Fernando ancora in ospedale. Il vento dà proprio alla testa..

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Febbraio 2015 - 10:45
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Fernando Alonso è ancora in ospedale per tenere monitorate le sue condizioni. Non si sa ancora quando uscirà (“resterà finchè necessario”, dice il manager), e ormai sicuramente salterà gli ultimi test in programma da domani a domenica.

Mancano 16 giorni alle prime prove libere in Australia, e al momento è legittimo avere dubbi sulla presenza di Fernando. Per arrivare a Melbourne il viaggio richiesto è lunghissimo, di solito avviene giorni prima del Gran Premio e i frequenti mal di testa di cui si vocifera sui media potrebbero influire sulle possibilità di recupero di Alonso prima della gara inaugurale.

Tre notti di fila in ospedale (per ora), non sono una passeggiata. E questo stride sempre di più col tentativo, ormai imbarazzante, di minimizzare l’episodio da parte della Mclaren e dell’entourage dello spagnolo. Jordi Vidal, il fotografo autore degli scatti che riprendono l’uscita di pista, è stato chiaro. Fernando andava piano, tanto che Sebastian Vettel, lontano nel primo scatto dalla Mclaren, al momento dell’uscita è subito dietro. La frenata di cui si è tanto parlato e sulla quale avevamo esposto dei dubbi, non è di Fernando, il quale non ha nemmeno toccato l’erba sintetica all’esterno della curva tre prima di uscire.

Volete un esempio? Eccolo, Pastor Maldonado l’anno scorso.

E questo incidente è avvenuto a velocità sicuramente superiore a quello di Fernando. Potete apprezzare il terribile colpo subito dal casco del pilota nell’impatto nel quale la sospensione anteriore destra si è spezzata come niente.

Francamente credo che il vento abbia dato alla testa, sì, ma non quella di Fernando. Già, come ampiamente detto e non solo da me e da noi, la scusa della folata è roba da ricordare per decenni, per la presunzione di imbecillità che qualcuno ha nei confronti di chi segue questo sport tra appassionati e addetti ai lavori.

Il protrarsi della permanenza di Fernando in ospedale, e le indiscrezioni sui gemiti via radio dello spagnolo dopo essersi fermato, non lasciano spazio ad altre interpretazioni che non siano quelle di un qualcosa di veramente strano successo all’interno della Mp4-30 domenica mattina.

Avanziamo anche un’altra ipotesi. Accettiamo che effettivamente Fernando abbia subito una commozione: e se il colpo ricevuto fosse dovuto ad uno stato di semi incoscienza, con conseguente rimbalzare del casco tra le protezioni laterali dell’abitacolo? E’ un po’ forzata come prospettiva, per carità. Ma pensando ad un ‘rintronamento’ di Fernando (dovuto a non si sa quale causa) al momento di portare fuori pista la Mclaren, il non esser pronto ad una toccata a muro seppur a velocità bassa potrebbe aver influito sui danni riportati.

Tornando all’incidente, il fatto che Button il pomeriggio non abbia girato e che la FIA abbia sequestrato del materiale è indicativo di qualcosa che è andato storto sulla vettura e non sul pilota.

E’ evidente che la verità sulle cause che hanno portato a questa uscita di pista non la conosceremo mai. Potranno fornirci dieci ricostruzioni in full hd oltre a venti comunicati ufficiali facendoci credere che i test si sono svolti a Trieste e solo per la Mclaren. Ma abbiamo testimonianze dirette (fotografo e Vettel) di dinamica e velocità, foto dei non-danni riportati dalla vettura, condizioni di Fernando in pista (agitato e sedato) e a giorni tre dall’incidente. Quanto basta per avere molti dubbi, al netto della foto impacchettata e postata, sulle sue condizioni e sulla possibilità di vederlo non tanto da domani in pista nei test (impossibile) ma tra due settimane a Melbourne.

Speriamo di essere smentiti in fretta.

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