F1 | Storia del GP della Malesia

F1GP MalesiaGran PremiStorie di GP
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
27 Settembre 2016 - 15:00

Tramontato il dominio del fuoriclasse tedesco, l’anno successivo è Fernando Alonso a porre la prima pietra della scalata al suo primo successo iridato grazie all’affermazione in Malesia. La sua Renault fa il bis nel 2006 ma stavolta col compagno Fisichella, che a tutt’oggi rappresenta l’ultima vittoria di un pilota italiano in Formula 1. Alonso, passato alla McLaren-Mercedes, replica il successo nell’edizione 2007 battendo l’esordiente ma già minaccioso compagno, Lewis Hamilton, mentre nel 2008 quella che sembrava una ormai certa doppietta Ferrari con Raikkonen davanti a Massa, viene vanificata da un’uscita di strada del brasiliano che lascia spazio sul podio ai due giovani Kubica e Kovalainen.

L’edizione 2009 è ricordata come uno delle gare più travagliate dell’intera storia dei Gran Premi: dopo il ventesimo giro ha inizio una fortissima pioggia tropicale che costringe gli organizzatori dapprima a far entrare la Safety Car e poi a sospendere la corsa al 33° giro. Nonostante una lunga attesa, la corsa non viene ripresa e viene dichiarata conclusa con la classifica del 31° giro, con Jenson Button sulla Brawn-Mercedes davanti a Heidfeld e Glock.

Dal 2010 il Gran Premio di Malesia conosce il dominio quasi ininterrotto della Red Bull-Renault di Sebastian Vettel, che in quell’anno comincia a costruire il suo primo titolo iridato proprio a partire dal trionfo a Sepang, battendo il suo compagno (e poi anche rivale per il titolo) Mark Webber. Nel 2011 il tedesco fa il bis davanti alla McLaren di Button, mentre l’anno successivo i valori tecnici vengono stravolti da un ennesimo diluvio tropicale che inonda il circuito: la gara viene sospesa al nono giro, per poi riprendere addirittura dopo quasi un’ora di attesa: nuova partenza dietro la safety car, mentre la pista progressivamente si asciuga e dal valzer delle strategie emerge in modo inatteso la Ferrari di Alonso, binomio che alla vigilia non era certo tra i favoriti stante la crisi tecnica della F2012. Lo spagnolo vince nonostante il grande finale di gara del sorprendente Perez con la Sauber, che però rischia di vanificare il secondo posto con un’escursione per sua fortuna innocua.

La realtà tecnica si conferma però nel 2013, con una nuova perentoria doppietta Red Bull, con Vettel davanti a Webber, furioso perché il tedesco lo supera disattendendo gli inviti della scuderia a mantenere le posizioni quando l’australiano era in testa alla corsa. Doppietta anche nel 2014 ma nei colori Mercedes, con Lewis Hamilton davanti a Nico Rosberg. Il 2015 è un dolce ricordo per i tifosi della Ferrari, che torna alla vittoria dopo quasi due anni con la prima in Rosso di Sebastian Vettel, neo acquisto di Maranello. Nel 2016, invece, gara pazza. Vince Daniel Ricciardo davanti a Max Verstappen. I due Red Bull lottano per la vittoria dopo l’esplosione della Power Unit di Lewis Hamilton, solo al comando fino a 3/4 di gara. Nico Rosberg va sul podio dopo essere riparto dal fondo per un contatto al via.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

#6 | GP MIAMI
DATI E PREVIEWINFO SESSIONI E RISULTATI

3/5 maggio - Miami
Miami International Autodrome

57 Giri

#miamigp

LIBERE
FP1: Ven 18:30-19:30
SPRINT QUALI
SKY: Ven 22:30
SPRINT
SKY: Sab 18:00
(TV8: )
QUALIFICHE
SKY: Sab 22:00
(TV8: )
GARA
SKY: Dom 22:00
(TV8: )

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI