F1 | Lewis Hamilton contro le modifiche aerodinamiche: “Non è cambiato nulla”

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
19 Marzo 2019 - 11:00
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Il primo weekend di gara del 2019 è andato in archivio. In attesa di spostarsi da Melbourne a Sakhir, il Circus della Formula 1 ha non pochi argomenti di cui discutere. Dal dominio Mercedes (e di Valtteri Bottas) al primo podio Honda al debutto con la Red Bull, passando per la presunta (per ora) crisi Ferrari e per la lotta serrata a centro gruppo. Oltre a tutto ciò, c’era molta attesa per capire se effettivamente le modifiche aerodinamiche varate lo scorso anno per questa stagione avessero sortito, almeno in parte, gli effetti sperati.

Ricordiamo che la FIA, d’accordo con Liberty Media e lo Strategy Group, è intervenuta in particolare sulle ali, semplificando ed allargando quella anteriore, operando in modo simile quindi anche su quella posteriore, rialzata e con un profilo DRS maggiorato. Il tutto, appunto, per favorire i sorpassi e la possibilità per il pilota che segue di stare vicino a chi lo precede senza troppo disturbo a livello di flussi che investono la monoposto.

Se nei test, oggettivamente, le condizioni non erano propizie per analisi accurate, la gara di Melbourne, pur con le oggettive difficoltà presentate nell’aspetto che ci interessa dall’Albert Park, ha potuto fornire sicuramente dati più interessanti. Ebbene, la sensazione generale è che poco o nulla sia cambiato, che seguire un’altra vettura sia ancora complicato e che, in particolare, come spiegato da Grosjean, i ridottissimi spazi di frenata sono il deterrente principale, al momento, all’azzardare manovre in staccata.

Lewis Hamilton, interpellato sugli effetti delle novità aerodinamiche pro sorpassi, non ci va giù leggero. “Non ho notato nessuna differenza, ad essere sincero” – ha commentato il nativo di Stevenage, 2° a Melbourne – “Credo che il problema non sia diverso rispetto alla passata stagione. E’ sempre difficile seguire da vicino un’altra monoposto“.

Anche Max Verstappen, autore della manovra ai danni di Sebastian Vettel all’esterno di curva 3 che gli è valsa il podio, è grossomodo sulla stessa linea del 5 volte Campione del Mondo: “Superare è ancora molto difficile. L’unica cosa davvero positiva è il miglioramento dell’effetto DRS. Non appena si apre è decisamente più potente rispetto al 2018. Quando segui un’altra monoposto, però, le turbolenze creano ancora troppi problemi“.

In Bahrain, pista molto diversa da Melbourne, le cose è probabile che vadano in maniera diversa. In generale, però, l’idea è che queste novità si risolveranno (se non l’hanno già fatto) in un buco nell’acqua non molto edificante per chi l’ha pensato. Alla pista, comunque, l’ardua (mica tanto) sentenza.

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