F1 | Le 10 Pillole scadute del GP del Messico 2015

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
6 Novembre 2015 - 19:35
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Gli impegni settimanali si fanno sentire, e anche grazie al disagio che regna in MotoGP sono state le pillole messicane a soffrire di un lieve ritardo, tanto da farle vergognosamente scadere.

Recuperiamo il tempo perso con un’immagine di copertina che riconcilia tutti e fa dimenticare la bruttura di in circuito menomato dalla mano del sempre in forma Tilke.

Via con le Pillole

1 – Sebastian Vettel | Prima fa il brillante in conferenza stampa, suggerendo ai due Mercedes di sbattersi fuori da soli alla prima curva, poi si fa centrare lui da Ricciardo, fa un testacoda e per finire va a sbattere lui autonomamente. Mago Otelma!

2 – Fernando Alonso | Non gli è rimasto che i giri dimostrativi. Ben sapendo che non avrebbe concluso la gara, in Mclaren decidono di far fare un’altra bella figura alla Honda mettendo la macchina in pista per un solo giro. Da “GP2 Engine” a “No Engine” il passo è breve.

3 – Valtteri Bottas | Evidentemente gli uomini di ghiaccio ci mettono un po’ di più a metabolizzare i torti subiti. Pertanto, il buon Valtteri giunge nel caldo Messico al grido di “KIMI FERMA E’ FINITO” e non appena ha la Ferrari numero 7 sul radar si fa giustizia da solo.

4 – Kimi Raikkonen | Evidentemente gli uomini di ghiaccio ci mettono un po’ di più anche a capire che se fai un torto a qualcuno, prima o poi ti torna indietro. Quando vede Valtteri negli specchietti lo aspetta per salutarlo da buon connazionale e invece si trova su un triciclo.

5 – Nico Rosberg | L’elenco dei complotti a suo favore per fargli vincere almeno un GP ogni 50 si allunga sempre più. Pare che pur di dargli una soddisfazione dopo Austin, sulla Mercedes di Hamilton sia stata sabotata con al retro al posto dell’ottava marcia.

6 – Lewis Hamilton | La miglior risposta alla vittoria che Nico celebra sul podio è il selfie con le ombrelline messicane, che come da immagine di copertina possono far dimenticare qualsiasi secondo posto dubbioso. E forse anche qualche primo.

7 – Pastor Maldonado | Arriva ad un passo dal chiudere a punti per la quarta volta di fila. E quel passo si chiama Romain Grosjean, che arriva decimo davanti a lui. Statene certi, Destruction Man si legherà al dito questo affronto, e alla sua monoposto qualche arma di distruzione di massa.

8 – Il sergente Bonnington | L’ingegnere di pista di Luigino merita una pillola alla pazienza: il tutto per aver risposto con fermezza (e senza alterare il tono della voce via radio) ai dubbi del suo pilota, che chiedeva conto anche del piatto di pasta fredda mangiato due ore prima. Senza mandarlo a zappare pubblicamente.

9 – Sergio Perez | Vi avevamo annunciato una cena con tutti i piloti offerta dal buon Checo prima del Gran Premio del Messico. L’unico a non aver digerito le prelibatissime ma piccantissime portate è stato Ditino Vettel, che venerdì è stato male appena sceso dalla monoposto e domenica, per la fretta di raggiungere i servizi, si è spalmato nelle protezioni…

10 – Max Verstappen | Pillola non tanto per il risultato in gara, ma per il tentativo di fregare tutti al venerdì tagliando mezza pista pensando che nessuno lo avrebbe visto. Uè, ciccino, siamo mica sulla Playstation eh, calmino…

Fuori Concorso – Bernd Maylander | E vi sembra che si torna in Messico dopo 23 anni e il Nostro non si fiondi in pista alla primissima occasione? Puntina attaccata anche sulla mappa del Messico, e via verso nuovi orizzonti impensabili. Tipo l’Azerbaijan. Ah no, l’anno prossimo..

MENZIONI SPECIALI

L’asfalto erutta | Nota di merito per l’asfalto messicano che sputa olio a destra e a sinistra appena le macchine scendono in pista. Tutto l’olio recuperato è stato riutilizzato nei fastfood dei dintorni per cucinare ghiottissime patate fritte dal sapore racing.

Il podio nello stadio | L’idea può anche essere buona, ma dopo quasi una settimana tutta la gente assiepata sulla tribuna centrale del traguardo è ancora lì che aspetta i piloti. Vedete voi.

Tilke | Se tanto ci dà tanto la casa dell’architetto più odiato del mondo conta 75 pareti per ogni stanza. Incredibile come riesca a spigolare qualsiasi linea che possa assomigliare ad una curva. Problemi gravi.

Si torna per le Pillole brasiliane, stavolta ancora assimilabili lo giuro!

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Un Commento su “F1 | Le 10 Pillole scadute del GP del Messico 2015”
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