F1 | Il debutto di Mick Schumacher: l’imperativo è non bruciare le tappe

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
7 Aprile 2019 - 18:30
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Per il mondo della Formula 1 e per una famiglia in particolare quella appena conclusa è stata una settimana decisamente importante. Dopo il debutto in Formula 2 nel weekend del Gran Premio del Bahrain (8° in Gara 1, 6° in Gara 2), Mick Schumacher ha infatti esordito in Formula 1 nei test in-season che si sono disputati sulla stessa pista si Sakhir il 2 e 3 aprile, martedì e mercoledì.

Il figlio del sette volte campione del mondo Michael e giovane della Ferrari Driver Academy ha girato nella giornata di martedì con la Ferrari SF90 e, in quella successiva, con l’Alfa Romeo C38.

VIGILIA

Nonostante l’attesa fosse alle stelle per le circostanze che tutti ben conosciamo, alla viglia del debutto il tedesco si era detto pronto riconoscendo nell’occasione un qualcosa di quasi inaspettato. Mattia Binotto aveva dichiarato che la Ferrari era pronta ad aiutarlo nonostante stesse a lui essere rilassato e concentrato nonostante tutto. Inoltre, si era detto sicuro che il suo lavoro sarebbe stato buono. Sebastian Vettel, dal canto suo, aveva giustamente ricordato come, nonostante il nome e la pesante eredità, fosse importante lasciare tranquillo il tedesco: “Fino ad ora ha fatto bene. Per il modo in cui è migliorato negli ultimi anni merita di essere qui: ora dobbiamo lasciargli il tempo necessario per crescere e svolgere il suo lavoro”.

DAY 1 – FERRARI

La giornata mediaticamente più intensa è stata senza dubbio quella del martedì, quando Mick è emerso dal retrobox Ferrari per la prima volta con la tuta rossa per poi calarsi nell’abitacolo della SF90, sotto lo sguardo attento e sicuramente emozionato della madre Corinna. Emozione che si è ripercossa su tutti i social quando le prime foto del tedesco sono state divulgate sul web.

Mick, a bordo della SF90 con il numero 29 (usato anche in F4 tedesca) ha completato 33 giri al mattino, con un miglior crono di 1:32.552 che gli è valso l’ottava posizione parziale. La pioggia ha poi fatto la sua parte funestando la prima giornata di test: i team, che non avevano scelto per queste prove pneumatici da bagnato – confidando, sbagliandosi, nella location – hanno dovuto rinunciare a diverse ore di lavoro. Solo nelle ultime battute i piloti sono potuti tornare in pista: il tedesco ha migliorato il suo tempo completando altri 22 giri, portandosi in prima posizione temporanea prima che Max Verstappen scavalcasse tutti. Da notare che Schumacher ha ottenuto il suo tempo con la mescola più morbida a disposizione, la C5, mentre l’olandese ha girato con la C3. Il tempo di 1:29.976, quasi sei decimi più lento dell’1:29.379 della Red Bull, va quindi considerato poco fedele in generale (vista la situazione di un primo test F1) e nello specifico in relazione agli altri. 

Terminata la prima emozionante giornata, queste sono state le sue parole: “Mi sono divertito un mondo oggi! In garage mi sono sentito come a casa fin dal primo momento visto che ero circondato da molte persone che mi conoscono fin da quando ero molto giovane. La SF90 è incredibile per quanto è potente, ma è anche abbastanza semplice da guidare: per questo mi sono divertito così tanto. L’aspetto che mi ha impressionato maggiormente sono i freni, potentissimi. Mi pareva di poter frenare via via più tardi, tanto avevo la certezza che la vettura avrebbe comunque fatto la curva. Ringrazio Ferrari per la straordinaria opportunità che mi ha dato e non vedo l’ora di salire sull’Alfa Romeo domani.

