Formula E | Città del Messico: vittoria tattica per Lucas di Grassi

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di Federico Benedusi @federicob95
2 Aprile 2017 - 01:56
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Colpi di scena dal semaforo verde alla bandiera a scacchi nell’ePrix di Città del Messico. Ha vinto Lucas di Grassi, partito 15esimo, grazie a un autentico capolavoro di tattica e visione di gara. Sul podio con il brasiliano sono saliti Jean-Éric Vergne e Sam Bird, mentre la rimonta di Sébastien Buemi si è conclusa con un mesto 14esimo posto dopo un testacoda.

Dopo essere stato colpito da Stéphane Sarrazin nel corso del primo giro, di Grassi ha sostituito l’intera parte posteriore della sua Abt-Schaeffler, precipitando in fondo alla classifica. Due Safety Car gli hanno poi permesso di azzerare il suo ritardo dal resto del gruppo, ma il “colpo di mano” vero e proprio è arrivato al termine del 17esimo giro, quando il paulista ha anticipato notevolmente il cambio vettura, sperando in una nuova neutralizzazione. La terza entrata in gioco della vettura di sicurezza non si è fatta attendere molto, permettendo al vice-campione in carica di risparmiare il quantitativo necessario di batteria per arrivare in fondo alla gara da trionfatore.

Il risultato delle qualifiche è stato sovvertito prima dell’inizio della corsa, poiché il poleman Daniel Abt è stato retrocesso in fondo alla griglia a causa di una pressione degli pneumatici non conforme al regolamento tecnico. Stessa sorte toccata a Jérôme d’Ambrosio. Il pilota belga della Dragon Racing ha poi seguito la stessa strategia attuata da di Grassi ma, dopo avere conservato la seconda posizione a lungo, è stato costretto a rientrare ai box proprio in vista del traguardo con la batteria azzerata. Il motivo della gestione meno responsabile dell’energia risiede sicuramente nel feroce duello che lo ha visto protagonista assieme a Jean-Éric Vergne, uscitone poi vincitore. Per quanto riguarda Abt, il pilota di Kempten ha concluso settimo.

Il gradino più basso del podio è andato così a Sam Bird, partito quinto e autore forse della gara più “normale” per quanto riguarda i protagonisti principali. Sempre in casa Virgin, grande occasione persa per José María López, secondo in griglia dopo le penalità subite da Abt ed Engel (sostituzione del cambio, come Sarrazin) e leader della gara per larghi tratti, prima di un testacoda avvenuto nel corso di un attacco a d’Ambrosio. Il trambusto finale ha permesso al tre volte campione di WTCC di chiudere sesto, seppure sotto investigazione per un presunto unsafe release dopo il pit stop.

Per Sébastien Buemi si prospettava una rimonta quasi facile, considerando anche le tre posizioni guadagnate nel post-qualifica, ma la gara del campione in carica si è rivelata un incubo. Quinto al momento del cambio vettura, Buemi ha lamentato grosse difficoltà nel guidare la seconda monoposto, fino all’uscita di pista avvenuta nello stesso punto e momento di López. La gara dell’alfiere DAMS si è conclusa al 14esimo posto, con la magra consolazione del giro veloce che gli ha fruttato almeno un punto. Quinto, invece, il suo compagno di squadra Nicolas Prost, a sua volta costretto a una sosta aggiuntiva a inizio gara per sostituire l’ala anteriore danneggiata: anche sul francese pende comunque un’investigazione per avere causato una collisione con Nick Heidfeld.

Davanti al figlio d’arte ha concluso un ottimo Mitch Evans, che ha portato la Jaguar al quarto posto e ai primi punti stagionali. Entrambe le Giaguare hanno conquistato la top ten, visto che Adam Carroll ha tagliato il traguardo in ottava posizione, seppur in calo nel finale.

Dopo 42 giri tranquilli, la gara delle Mahindra si è risolta nella più totale anarchia. Un testacoda di Heidfeld al tornantino dello stadio, causato come detto da Prost, è costato la gara anche a Felix Rosenqvist, che lo seguiva da poco lontano. Lo svedese ha centrato la vettura del compagno di squadra, distruggendo la sospensione anteriore destra. Heidfeld ha invece chiuso 12esimo.

È durata ben poco la gara del pilota che ha ereditato la pole, dopo la penalità di Abt. Oliver Turvey ha condotto le danze per i primi dodici giri, prima di fermarsi in mezzo al rettilineo principale con la vettura spenta. Inconveniente, questo, che ha causato la seconda Safety Car. Il team China-NextEV si è in parte consolato col nono posto di Nelsinho Piquet.

Debutto con punti per Esteban Gutiérrez, decimo ma ancora decisamente poco pratico con la gestione della batteria. Dietro la lavagna, invece, il team Andretti: entrambi i piloti non hanno rispettato il tempo minimo per il cambio vettura, ma se Frijns ha chiuso 11esimo dopo avere scontato il drive through, da Costa non è nemmeno arrivato a conoscere la sua penalità a causa di un problema meccanico. Il portoghese, dopo un dritto nelle prime battute di gara, era abilmente risalito fino al quinto posto.

Ritiro per Maro Engel, ottimo in qualifica ma penalizzato di dieci posizioni per la sostituzione del cambio. Poco prima del pit stop di metà gara si è fermato anche Loïc Duval, a conti fatti decisivo per la vittoria finale targata di Grassi.

Il vantaggio in classifica di Buemi è precipitato ora a soli cinque punti su di Grassi, 76 a 71. Prost è sempre terzo, a quota 46, seguito da Vergne a 40 e Bird a 33. Tra le squadre, DAMS sempre al comando con 122 punti contro i 91 di Abt Sportsline.

La Formula E sbarca ora in Europa con il ritorno dell’ePrix di Montecarlo, previsto per il 13 maggio.

Classifica di gara

Classifica generale

Immagine copertina: twitter.com/FIAformulaE

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