F1 | Scoppia il caso del volante Mercedes

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
20 Febbraio 2020 - 13:14
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Siamo appena al secondo giorno di test ed è già scoppiato un caso che potrebbe portare a polemiche simili a quelle del 2009, quando la BrawnGP si presentò in pista con un doppio diffusore ritenuto poi regolare.

Il team incriminato – o quello più furbo, dipende dai punti di vista – è Mercedes, tra l’altro diretto discendente di quella BrawnGP. Da uno dei primi onboard di Lewis Hamilton sulla W11 è stata subito notata un’anomalia, poi rivelatasi un’azione volontaria. Il volante della nuova monoposto può infatti essere tirato verso di sé e poi spinto nuovamente in avanti.

https://youtu.be/WVdxgP6UTpM

A cosa serve questo sistema? Quello che si nota dal video è una modifica sulla convergenza delle ruote anteriori. Tirando il volante verso di sé le ruote si “chiudono”, riportandolo in avanti tutto torna alla normalità. L’utilità di questo stratagemma? Le ipotesi sono diverse, ma l’obiettivo sembrerebbe essere la gestione del consumo delle gomme e del loro raffreddamento in rettilineo. Chiudendo la convergenza si eviterebbe un calo troppo repentino delle temperature sul dritto, ad esempio. È ancora presto, comunque, per capire i benefici al 100% di un sistema che ha già addosso gli occhi del Paddock, soprattutto per quanto riguarda la sua legalità.

Il regolamento, al punto 10.2.3, indica che “No adjustment may be made to any suspension system while the car is in motion”, nessun aggiustamento può essere fatto al sistema sospensivo mentre la monoposto è in movimento. E le ruote – articolo 1.6 – fanno parte del sistema sospensivo. A prima occhiata quindi il sistema sarebbe illegale, ma…

L’articolo 10.4 indica che l’allineamento delle ruote non può essere variato dal sistema sospensivo e non è questo il caso, perché non si parla di ruote sterzanti – Art. 10.4.1 – e perché la variazione arriva dallo sterzo.

Interrogato da Tobi Gruner (Auto Motor und Sport) il direttore tecnico della Racing Point, Andy Green, ha confermato che la variazione della convergenza arriva dallo sterzo e spiegato che il sistema è da considerarsi totalmente legale: il regolamento indica che il pilota può variare la posizione delle ruote con lo sterzo, ma non è indicato quando e dove. Inoltre ha indicato che per replicare un sistema del genere sarebbe necessario un lavoro che occuperebbe mezza stagione.

Si tratterebbe, quindi, di un nuovo buco regolamentare all’interno del quale la Mercedes avrebbe trovato una soluzione bordeline, solo apparentemente non regolare ma di fatto legittima. Sarà curioso, ora, scoprire cosa succederà. Gli altri non staranno certo a guardare.

Immagine: Alessandro Secchi

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