F2 | GP Gran Bretagna: Russell beffato ai box, Albon vince la feature race

Formula 2
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di Federico Benedusi @federicob95
7 Luglio 2018 - 18:24
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Nel weekend in cui i due fuoriclasse britannici della F2 erano chiamati a darsi battaglia sul circuito di casa, ad uscire vincitore dalla feature race è stato un suddito della Regina (nato a Londra) che tuttavia corre con passaporto thailandese. Doveva essere un fine settimana di riscatto per Alexander Albon e così è stato, almeno per quanto riguarda la gara più importante e ricca in termini di punti assegnati: il pilota di riferimento del team DAMS ha rovesciato il risultato delle qualifiche approfittando di un pit stop lento di George Russell, che gli ha consegnato il secondo successo stagionale dopo quello di Baku. Russell ha comunque portato a casa un secondo posto importante per la classifica di campionato, vista l’ennesima giornata storta di Lando Norris che non è andato oltre il decimo posto.

Dopo avere mantenuto la prima posizione in seguito alla partenza lanciata, la corsa di Russell si è complicata in occasione del cambio gomme avvenuto al termine del sesto giro. La ruota anteriore sinistra è entrata con eccessiva difficoltà nella sua sede e Albon si è pienamente infilato nel pertugio lasciato involontariamente dal leader del campionato, mantenendolo poi a debita distanza per tutto il resto della distanza di gara. A rendere vano ogni possibile attacco di Russell ci ha poi pensato una penalità di cinque secondi inflitta alla ART #8 per un eccesso di velocità in corsia box.

Infrazione di cui Russell non si è dovuto curare più di tanto, visto il cospicuo distacco inflitto sotto la bandiera a scacchi al terzo classificato, che ancora una volta risponde al nome di Antonio Fuoco. Il calabrese ha saputo gestire una perdita di potenza del suo motore nei primi giri, conservando successivamente la sua posizione dagli assalti del compagno di squadra Louis Délétraz prima e di Sérgio Sette Câmara poi. A negare l’attacco finale al pilota brasiliano è stato l’ennesimo cedimento di un motore Mecachrome di questa disastrosa stagione; Câmara si è fermato al 23° giro col propulsore in fiamme, episodio che ha mandato letteralmente in fumo la possibilità di conquistare un buon risultato.

A lottare per il quarto posto sono quindi rimasti Luca Ghiotto e Louis Délétraz. Il vicentino si è reso protagonista di una grande rimonta dal nono posto in griglia, ma proprio in vista della bandiera a scacchi non è riuscito a rispondere al contrattacco dello svizzero, che probabilmente ha gestito meglio le gomme dure nel corso del secondo stint di gara. Il figlio d’arte ha preso le misure alla Campos #14 nel corso dell’ultimo giro, riuscendo ad averne ragione sull’Hangar Straight con l’ausilio del DRS. In scia ai due duellanti hanno concluso Artem Markelov e Nyck de Vries, con l’olandese che si è prodotto a sua volta in una bella sfida con Ghiotto, uscendone però sconfitto.

La pole per la sprint race di domani, con l’ottavo posto odierno, è andata a Maximilian Günther. Il tedesco ha beneficiato dei dieci secondi di penalità inflitti a Jack Aitken, bravo nel recuperare posizioni nelle ultime battute di gara ma retrocesso a causa di un eccesso di velocità in pit lane (stessa infrazione del compagno di squadra Russell…) e di una successiva infrazione del regime di virtual safety car. Le neutralizzazioni virtuali sono state due, nel corso di questa gara: la prima per recuperare la vettura di Nirei Fukuzumi, rimasta ferma per il solito problema al motore, la seconda dovuta al contatto tra Norris e Sean Gelael che ha messo fuori gioco l’indonesiano al 21° giro. 

Il contatto alla curva Brooklands, non sanzionato dalla Direzione Gara, è stato solo l’atto finale di un’altra giornata storta per Lando Norris. Dopo avere subito l’iniziativa di Arjun Maini, che al quinto giro gli ha strappato la sesta posizione, lo young driver McLaren ha spento il motore della sua Dallara in occasione del pit stop obbligatorio, ripartendo dall’ultima posizione; la sua rimonta, che ha visto anche il suddetto incidente con Gelael, si è conclusa al decimo posto grazie alle penalità inflitte ad Aitken e Tadasuke Makino (anche in questo caso per violazione del regime di virtual safety car), alle spalle di Ralph Boschung. Lo svizzero, così come lo stesso Makino, ha optato per una strategia inversa rispetto al resto della griglia con partenza su gomme dure, scelta che pur non ribaltando le sorti della gara ha permesso alla MP Motorsport di portare a casa un paio di punti.

Dopo l’ottimo inizio di gara, culminato nel sorpasso ai danni di Norris, la gara di Arjun Maini ha preso una piega negativa ai box. Una sosta lenta ha relegato anche l’indiano nelle ultime posizioni della classifica e a complicare ulteriormente la situazione ci ha pensato nientemeno che il suo compagno di squadra in Trident, Santino Ferrucci: nel tentativo di operare un sorpasso difficile, lo statunitense ha spinto fuori pista Maini alla Brooklands durante il 22° passaggio, prendendosi cinque secondi di penalità come conseguenza; almeno in questo caso, diversamente da quanto avvenuto in Francia, la sanzione ha restituito la posizione a Maini, 14° mentre Ferrucci è stato classificato 16°.

Con una classifica generale che ora vede Russell in fuga a quota 156 punti contro i 122 di Norris, l’appuntamento è per la sprint race che si svolgerà domani alle 10:20 italiane.

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