F2 | GP Azerbaijan: Russell rimonta dal 12° posto e vince gara-2

Formula 2
Tempo di lettura: 8 minuti
di Andrea Gardenal
29 Aprile 2018 - 12:37
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Per gli standard di Baku si può dire che la sprint race dell’appuntamento azero della Formula 2 sia stata, tutto sommato, tranquilla: al termine di una gara senza condizionamenti esterni da parte della safety car, a prevalere è stato George Russell, autore di una strepitosa rimonta che l’ha portato dalla 12ª posizione sulla griglia al gradino più alto del podio. La gara di Russell si è decisa per buona parte allo start: il pilota inglese è stato autore di una partenza perfetta, mentre davanti a lui parecchi piloti sono rimasti piantati in griglia; fatto sta che, al termine del primo giro, il campione in carica della GP3 era già risalito al quinto posto.

La gara di Russell è stata tutta un crescendo: dopo aver scavalcato Boschung per la quarta posizione, l’inglese ha guadagnato la terza piazza grazie ad un errore di Lando Norris, arrivato lungo alla prima curva nel tentativo di superare Latifi. Russell ha proseguito con una condotta di gara decisa ma accorta, con cui ha recuperato terreno sui primi senza stressare in misura eccessiva le gomme. Dopo il lungo di Norris, Russell si prende anche la seconda posizione scavalcando Latifi e mettendosi alla caccia di Sergio Sette Camara, che aveva preso la leadership della gara alla partenza.

La fase di avvicinamento dura quasi 10 giri, ma alla fine Russell riesce ad arrivare in scia al brasiliano: tenta un primo attacco all’inizio del 17° giro, ma dopo aver percorso due curve affiancato al rivale è costretto a desistere. L’avvicendamento è però solamente questione di tempo e al termine dello stesso giro il pilota della ART guadagna agilmente la prima posizione grazie alla scia offertagli da Camara e all’aiuto del DRS. Da questo momento in poi la gara non ha più nulla da dire per quanto concerne le prime due posizioni.

È molto avvincente invece la lotta per la terza posizione tra Latifi, De Vries e Norris: il canadese mantiene la posizione per quasi tutta la gara, ma a due giri dalla fine l’olandese, partito dal 14° posto e risalito a sua volta grazie ad una grande partenza, riesce finalmente a passare. La battaglia, tuttavia, non si esaurisce qui: Latifi tiene il ritmo di De Vries nella rimanente porzione di gara e prova ad attaccarlo grazie al DRS, con Norris che tiene attende gli eventi alle loro spalle; il pilota della Prema riesce a resistere e a conservare la terza posizione per appena due decimi davanti a Latifi e a Norris, che con questa quinta posizione conserva la leadership del campionato.

In sesta posizione si classifica Maini davanti a Ferrucci e Merhi, partito malissimo dalla pole position conquistata grazie all’ottavo posto di ieri; nono Boschung, in grande crisi con le gomme posteriori a partire da metà gara, davanti a Boschung.

Solamente 15° Ghiotto, rimasto purtroppo piantato al via assieme ad Aitken, Albon, Markelov e Gunther; ancora peggio è andata a Fuoco, che ha visto la propria macchina ammutolirsi già durante il giro di ricognizione.

Con i risultati di oggi Norris mantiene la prima posizione in classifica generale con 53 punti, uno solo in più rispetto a Sette Camara; terzo Albon con 41 punti davanti a Markelov (30), mentre il successo di oggi consente a Russell di risalire al quinto posto con 27 punti.

Il prossimo appuntamento con la Formula 2 è tra due settimane sul circuito di Barcellona.

La cronaca

I risultati di gara-1 portano Merhi e Boschung in prima fila con Lando Norris immediatamente alle loro spalle: per Antonio Fuoco la gara finisce ancor prima di iniziare a causa di un problema tecnico che fa fermare la sua macchina nella zona del castello.

Partenza ottima per Nicholas Latifi che dalla quarta posizione si porta immediatamente al comando davanti a Boschung mentre Merhi ha un avvio orribile e si ritrova subito a centro gruppo. Buono anche lo scatto di Sette Camara che alla prima curva è terzo; la progressione del brasiliano è strepitosa, supera Boschung nel rettilineo che porta alla curva 3 e, alla staccata della prima curva del secondo giro, supera anche Latifi portandosi in prima posizione. Allo spegnersi dei semafori Aitken, Albon, Markelov, Gunther e Ghiotto erano rimasti fermi in griglia.

Al quarto giro Norris guadagna l’ultimo gradino del podio superando Boschung nel rettilineo che porta alla curva 3; lo svizzero tiene il passo dell’inglese e al termine del giro riesce a prenderne la scia, ma il pilota della Carlin difende bene la propria terza posizione. Alle spalle dei due sopraggiunge George Russell, risalito al quinto posto grazie ad un’ottima partenza.

