F1 | Svelate le prime immagini del prototipo 2021

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
23 Agosto 2019 - 20:00
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Con la deadline di ottobre sempre più vicina, finalmente (è il caso di dirlo) la Formula 1 sembra stia facendo i primi passi concreti verso quella che sarà la nuova rivoluzione regolamentare, prevista per la stagione 2021. Nella giornata di ieri, infatti, sul sito ufficiale della Formula 1 sono state pubblicate le prime immagini del prototipo della monoposto 2021, seguita da un video nel quale le varie novità ed intenzioni vengono spiegate passo dopo passo.

Nello scenario della galleria del vento della Sauber, sono stati effettuati dei test aerodinamici su un modellino in scala 1:2 e cerchioni da 18″, che va a seguire altri test svolti prima su una monoposto 2018 (sempre in scala ridotta) e quindi su una già pensata secondo le linee guida 2021, ma ancora con pneumatici con cerchioni da 13″. I vertici del Circus ci hanno tenuto a far sapere che i risultati finali di questi test saranno condivisi con tutti i team, e che gli ingegneri impegnati non facevano parte di alcuna scuderia.

Secondo alcuni rumors, alcune parti della monoposto (pance ed ala posteriore) dovrebbero rimanere grossomodo simili a quanto visto nel rendering; altre, come l’ala anteriore, potrebbero subire non poche evoluzioni nei prossimi mesi. Così Pat Symonds, Chief Technical Officer della Formula 1: “I test in galleria del vento che stiamo svolgendo sono leggermente diversi da quelli che potrebbero fare i team. Loro lavoreranno esclusivamente in termini di forze sulla monoposto, attraverso una varietà di comportamenti mentre la muovono. Siamo ovviamente interessati a quelle forze e in particolare al modo in cui tali forze cambiano mentre la monoposto è in movimento. Ma siamo ancora più interessati a ciò che si verifica riguardo l’aria turbolenta dietro la monoposto“.

Per questo motivo, benché stiamo facendo gran parte del nostro sviluppo nel settore dei CFD utilizzando alcune tecniche piuttosto avanzate, non comunemente utilizzate dai team, vogliamo eseguire il backup delle simulazioni virtuali con una simulazione fisica” – aggiunge Symonds – “Abbiamo anche scelto di utilizzare un modello in scala al 50%, piuttosto al 60%, posizionandolo piuttosto lontano nella galleria del vento. Questo ci ha dato l’opportunità di ispezionare al meglio la scia della monoposto“.

La parola passa quindi a Nikolas Tombazis, Responsabile FIA delle questioni tecniche delle monoposto, che elogia la galleria del vento della Sauber: “Possiamo misurare la direzione, la pressione e la velocità del flusso, e via dicendo. In questo modo possiamo assicurarci che ciò che il CFD prevede sia corretto, in quanto la maggior parte del lavoro per queste configurazioni è stata fatta in CFD“.

Il punto fondamentale di tutto ciò è che stiamo cercando di ridurre le perdite che la macchina che segue deve affrontare” – prosegue l’ex Ferrari – “La semplificazione aerodinamica aiuta anche a migliorare le prestazioni della monoposto in scia. Da un lato, la macchina davanti non ha tanti modi per controllare la propria scia. Dall’altro lato, la macchina che segue, non essendoci tutti questi dispositivi piccoli e molto sensibili, risulterà meno suscettibile ai disturbi aerodinamici“.

Scendendo più nello specifico, secondo gli auspici le novità regolamentari dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) ridurre la perdita di carico aerodinamico della monoposto che segue dal 50% attuale ad un range del 5-10%. Inoltre, come sottolineato in precedenza, avremo gli pneumatici caratterizzati dai nuovi cerchioni da 18″ (testati il prossimo anno massicciamente, soprattutto grazie alla Formula 2) e da un profilo più basso.

Dal rendering si nota un disegno molto diverso dei sidepod laterali oltre ad un fondo che, tramite lo sfruttamento maggiore dei condotti Venturi, incrementerà i livelli di downforce. Ancora, e sempre nell’ottica di minimizzare il disturbo aerodinamico per la monoposto inseguitrice, cambierà il design dell’ala posteriore. Molto diversa anche tutta la parte anteriore, con un muso che strizza l’occhio alla Dallara protagonista in Indycar.

Ancora Tombazis, provando a rassicurare su chi teme un progressivo avvicinamento ad un regime simil-monomarca: “Stiamo cercando di trovare qualcosa che renda più veloce la monoposto. Mi riferisco alle cose che un team vorrebbe sulla propria vettura, ma che potrebbero peggiorare notevolmente la scia. Se un team riesce a rendere più veloce la monoposto senza peggiorare la scia, allora non abbiamo alcun problema. In caso contrario, chiaramente i team agiranno in tal senso perché i regolamenti lo consentono; e non possiamo certo chiedere loro di essere benevoli“.

Il nostro obiettivo è di capire in anticipo se ci sono punti deboli importanti nelle regole, delle scappatoie. Noi vogliamo salvaguardare la capacità delle monoposto di stare in scia, ma non vogliamo che tutte le monoposto abbiano lo stesso aspetto o siano esattamente le stesse” – sottolinea il greco – “Ma ci sono alcune aree della macchina nelle quali le prestazioni possono essere trovate senza peggiorare i parametri chiave di quella che segue. E vogliamo fare in modo che lo sviluppo di quelle aree sia un pò più libero. Ad esempio, c’è tanto da lavorare sull’ala anteriore, per migliorarne alcune caratteristiche e renderla meno quadrata“.

Come con qualsiasi serie di regolamenti, ci troviamo davanti ad un processo in continua evoluzione” – conclude Tombazis – “Ad ottobre pubblicheremo i regolamenti tecnici e sportivi che entreranno in vigore nel 2021, e non saranno sostanzialmente cambiati. Se dovessimo trovare un’area in cui riteniamo che siano necessari alcuni aggiustamenti per tener fede ai nostri obiettivi, questo sarà qualcosa che saremo in grado di fare lavorando con i team entro determinati limiti di tempo“.

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