Il Gran Premio degli Stati Uniti di ieri sera, che ha visto il ritorno al successo della Ferrari e soprattutto di Kimi Raikkonen, a digiuno da 113 gran premi, ha avuto una coda imprevista ed assolutamente indigesta per Force India e per la Haas. Esteban Ocon e Kevin Magnussen, classificatisi rispettivamente in 8° e 9° posizione, sono stati infatti squalificati, consentendo a Sergio Perez di portarsi lui in 8° posizione, mentre Brendon Hartley e Marcus Ericsson sono entrati in zona punti.
Come mai i commissari hanno usato una mano così pesante? E’ presto detto e cominciamo dal francese della Racing Point Force India. Da quanto si evince dal comunicato ufficiale della FIA, sulla monoposto di Ocon si è trattato di un problema a livello di flussometro. Nello specifico, è stato rilevato un superamento del limite istantaneo del flusso di carburante nel corso del primo giro della gara di ieri. I commissari, dunque, hanno contestato la violazione dell’art. 5.1.4 del Regolamento Tecnico, con il flusso di carburante che, in quel momento, ha superato il limite di 100 kg/hr.
Di seguito, il comunicato ufficiale della FIA sulla squalifica di Esteban Ocon.
Passiamo a Kevin Magnussen, la cui squalifica, unita a quella patita da Romain Grosjean a Monza (sulla quale pende l’appello, che verrà discusso il prossimo 1° novembre), che incide tantissimo sulla corsa al 4° posto Costruttori, con la Renault che vanta adesso un pesante +22 sul team statunitense. Nel caso del danese i commissari hanno contestato la violazione dell’art. 30.5 del Regolamento Sportivo, ovvero un consumo di carburante nell’arco della gara eccedente i 105 kg previsti dallo stesso regolamento.
Di seguito, il comunicato ufficiale della FIA sulla squalifica di Kevin Magnussen.
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