F2 | GP Azerbaijan: Albon vince un’incredibile gara-1

Formula 2
Tempo di lettura: 8 minuti
di Andrea Gardenal
28 Aprile 2018 - 11:41
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Il circuito cittadino di Baku non si smentisce mai: ancora una volta la Formula 2 ha messo in scena uno spettacolo caotico e non facile da interpretare condito da tanti sorpassi (quasi tutti, purtroppo, col DRS), alcuni incidenti ed un paio di Safety Car. A spuntarla è stato il poleman, Alexander Albon, alla sua prima vittoria in carriera in Formula 2, ma la sua è stata una gara tutt’altro che facile.

Partito non benissimo dalla pole, Albon si è fatto immediatamente infilare da George Russell, salvo riprendersi la posizione nel lungo rettilineo che porta alla curva 3. Tutti i piloti sono rientrati ai box nell’arco di un paio di giri dall’apertura della finestra per i pit stop, ma al termine delle soste Albon era scivolato addirittura al quarto posto a causa di una sosta lenta e della necessità di aspettare che passasse un rivale prima di ripartire al fine di evitare un unsafe release; in un paio di giri, tuttavia, ha scavalcato Nissany guadagnando la terza posizione.

La gara si è calmata per alcuni minuti finché al 18° giro proprio Nissany è andato a muro provocando una neutralizzazione. Alla ripartenza le posizioni si sono rimescolate: arrivati alla prima curva coi freni freddi, i primi tre sono tutti arrivati lunghi; chi ne ha fatto maggiormente le spese è stato George Russell, leader della gara, che si è ritrovato in men che non si dica in fondo al gruppo; Albon, viceversa, ha limitato i danni perdendo una sola posizione a vantaggio di Antonio Fuoco, che si è così ritrovato al comando dopo essere partito dalla 12ª posizione.

Per alcune tornate Fuoco ha controllato la situazione, finché al 24° giro Albon non si riavvicina a lui prendendosi la testa della gara per non mollarla più fino al traguardo. Albon vince così in rimonta davanti a Jack Aitken ed Antonio Fuoco, che ha perso anche la seconda posizione a due giri dalla fine. Grandissima gara anche per il pilota anglo-coreano, partito dal fondo dopo aver fatto spegnere il motore della sua macchina al via e risalito fino al secondo posto.

Quarta posizione per Sergio Sette Camara che negli ultimi giri si è difeso con le unghie e con i denti dagli attacchi di Nicholas Latifi, quinto sul traguardo; sesto Norris, partito dai box dopo aver fatto spegnere il motore della sua monoposto all’inizio del giro di ricognizione. L’inglese ha limitato alla grande i danni e, anche grazie alle disavventure dei suoi più diretti rivali nella lotta per il titolo, rimane in testa al campionato con 47 punti contro i 41 di Albon e i 40 di Sette Camara.

L’appuntamento con gara-2 è per domani mattina alle 11:10

La cronaca

Per Lando Norris la gara inizia in salita, col motore della sua macchina che si spegne prima dell’inizio del giro di ricognizione: il leader del campionato è costretto a partire dai box una volta che saranno passati tutti gli altri piloti.

Partenza fulminante per George Russell che brucia Alex Albon prendendo la testa della gara alla prima curva nonostante la chiusura verso il muretto dell’anglo-thailandese; nel rettilineo successivo Albon prende la scia del rivale e ritorna in prima posizione. Alle loro spalle, nel frattempo, Gelael aveva toccato Deletraz alla prima frenata; lo svizzero ha perso il controllo della macchina facendo spegnere il motore ed urtando Maximilian Gunther, provocandogli una foratura. Pochi secondi dopo Ghiotto, risalito fino al terzo posto, perde il controllo della macchina all’uscita della curva 16 sbattendo violentemente contro il muretto interno della pista.

Al termine del giro, proprio mentre Russell stava provando un nuovo attacco su Albon, la Direzione Gara congela le ostilità e manda in pista la safety car. Albon e Russell occupano le prime due posizioni davanti a De Vries, Maini, Sette Camara e Fuoco. Norris e Makino, partiti dai box, sono risaliti in 13ª e 14ª posizione. mentre al 16° e 18° posto ci sono Merhi e Aitken, che al momento della partenza avevano fatto spegnere il motore.

Si riparte al quinto giro con i primi che mantengono regolarmente le rispettive posizioni alla prima staccata, ma alla curva 2 Sette Camara si prende la quarta posizione ai danni di Maini. Al termine del giro Russell prende la scia ad Albon che però alla prima curva riesce a difendersi; Russell attacca anche all’esterno della curva 3, ma ancora una volta il leader della gara mantiene la posizione. Al termine del sesto giro Russell è il primo a rientrare ai box per la sosta obbligatoria seguito da Ferrucci, Norris, Latifi e Gelael. Dopo pochi secondi Maini rallenta, probabilmente a causa di un problema meccanico, mentre Gunther arriva lungo alla curva 4 e si ritira.

