV: Filippi ha chiuso 16° ed ultimo dopo avere anche rimediato un contatto con Mortara nel primo stint di gara, mentre la corsa di Turvey si è conclusa esattamente nel momento in cui ha riportato ai box la prima vettura. In lista ritirati anche Lotterer, che dopo essere stato escluso dalle qualifiche per avere saltato un controllo di peso si è ritirato nel corso del 15° giro.

Grazie a questo successo Rosenqvist è anche il nuovo leader del campionato con 54 punti, quattro in più rispetto a Bird. Terzo Vergne a quota 43, mentre Buemi è risalito al sesto posto con 22 punti alle spalle di Mortara. In classifica squadre, Mahindra ha 75 punti contro i 57 di Virgin e i 43 di Techeetah. 

Domani a Marrakech si svolgerà una giornata di test riservata ai rookies, mentre il prossimo appuntamento è per il 3 marzo con il primo ePrix di Santiago del Cile.

Classifica di gara:

Classifica di campionato:

Immagine copertina: fiaformulae.com

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