La scena si ripete anche al giro successivo, quando Boschung recupera svariati decimi a Norris grazie all’aiuto del DRS; prova a farsi vedere all’interno della prima curva, ma la sua è più una manovra di disturbo che un reale tentativo di sorpasso. Al settimo passaggio finalmente Norris si scrolla di dosso lo svizzero e si avvicina a Latifi portandosi a meno di un secondo di distacco da lui; il canadese, a sua volta, ha un paio di secondi di ritardo da Sette Camara.

Al termine del settimo giro Russell prende la scia di Boschung e lo supera agevolmente, mentre Norris si porta davanti a Latifi alla prima curva; il pilota della DAMS oppone resistenza, ha una migliore uscita di curva e alla successiva svolta a sinistra si riprende la posizione, relegando Norris nuovamente al terzo posto.

Durante l’ottavo giro Norris viene riavvicinato da Russell, ma entrambi si fanno sotto a Latifi nel lungo rettilineo che porta ai box: Latifi tiene una traiettoria centrale, Norris lo attacca all’esterno e Russell all’interno, ma il pilota della Carlin ritarda troppo la frenata ed è costretto ad imboccare la lunga via di fuga prima di tornare in pista al settimo posto; Latifi tiene testa a Russell per poche curve, ma al termine dello stesso giro è costretto a cedere la posizione al pilota inglese; nel medesimo frangente De Vries infila Boschung salendo in quarta posizione.

Norris ingaggia un duello con Merhi per la sesta posizione: per un paio di tornate lo spagnolo resiste, ma al 12° giro Norris ha finalmente la meglio dopo aver percorso le prime due curve affiancato al rivale; Maini approfitta a sua volta della situazione soffiando a Merhi il settimo posto. Dopo pochi secondi Gelael arriva lungo alla prima curva e colpisce le barriere di protezione ritirandosi: la sua vettura viene rapidamente rimossa e non è necessario l’intervento della Safety Car. Norris vola e nel corso dello stesso giro riesce a ricucire il gap che lo separava da Boschung, che inizia a lamentare qualche problema di gomme; ancora prima di completare il 12° passaggio, Norris sale al quinto posto superando lo svizzero, che nella tornata successiva viene infilato anche da Maini.

In testa alla gara, nel frattempo, Russell inizia a ricucire il gap che lo separa da Sette Camara al ritmo di mezzo secondo al giro; l’operazione di riavvicinamento viene propiziata anche da un piccolo errore all’inizio del 12° giro che costa circa un secondo al pilota brasiliano. Siamo al 15° giro e, mentre Merhi infila Boschung e Ferrucci fa lo stesso con Makino, Russell è ormai nella scia di Camara. Passa un giro e Boschung si riprende la posizione nei confronti del compagno di squadra; dopo pochi secondi, alla frenata della curva 3, Ferrucci compie la stessa operazione superando il pilota spagnolo.

Al 17° giro si infiamma la lotta per la leadership: Russell attacca Sette Camara prendendo il comando alla prima curva, ma Camara reagisce e alla curva 2 si riprende la prima posizione; l’inglese resta in scia e alla curva 3 il brasiliano arriva leggermente lungo, propiziando un ulteriore riavvicinamento di Russell che però non riesce ad infilarlo. I due proseguono in fila indiana per tutta la zona del castello finché, di ritorno sul rettilineo principale, Russell infila Camara con grande facilità grazie all’aiuto del DRS.

La leadership della gara cambia padrone: Russell, partito dal 12° posto, è ora in prima posizione davanti a Sette Camara, Latifi, De Vries e Norris; sesto Maini davanti a Ferrucci, che nel frattempo ha soffiato a Boschung la settima posizione scavalcandolo all’esterno della curva 3.

A 3 giri dalla fine De Vries è ormai in coda a Latifi e alle spalle dei due riemerge Lando Norris: al termine del 19° giro De Vries prende la scia, ma non riesce ad attaccare Latifi alla prima staccata; la manovra viene compiuta pochi secondi dopo, nel rettilineo che porta alla curva 3, ancora una volta grazie all’ausilio del DRS; siamo oramai nel corso del penultimo giro.

Latifi tiene il ritmo dell’olandese e all’inizio dell’ultimo giro gli è nuovamente in scia: mentre Russell si avvia a vincere in scioltezza seguito da Sette Camara ha luogo la volata per la terza posizione: nonostante corra ad handicap rispetto agli altri due, che hanno il DRS a disposizione, De Vries riesce a mantenere l’ultimo gradino del podio dagli attacchi di Latifi e Norris. Sesto Maini davanti a Ferrucci, mentre Merhi conquista l’ultimo punto a disposizione.

Le classifiche

Immagine di copertina da https://twitter.com/ARTGP

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