Per qualche secondo si teme un nuovo ingresso della Safety Car o una VSC, ma la situazione di emergenza viene risolta in breve tempo e al termine del settimo giro rientrano ai box tutti i piloti rimasti in pista ad eccezione di Nissany, Markelov, Boschung e Merhi. Una volta usciti dai box Russell si ritrova virtualmente al comando della gara davanti a De Vries mentre Albon, vittima di una sosta lenta e costretto ad aspettare prima di ripartire a causa dell’arrivo degli altri piloti, si ritrova solamente in terza posizione. Maini torna ai box per il cambio gomme, ma una volta ripartito dalla sua piazzola si ferma nuovamente a causa del persistere di problemi tecnici.

Alla fine dell’ottavo giro Nissany rientra ai box e, al termine delle operazioni, riesce a tornare in pista al terzo posto virtuale davanti ad Albon. All’inizio del decimo giro Albon si riprende l’ultimo gradino del podio scavalcando Nissany usando il DRS, mentre alle loro spalle si accende la lotta per la sesta posizione tra Fukuzumi, Markelov, Sette Camara e Latifi. Passa un giro e anche Fuoco scavalca Nissany, sempre grazie al DRS. Dopo 10 giri Russell ha 5 secondi di vantaggio su De Vries, 11 su Albon e 14 su Fuoco; segue poi un gruppo compatto, che arriva fino alla 12ª posizione occupata da Norris, nel quale il divario che separa un pilota dall’altro è inferiore al secondo.

Al 14° giro Markelov scavalca Fukuzumi, che nel frattempo era uscito dal DRS Range di Nissany, mentre Latifi guadagna la 9ª posizione superando Boschung, che ora viene messo sotto tiro anche da Norris; l’inglese riesce ad effettuare la manovra alla curva 3 del giro successivo salendo al decimo posto.

Fukuzumi inizia a soffrire di qualche problema con le gomme e in un paio di giri scivola fuori dalla top-10. Al 18° giro Roy Nissany butta alle ortiche una buona gara andando a muro all’uscita della curva 4: la macchina è in posizione pericolosa e per la seconda volta in questa gara la Safety Car viene chiamata in pista. Durante la neutralizzazione Ferrucci e Fukuzumi rientrano ai box per cambiare le gomme, col giapponese che scivola in fondo al gruppo dopo aver fatto spegnere il motore alla ripartenza.

Si riparte all’inizio del 21° giro: alla staccata della prima curva i primi tre arrivano tutti lunghi e Fuoco si prende la testa della gara davanti ad Albon e Sette Camara. De Vries è 12° mentre Russell, che ha dovuto far manovra per ripartire dopo essere finito a ridosso delle gomme di protezione, è addirittura ultimo. Aitken supera Sette Camara all’inizio del 23° giro guadagnando l’ultimo gradino del podio alle spalle di Fuoco e Albon; a metà dello stesso giro il motore di Markelov esplode inondando la pista di olio e di fumo.

Albon si avvicina a Fuoco e al termine del 24° giro ne prende la scia scavalcandolo ancor prima di arrivare alla linea del traguardo: l’anglo-thailandese torna al comando della gara dopo averla persa in occasione dei pit stop, mentre Fuoco perde qualche decimo consentendo ad Aitken di avvicinarsi.

Al 27° giro si accende la battaglia per il quarto posto: Latifi attacca Sette Camara alla staccata della prima curva, ma arriva lungo e il pilota brasiliano riesce a riprendersi la posizione in uscita di curva; nel frattempo alle loro spalle arriva anche Lando Norris, che grazie alla confusione al termine del periodo di safety car è risalito fino al sesto posto. All’inizio del 28° giro Aitken prova un attacco suo Fuoco ma è costretto a desistere; ci riprova in curva 3 dopo pochi secondi e questa volta riesce a prendersi il secondo posto; alle loro spalle Sette Camara riesce a difendersi da Latifi e Norris.

L’ultimo giro di gara non porta altre modifiche: Alexander Albon vince gara-1 a Baku davanti a Jack Aitken, al suo primo podio in Formula 2, e ad Antonio Fuoco. Quarto Sette Camara davanti a Latifi e Norris, che limita i danni con un buon sesto posto. Settimo Boschung, ottavo Merhi (poleman per gara-2) mentre Makino e Gelael chiudono la zona punti.

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