Sulle possibilità di arrivare quanto prima in Formula 1 il tedesco è stato chiaro: “Voglio arrivare in Formula 1 da pilota completo, preparato al meglio e credo che solo il tempo dirà se si tratterà dell’anno prossimo o di quelli a venire”

DAY 2 – ALFA ROMEO

Meno appariscente dal punto di vista mediatico ma pur sempre importante è stato il secondo giorno, nel quale Mick ha rilevato il volante da Antonio Giovinazzi per calarsi nell’abitacolo dell’Alfa Romeo C38.

In una giornata buona dal punto di vista del meteo, team e piloti hanno potuto lavorare senza intoppi. Il tedesco ha completato 31 giri al mattino, con un miglior crono di 1:32.296 che gli è valso la nona posizione parziale. Ha poi aggiunto 39 tornate nella sessione pomeridiana, migliorando il suo crono ad 1:29.998 sempre con gomma C5 e salendo in quinta posizione finale. A fine giornata Mick, con la C38, è stato 22 millesimi più lento rispetto al giorno precedente con la Ferrari SF90 e, a parità di gomma, quasi un secondo più lento di George Russell, in testa con la Mercedes. Tempi comunque poco indicativi visto che Sergio Perez, con la Racing Point, ha chiuso a 66 millesimi dal miglior tempo della W10.

A fine giornata Mick ha dichiarato: “È stato un altro meraviglioso giorno in pista, e posso solo ripetermi quanto sia divertente guidare queste macchine. Sicuramente tornerò a casa con dei bellissimi ricordi”.

Complimenti anche a Mick Schumacher, che ha impressionato tutti, noi compresi, al suo debutto in Formula 1“. Queste le parole di Mario Isola, responsabile F1 di Pirelli, dopo la due giorni di test. 

HANNO DETTO

Nei giorni immediatamente precedenti al debutto di Mick in Formula 1 non sono mancati i pareri importanti.

“Provo molta solidarietà nei suoi confronti”, ha detto Carlos Sainz Jr, altro figlio illustre, “conosco un po’ la pressione che sta subendo in questa stagione e cosa significhi essere ‘il figlio di’, perché a volte dà fastidio essere chiamato tutto il tempo ‘il figlio di’, ‘il figlio di’, ‘il figlio di’. Tu vuoi farti il tuo nome e credo che anche lui stia cercando di fare lo stesso. Vuole provare di essere bravo e dimostrare di avere le possibilità per arrivare in Formula 1 senza che nessuno gli abbia regalato nulla. E lui lo merita per il suo talento e per come è cresciuto come pilota. Gli auguro il meglio per questo test.”

Fernando Alonso, grande rivale di Mick, è tornato in pista condividendo con il tedesco il tracciato di Sakhir e lavorando con la McLaren alle gomme Pirelli per il 2020. Riguardo un futuro debutto da titolare per il giovane Schumi ha detto: “È meglio arrivare il prima possibile: non sai mai quando il treno giusto può passare quando sei giovane. Adesso è in F2 e il suo obiettivo immagino sia concentrarsi al meglio per fare un buon campionato. Se farà bene ed un team di F1 vorrà fidarsi del suo talento beh, devi prendere quel treno”.

Arriviamo alle dichiarazioni di Nicolas Todt, che da quest’anno segue la crescita di Mick, il quale conferma come non ci sia fretta per un arrivo in F1 del tedesco: “Non c’è motivo per avere fretta. Ciò che è importante per Mick è un giorno, con la speranza che non sia troppo tardi, di raggiungere la Formula 1 e restarci molti anni. Il suo obiettivo non è quello di esordire il prima possibile ma di farlo da pilota e ragazzo preparato, come ha fatto Charles Leclerc.”

Infine due parole riguardo l’aspetto più emozionale del debutto di Mick: “È stato un giorno emozionante: la prima volta per lui in una monoposto di Formula 1, su una Ferrari, significa molto per la famiglia e per tanti tifosi che hanno rivisto il nome Schumacher su una Rossa”.

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SPRINT
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(TV8: Diretta)

Winner: Verstappen
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(TV8: Sab 12:00)
GARA
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(TV8: Dom 14:00)

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