F1 | Vettel: “La FIA consulta i piloti solo per mettere una crocetta”

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
18 Maggio 2018 - 15:52
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Il peso delle opinioni dei piloti nelle novità che, di volta in volta, hanno cambiato il volto delle monoposto di Formula 1 e più in generale dei Gran Premi, rappresenta praticamente da sempre un nervo scoperto del Circus, un argomento che ha provocato molte discussioni.

Uno degli esempi più noti risale all’inverno 1993-94, quando con un colpo di spugna la FIA decise di eliminare dalle monoposto tutta l’elettronica che le aveva caratterizzate fino alla stagione precedente. Durante i test che precedettero la stagione 1994, in tanti si accorsero di come erano diventate instabili le varie monoposto, pensate per una configurazione diversa da quella poi approvata. Tristemente premonitrici le parole di Ayrton Senna, giusto per fare un nome altisonante, oltre ai vari incidenti che caratterizzarono quell’inverno (su tutti quello di Lehto a Silverstone).

Tornando al presente, l’oggetto del contendere riguarda la semplificazione aerodinamica che colpirà alcune parti della monoposto (ala anteriore in particolare, ma anche quella posteriore) a partire dal 2019, con l’obiettivo di facilitare i sorpassi e i duelli ravvicinati. Sebastian Vettel, a margine dei test di questa settimana a Barcellona, è intervenuto in maniera molto dura al riguardo, prima definendo ‘comica’ questa marcia indietro dopo la rivoluzione effettuata la scorsa stagione, poi attaccando la Federazione Internazionale, rea di rivolgersi ai piloti solo a cose fatte.

Da un lato, potrebbe essere positivo che noi piloti non risultiamo coinvolti nella stesura delle regole, non essendo il nostro lavoro e potendo non avere la competenza necessaria” – ha sottolineato il pilota tedesco – “D’altra parte, però, siamo noi a guidare le monoposto e, se si vuol discutere su quello di cui hanno bisogno, credo che noi piloti possiamo dare informazioni molto interessanti“.

La realtà dei fatti, però, è che noi non veniamo mai ascoltati. Se succede, è soltanto per mettere una crocetta. Credo che ‘chiedere’ ed ‘ascoltare’ siano due cose molto diverse” – continua Vettel – “E’ normale che tutti rincorrano i propri interessi, ma le ultime decisioni… Non credo che qualche pilota apprezzi il fatto che le monoposto stiano per diventare più lente. Rallentarle di un secondo e mezzo è davvero utile? Io credo ci siano aggiustamenti aerodinamici applicabili senza rallentare le monoposto, aiutando anche i sorpassi“.

Negli ultimi giorni, anche Lewis Hamilton si è fatto sentire. Criticando il possibile layout del Gran Premio di Miami, il pilota Mercedes ha chiesto più voce in capitolo per i piloti riguardo il design dei circuiti: “Perché in questi casi non veniamo mai interpellati? Sono eccitato dall’idea di correre a Miami, ma quando ho visto il progetto del circuito sono rimasto perplesso. Si poteva decisamente fare di meglio. Con quei due lunghissimi rettilinei sul ponte, la pista rischia di essere molto noiosa e non vorrei si ripetesse un caso come quello del circuito di Valencia. Se avessero chiesto la nostra opinione avremmo potuto dare qualche consiglio utile“.

Il presidente della FIA, Jean Todt, ha risposto ad entrambi. Prima al pilota Ferrari: “Rispetto molto i piloti e quanto possano essere impegnati, ma hanno accesso alle decisioni. Molto spesso ci sono dei meeting e loro il più delle volte non si presentano. Nelle commissioni FIA ci sono tanti posti per i piloti e, di recente, Felipe Massa è stato nominato presidente della Commissione Karting. Noi siamo felici di accogliere i piloti in Federazione e li incoraggiamo a partecipare“.

Per quanto riguarda Hamilton: “Stiamo parlando di una gara che ancora non esiste” – dice Todt – “Liberty Media sta discutendo con i potenziali promotori e stanno cercando di capire se sarà possibile organizzare l’evento e dove. Poi il nostro dipartimento di sicurezza invierà qualcuno a fare dei sopralluoghi e, se necessario, formulare alcune raccomandazioni. Se i piloti hanno commenti da fare sono più che benvenuti“.

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