F2 | I guai alla frizione preoccupano i piloti

Formula 2
Tempo di lettura: 3 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
1 Maggio 2018 - 17:00
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Il 2018 ha visto il debutto in F2 della nuova monoposto della Dallara, dopo sette stagioni con la GP2/11. I primi due appuntamenti stagionali, disputati in Bahrain e a Baku, hanno però fatto emergere dei problemi legati alla frizione, con molti piloti che, al momento del semaforo verde, hanno stallato provocando situazioni potenzialmente pericolose.

Lo scorso weekend in Azerbaijan, quattro piloti hanno avuto guai nella feature race mentre ben cinque hanno faticato a partire nella sprint race. Non pochi piloti, esprimendosi a riguardo, hanno definito il partir bene dalla propria piazzola quasi come un gioco d’azzardo (gamble). I più, infatti, hanno definito la frizione della nuova F2 troppo sensibile e soggetta ad un “comportamento” un po’ troppo casuale.

Questo il parere del leader del campionato, Lando Norris: “È sul serio un problema di sicurezza. Stallano piloti sia a destra che a sinistra della griglia, e gli altri sterzano ovunque” – spiega il pilota in orbita McLaren a Motorsport.com – “Alla fine capiterà di avere un pilota arrivare da dietro a grande velocità, e non potrà far nulla per evitare chi gli sta davanti. E avremo un grosso incidente“.

Così Jack Aitken, fermo in entrambe le gare in Azerbaijan: “Dal fondo della griglia è qualcosa di spaventoso. Ne ho parlato con Louis Deletraz, e ha convenuto che si tratti esattamente di un problema di sicurezza. Io credo che nessuno voglia un campionato deciso da questo genere di problematiche di natura tecnica“.

Un altro pilota ad aver avuto finora grossi problemi è Alexander Albon. In stallo tre volte su quattro, ha vinto nell’unica occasione in cui è partito bene, ovvero nella feature race di Baku. Albon ha sottolineato che i piloti, prima del weekend azero, avrebbero voluto allenarsi negli start ma non è stato loro permesso. “Anche in questo weekend abbiamo portato questo problema nel briefing, chiedendo di poterci allenare. Ma la nostra proposta è stata rifiutata“, ha commentato il pilota inglese con licenza thailandese ancora a Motorsport.com.

Il nostro team, la DAMS, ha spinto molto in tal senso, essendo stato uno dei team ad avere più guai di questo tipo” – continua Albon – “Ci è stato detto che non c’era il tempo per effettuare simili prove ed è un peccato, poiché è un problema che riguarda in primis la sicurezza. Finora abbiamo corso in Bahrain e a Baku, due piste con rettilinei lunghissimi ed ampi. Immaginate cosa potrebbe succedere a Monaco, se queste situazioni dovessero ripetersi. Sarà il caos assoluto“.

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